mi devo preoccupare?

in questo momento, l’ultima riga di log indicata da lloogg è la seguente:
http://10.132.104.136:82/prc0/0/231/igtime82625.3589997999 from direct url (no referer)
83.224.64.9 Italy 1280x1024 MSIE 6.0 running on Windows XP x64
Mozilla/4.0 (compatible; MSIE 6.0; Windows NT 5.2; SV1; .NET CLR 1.1.4322)
22:51:58 Jun 27

Notate che la prima riga non dovrebbe essere quell’indirizzo, ma indicare una pagina del mio sito, e più precisamente di queste notiziole. Non uso indirizzi 10.132.*. Idee?
(una ricerca sui log con quell’indirizzo IP mi ha fatto trovare come referrer anche http://wap.omnitelvodafone.it/cae/jpc/. Sarà il WAP che fa casino come da sua definizione, oppure lloogg che si è svegliato male?

cambio 1:1

Ho appena comprato Babylon (dizionario software, per chi non lo sapesse). Nella pagina di pagamento, puoi scegliere la valuta con cui pagare. Bene: se paghi in euro, sono 89 euro (più IVA, ma di per sé la cosa conta poco, perché l’ho preso a nome di Anna che ha la partita IVA e sarà la persona che in futuro lo userà di più). Se paghi in dollari, sono 89 dollari (più IVA). Notate che ho indicato che sono in una nazione dell’Unione Europea, anche perché ho indicato il numero di partita IVA di Anna. Dov’è il trucco?

Monza città contro la pace?

Dal 2002 al 2007, per una stranissima congiunzione astrale, la città di Monza è stata governata da una coalizione di centrosinistra, che aveva pensato bene di mettere sotto il cartello stradale che indica l’inizio della città un altro cartello con la scritta “CITTÀ PER LA PACE”. Occhei, per me sono soldi sprecati.
Un mese fa, come è nell’ordine naturale delle cose, Monza è tornata al centrodestra. Nell’attesa di modificare le passate delibere e permettere a Paolo B. di costruire tantissime bellissime case alla Cascinazza, il nuovo sindaco 3M (Marco Maria Mariani) ha già pensato a un’azione incisiva: togliere quei cartelli. Insomma, come sprecare ancora altri soldi…
La cosa più strana di tutto questo è che 3M, così come l’assessore alla Viabilità (e sicurezza…) Massimiliano Romeo, sono entrambi leghisti. Dai tempi di Sarajevo ne è passata di acqua sotto i ponti – quelli rimasti, si intende!

armoniosa macchina lavorativa

Prendete il vostro browser. Mettetelo a pieno schermo (credo ci voglia almeno un 1600×1200 per l’effetto migliore). Togliete l’audio, oppure trovatevi in un posto dove nessuno si arrabbi. Cliccate infine qua.
(adatto anche ai bambini, e probabilmente non è dannoso per gli epilettici)

Google Web History

Stamattina ho scoperto che, se solo lo volessi, potrei iscrivermi a Google Web History. Secondo il blurb pubblicitario – non so perché, ma la pagina di help indicata non mi si apre – avrò accesso diretto a tutto il testo delle pagine che ho cercato, insieme alla possibilità di togliere quelle che non mi sono piaciute dallo storico e soprattutto potrò fare la statistica oraria delle mie ricerche! (non scherzo, è proprio pubblicizzato così).
Ora, non ci vuole molto a capire che Google in questo modo avrebbe un controllo ancora maggiore sui miei interessi, e potrà mandarmi pubblicità ancora più mirate (non che io ci clicchi su, ma il principio è quello). E che ci guadagno, io? vedere cosa avevo cercato sei mesi fa e non mi ero salvato? Non so, ma non credo che mi iscriverò a quel servizio

l’altro Tour

Nell’inserto domenicale di Repubblica di ieri (i masochisti posso trovare il pdf qua, sono solo tre mega e mezzo) c’era un bell’articolo di Gianni Mura e Paolo Rumiz su Guillaume Prébois, che con Fabio Biasiolo si metterà a correre tutte le tappe del Tour de France per conto suo il giorno prima della corsa, e soprattutto senza prendere nessun “aiutino chimico”. Il suo scopo è fare vedere come tutti i valori di ematocrito e altro dei ciclisti alle ultime tappe sono assolutamente incompatibili con le tre settimane di fatica che prosciugano le riserve fisiche: cosa perfettamente nota a chiunque abbia fatto un po’ di sport aerobico, del resto, ma a quanto pare ignota al grande pubblico e soprattutto ai media.
Beh, visto che c’è un sito (in italiano, per giunta!), questa potrebbe essere per molti un’opportunità di scoprire qualcosa di nuovo.

Esenzioni ICI: UE contro Italia

Ricordate la storia delle esenzioni ICI per la chiesa? ne parlavo un paio di anni fa qui e qui. A quanto si legge su Rep.it, l’Unione Europea sta aprendo una procedura di infrazione contro l’Italia perché l’esenzione ICI alla chiesa cattolica – non solo agli edifici di culto ma anche a quelli “non esclusivamente commerciali”, che ovviamente significa praticamente tutti gli edifici – è contro la concorrenza. Già che ci sono, hanno anche chiesto a Prodi di fare l’elenco di tutti i favori fiscali.
Come appunto avevo scritto due anni fa, sarebbe bastato lasciare l’interpretazione più naturale (gli edifici solo di culto, ma di tutti i culti, restano esenti dall’ICI) e non ci sarebbero stati problemi: ma sarebbe forse stato troppo facile.