Mentre sto finendo di svegliarmi, ho preso dallo Straniero il test politico (USA, il che mi dà qualche problema). Basta vedere i risultati per capire come quello che da noi sarebbe più che altro un risultato da centrista (non dico Margherita perché sono troppo permettente…) là è bollato come pericolo eversivo :-) Infine protesto: nel sondaggio “qual è la più bella moglie” non hanno messo Bill “Piacione” Clinton…
Il mio risultato, visualizzato graficamente, è qua (continuava a non validarmi la pagina… a questo punto è meglio lasciarlo nella spazzatura)
nella periferica periferia
Quando stamattina mi sono alzato e ho tirato su le tapparelle, ho visto tutto lattiginoso. Poi mi sono ricordato che c’erano le tende: le ho tirate su e ho visto un albeggiare tipico milanese, con un pelo di foschia in direzione dei grattacieli di Porta Garibaldi ma con la luna che splendeva tranquillamente in cielo. Poi mi sono lavato, vestito, colazionato e sono uscito a prendere la mia simpatica metropolitana. Risalito in piazza Abbiategrasso, abbiamo trovato il nebiun che quest’anno sembra essere tornato ai fasti degli anni passati. Tanto per dire, dai binari del tram non si riusciva a vedere il Fiordaliso, quindi la visibilità dovrebbe essere stata inferiore ai cinquanta metri. I colleghi arrivati (in ritardo) via tangenziale hanno confermato che tutto il percorso, oltre che più trafficato del solito, era pieno di nebbia. Non dirò più di abitare in periferia :-)
Ciò detto, il nostro proxy deve patire la nebbia, visto che stamattina la connessione sembra essere a una velocità molto, ma molto inferiore ai 56k…
citazioni matematiche: versione 1.4.0
Dopo quasi un anno, ho aggiornato le mie citazioni matematiche. La raccolta ha superato le 1000 frasi (e ce ne ho ancora parecchie da aggiungere…), e sarebbe ora che imparassi a scrivere un convertitore XSLT per trasformarle in formato fortune. Per i pigri, qui trovate le frasi aggiunte dalla versione 1.3.0.
https risolto!
Per tutti quelli che erano rimasti incuriositi dal pc di Anna che non permetteva più di collegarsi ai siti col protocollo https, comunico di avere risolto il problema. Nessun virus: semplicemente, il Norton Antivirus che avevo disinstallato per mettere AVG non si era disinstallato del tutto e faceva cybersquatting della connessione di Anna.
Eliminare tutte le tracce è stata una faticaccia: il programma che Symantec consigliava di usare al riguardo diceva infatti “non hai la versione giusta del programma”. Ho dunque usato Hijack This! per verificare quali erano tutti i programmi sotto Symantec e buttarli via; poi sono passato dal Task Manager per bloccare gli stessi programmi che stavano amabilmente girando; infine ho rinominato la cartella c:\Programmi\Files comuni\Symantec Shared e ho fatto un reboot. Tutte operazioni alla portata di un qualunque utente, come potete immaginare… e poi vi chiedete perché ho messo AVG Free al posto del Norton?
forse non tutti sanno che
L’Ansa si è premurata di comunicare che il figlio di Gino Paoli inaugura una personale sulle mucche.
America hoy (free press)
Stamattina alla fermata della metro c’erano due strilloni. Una distribuiva uno dei bisettimanali sportivi (Sports, se non ricordo male: non li piglio mai, perché va bene che alle 8 del mattino uno non può fare nulla che impegni più di tanto il neurone, ma su certe cose mi rifiuto) e uno con un robo rosso il cui titolo sembrava quasi scritto in cirillico. Dopo qualche istante, ho capito che invece era semplicemente un corsivo minuscolo: il titolo completo era infatti America hoy – en español. Inutile dire che me ne sono subito preso una copia: il lavoro di recensore è duro, ma qualcuno deve pur farlo!
