pixelare

Ok, dovevo immaginare che non si fosse ancora toccato il fondo dell’itagliese. L’avere scoperto una simile perla mi ha fatto tornare la voglia di mettere mano al Gergo Telematico: solo che conoscendomi è meglio partire con un testo più agile che possa aggiornare quando voglio. Al momento aggiungerò pertanto i nuovi lemmi su Google Docs.
(aiutino: le aggiunte saranno molto più rapide se qualcuno mi suggerirà i termini da descrivere…)

Esiste un XML editor online?

Per la precisione, mi basterebbe un DocBook editor online: qualcosa che mi permetta di salvare il file da qualche parte, ed editarmelo a piacere. Da una rapida ricerca, XMLIA, checché ne dica, fa solo da viewer; DocBook Wiki me lo devo installare da qualche parte e devo anche installarmi prima un casino di roba; Google docs, Zoho, ThinkFree non hanno questa possibilità.
Che cosa mi sai dire, caro lettore?

piove

Oramai è diventata una notizia, il fatto che piova. (beh, ieri piovve a Torino ma non mi pare l’abbia detto nessuno… ma si sa che Milan l’è un gran Milan).
Però non ha prezzo guardare fuori casa, vedere che minaccia pioggia, e dire “tanto in meno di un quarto d’ora sono in ufficio, posso prendere lo stesso la bici”!
Aggiornamento: sta diluviando.

asse italo-spagnolo

Dopo la tentata fusione Autostrade-Abertis, l’OPA di Enel su Endesa e l’ingresso di Telefónica in Telecom Italia, vi annuncio in anteprima che persino il phishing sta pensando in maniera sovrannazionale!
Sulla mia vecchia casella mi sono trovato il solito “Caro Cliente Nuovi servizi online di Poste.It sono disponibili.” (compreso di punto nel titolo, sì) che però è stato inviato da “LaCaixa”<service@LaCaixa.es>.
Sarà meglio impararsi un po’ di castigliano, mi sa.

Amore di marito

Ieri sul Corsera Gianantonio Stella ha racconticchiato di come l’anno scorso Gianmarco Moratti abbia speso più di sei milioni di euro per la campagna elettorale di sua moglie, donna Letizia Brichetto Arnaboldi appunto in Moratti, attuale sindaca di Milano. I soldi sono stati spesi molto bene, direi, visto che lo scarto con cui ha vinto le elezioni non è che sia stato così alto. E sicuramente Stella ha ragione quando fa notare che «se suo fratello Massimo aveva speso 19 milioni e mezzo di euro per un ronzino come Javier Farinós (Farinós!) e altri 21 per un brocco come Sergio Conceição (Conceição!), non era forse libero, lui, di puntare su una bella puledra purosangue sulla ruota di San Siro?». Resta però una punta di tristezza nel notare che oggi come oggi è ben difficile essere eletti se non si ha una barca di soldi, il che significa che poi devi trovare il modo di tirare fuori ancora più soldi durante il tuo mandato. E poi scoprire che le deduzioni per le “erogazioni liberali ai partiti” possono arrivare ai 103.300 euro, contro i 2065 massimi di deduzione per i versamenti alle Onlus fa ancora più arrabbiare: anche se nell’articolo Stella ha un po’ ciurlato nel manico, perché il risparmio fiscale relativo di Moratti è stato di meno del 2%.

Aquarius

Lo spot televisivo di Aquarius, che mi è capitato di vedere ieri, è di un trash talmente trash che può anche essere piacevole, almeno per gente come me: mia mamma non è della stessa opinione, ma non si può pretendere di più.
Quello che non capisco è come mai non sia indicato da nessuna parte che Aquarius è prodotta dalla Coca-Cola. E tra l’altro mi stupisce che lo spot (radiofonico… che perde già molto di suo) sia trasmesso da Radio Popolare.

Carabinieri

Ieri siamo andati a Usseglio a trovare la mia mamma (tempo così così, per i curiosi). Sulla provinciale che si inerpica sulla valle di Viù, subito dopo il bivio per il colle del Lys, una delle rare macchine che scendevano mi sfareggia. E infatti, cinquecento metri dopo, c’era un’auto dei carabinieri che mi fa segno di accostare. Consegno loro patente e carta di circolazione… e poi chiedono ad Anna un documento. Il tutto ovviamente senza dare alcuna motivazione per la cosa. Siamo rimasti così per qualche minuto, con un carabiniere che controllava la nostra 147 come se avessimo appena preso sotto un paio di persone, Anna un po’ nervosa che mi ha chiesto se stavo andando troppo forte o se non avevo le luci accese o quant’altro e io che dopo averle detto “no, eravamo perfettamente in regola” ho tirato fuori il cellulare e spedito un paio di sms, visto che tanto non avevo null’altro da fare. Alla fine ci hanno ridato i documenti e ce ne siamo andati.
Ora, io non ho nessun problema a che mi fermino e mi chiedano i documenti, in quanto guidatore. Comincio ad avere dei problemi se li chiedono a me in quanto passeggero, considerando che a quanto ne so non viviamo in uno stato di polizia. Ma posso immaginare che ci fossero delle ragioni per farlo. Però cosa costava a quei carabinieri dire “scusi, siamo qua per fare dei controlli perché ci hanno fatto una segnalazione, dovremmo verificare anche la signora”? Come giustamente diceva poi Anna, spiegare con tranquillità quello che stanno facendo sarebbe per la Benemerita una pubblicità ben maggiore di quella che si stanno facendo con tutti i serial TV!