deficit e imposte

Come avevo scritto a gennaio, il disavanzo 2006 dell’Italia è stato ben maggiore del 3% perché ci sono stati “oneri straordinari dovuti ai rimborsi Iva sulle auto aziendali (15,982 miliardi), ai debiti Ispa (12,95 miliardi) e alla retrocessione alla società di cartolarizzazione dei crediti agricoli”. Per chi se lo chiedesse, Ispa è Infrastrutture Spa, la famosa azienda creata da Tremonti per nascondere un po’ di deficit, specialmente per la TAV; l’ultima frase per me è abbastanza arabo, ma potrebbe significare che c’erano dei crediti agricoli praticamente inesigibili, che sono stati ceduti a una percentuale molto bassa del loro valore nominali. Correzioni nei commenti benvenute: certo che è bello vedere come i giornalisti non pensino che a copiare le cartelle stampa.
Se devo dirla tutta, mi stupisco che Prodi non sia riuscito a mettere delle altre spese 2007 a bilancio 2006, tanto per alzare ancora un po’ quel deficit e abbassare quello di quest’anno; ma probabimente hanno fatto un po’ di conti e visto che non valeva la pena. Quello che invece mi sconcerta è che l’anno scorso le imposte indirette sono cresciute del 7.8% (quindi un 4% buono in più dell’incremento dovuto all’inflazione e alla crescita del PIL) e quelle dirette addirittura dl 12,4%. Il tutto prima della Finanziaria 2007. E infatti la pressione fiscale l’anno scorso è cresciuta al 42.3%, un aumento di 1.7 punti percentuali. O Silvio aveva sbagliato a fare i conti, oppure tanta gente ha iniziato a pagarle, le tasse…

Ultimo aggiornamento: 2007-03-02 14:23