Il “periodico semanal gratuito” dice subito di essere “latinoamericano”, e d’altra parte ci dovrebbero essere pochi dubbi: Milano è sicuramente multietnica, ma di spagnoli ce ne sono pochini, e il mio collega Adolfo se n’è anche andato a Roma. Il mio usacentrismo mi ha fatto stupire un poco, fino a che mi sono ricordato che “America” è anche quella meridionale… Il formato è quello di un vero tabloid, quindi più grande dei soliti free press; la pubblicità è generalmente in spagnolo, anche se c’è chi se ne frega e la mette in italiano; i temi sono generalmente legati alle professioni tipiche dell’immigrato sudamericano, ma si trovano delle chicche come l’intervista ad Alejandro Jodorowsky (finalmente sono riuscito a sapere qualcosa in più del regista dell’indimenticabile “La montagna sacra”). Non mancano le paginone sul “deportes” (fútbol, fútbol, fútbol… solo i colombiani parlicchiano dei loro ciclisti) e le notizie interne dei vari paesi latinoamericani. Ci sono persino annunci ufficiali del consolato ecuadoregno (che dice che sono senza passaporti, e quindi quelli in scadenza verranno rinnovati e non rifatti)…
A parte le battute, mi pare un’ottima idea, di indubbia utilità.
_L’elenco telefonico di Atlantide_ (libro)
Opera prima del bancario legale friulano Tullio Avoledo e incredibile successo di vendite che deve avere stupito anche il primo editore Sironi, che infatti ha poi ceduto i diritti ad Einaudi, il libro (Tullio Avoledo, L’elenco telefonico di Atlantide, Einaudi Tascabili – Scrittori, 20052, pag. 504, € 12, ISBN 9788806173395) parla del bancario legale (però giuliano e non friulano…) Giulio Rovedo, che sta per venire fagocitato insieme alla sua piccola banca da una multinazionale. Solo che dietro questa facciata si dipana una sequela di personaggi, che fanno il doppio e il triplo gioco, e che sono tutti alla ricerca dell’Arca dell’Alleanza, manco avessimo un novello Indiana Jones. Personalmente ho trovato la parte centrale del libro piuttosto noiosa, e ho preferito di gran lunga l’inizio scoppiettante e la parte finale (ma non l’appendice…), forse un po’ sconclusionata ma sicuramente divertente. Però mi pare che Avoledo sia un po’ come Benni: bravissimo nelle brevi scenette davvero godibili, ma troppo poco coeso nella forma del romanzo. Meglio comunque di tanta roba che si legge in giro.
la Candelora
Oggi è il 2 febbraio. Sui vecchi calendari una volta c’era scritto “Purificazione di Maria”, o al limite “Presentazione del Signore nel Tempio”. La presentazione, per chi se lo chiedesse, non è un discorso tenuto da Gesù, bensì la prescrizione della legge ebraica che imponeva che dopo quaranta giorni dalla nascita del primogenito i genitori dovessero andare a “riscattarlo” facendo un’offerta a Dio, mentre la madre doveva purificarsi da un punto di vista legale. Il nome della festa è stato cambiato, forse per nascondere il fatto che Gesù e Maria fossero ebrei (beh, per definizione non potevano ancora essere cristiani…): però è rimasto il nome popolare della Candelora, legato alla benedizione delle candele. Per maggiori informazioni, rimando al sito Santiebeati.
Detto tutto questo, io sono in disaccordo con chi si accoda agli imperialisti americani e quindi festeggia “il giorno della marmotta”, nel quale Phil (la marmotta, appunto) esce dalla sua tana e verifica se può vedere la propria ombra, fornendo così previsioni meteorologiche a lungo termine. D’altra parte, la marmotta (groundhog) è stata scelta perché il vero animale, il riccio (hedgehog) non si trovava negli USA, come spiegano qua. Io voglio invece mantenere le tradizioni tradizionali e riportare accuratamente la saggezza popolare a riguardo. Ho solo un piccolo problema: la versione che conosco io, e che fa “Per la santa Candelora / de l’inverno semo fora; / ma se piove o tira vento / ne l’inverno semo drento” è contrastata dalla (credo più meridionale) “Per la santa Candelora / se nevica o se plora / dell’inverno siamo fora; / ma se sole o solicello / siamo sempre a mezzo ‘nverno”. L’unica certezza odierna è che c’è di nuovo il nebiun; insomma, non nevica, non piove, non c’è sole, e la marmotta non solo non vede la propria ombra ma nemmeno sé stessa!
È proprio vero, non ci sono più le mezze stagioni…