Sono cambiati i colori del blog. Un grazie a xlthlx che si è picchiata con il barocco sistema di CSS di Movable Type, e un doppio grazie a Paolo Beneforti che ha fatto tutto il lavoraccio anche lui ma non è stato scelto… si sa, sono sessista :-)
Spero vi piaccia quanto piaccia a me…
(ps: per un po’ credo non farò modifiche alla base dati, sono stato abbastanza scottato ieri sera. Però prima o poi riuscirò bene a mettere a posto i commenti!)
Perché “qui prodest”
Visto che qua più di una persona mi ha chiesto perché ho scritto qui prodest e non cui prodest, che è la forma corretta per dire “a chi giova” in latino, spiego il tutto anche per i timidi che non hanno osato chiedere lumi.
Lo so, che in latino si dice “cui prodest”, con l’accento sulla u. Ma il mio riferimento è molto più moderno: Gene Gnocchi, quando apparve per la prima volta al grande pubblico in Emilio, aveva come tormentone “A chi giova tutto questo? Qui prodest?” (con l’accento sulla i).
Che aggiungere? che mi avete fatto sentire molto vecchio, non essendovene accorti.
incendio!
Un quarto d’ora fa è suonato l’allarme antincendio. Non c’era nessuna esercitazione programmata, che io sappia, né si sentiva odore di fumo o cose del genere: e in effetti non è che ci siamo mossi con la fretta che la situazione avrebbe dovuto imporci. Ad esempio, ho visto gente uscire con borsa e tutto, altri prendere amabilmente l’ascensore, altri ancora uscire e accendersi tranquillamente una sigaretta o addirittura un sigaro. Ma la cosa più divertente è stato vedere la gente dare un’occhiata all’uscita di emergenza, e chiedersi se era lecito usarla :-) (Inutile dire che il vostro affezionato è subito andato a spingere il maniglione antipanico facendo partire un secondo allarme. Altrimenti, che gusto c’era?)
La cosa più strana è che dopo cinque minuti ci hanno fatto rientrare dicendo che non era successo nulla… nemmeno più gli incendi sanno fare da queste parti!
Never ending story
Tra ieri sera e stamattina la situazione di questo blog è stata molto instabile. Le lettere accentate erano state sostituite da caratteri incomprensibili, e comunque i link interni non funzionavano per nulla. Che era successo? Banalmente, avevo avuto Un’Idea Meravigliosa: azzerare tutto il blog, dopo essermi esportato notiziole e commenti, e ricrearlo da zero.
La teoria non era male; peccato che mi sia accorto che la pratica non funzioni così. Non tanto per le lettere accentate – alla fine avrei anche scoperto quale perversione logica occorreva per averle corrette. In pratica, avrei dovuto convertire il file in UTF-8 e caricarlo come UTF-8, nonostante il mio blog sia in ISO-8859-1. Ma il vero problema è che i numeri d’ordine sono tutti sfasati, e quindi i link interni andavano a rotoli.
Fortunatamente avevo fatto anche un backup serio, e oggi invece che fare pausa pranzo sono tornato a casa a rimettere su il tutto. Peccato che uno non può avere il backup sul sito del blog, ma lo debba uppare dal proprio pc: e peccato che l’XML fosse da quasi 12 mega :-(
Ad ogni modo, il risultato finale è che si sono persi tre o quattro commenti di ieri sera, e per il resto dovremmo essere nella (brutta ma non pessima) situazione della scorsa settimana. Avvisatemi se non è così.
Avviso: ho scoperto che di per sé posso approvare a mano i commentatori: chi è interessato, mi faccia richiesta via mail.
79%
ulle prime sembrerebbe che Sergio Marini, presidente della Coldiretti, abbia perfettamente ragione, quando afferma (l’ho letto su La Stampa cartacea di sabato, ma ne parla ad esempio anche il Corsera) che c’è stato “un aumento del 79% di un chilo di pane in sole 24 ore”. D’altra parte, ci sono anche le immagini degli scontrini di un non indentificabile supermercato romano: il 29 settembre il pane casereccio costava 1 euro al chilo e il primo ottobre era salito a 1.79 euro, e l’aumento si calcola in fretta. Però mi sa tanto che ci sia qualcosa che Marini, che ovviamente sta cercando di fare lo scaricabarile per gli aumenti dei prezzi degli alimentari, non ha detto.
Non parlo delle minuzie, tipo il fatto che i giorni di distanza sono due e comunque non ha senso indicare un periodo di tempo così breve per l’aumento, oppure che l’aumento per le rosette è minore – da 1.20 euro al chilo a 1.79 l’aumento sarebbe “solo” del 49%. Qui non siamo così sofisti. Non è nemmeno così importante aggiungere che l’aumento medio (che secondo l’Istat è stato del 7.5%) è appunto medio, e bisogna vedere cosa è successo negli altri supermercati. Ma c’è dell’altro.
Siete stati tutti in un supermercato, no? Sapete bene che i prezzi sono fatti in stile specchietto per le allodole, mettendosi subito prima di una cifra tonda: in effetti 1.79 euro è una tipologia di prezzo che ci aspettiamo di vedere. Un euro tondo, no. Quello è un prezzo civetta, che fa subito venire in mente una promozione speciale: magari lì il pane a settembre costava 1.59 euro al chilo, ma dal 20 al 30 settembre era stato portato a un euro, per poi essere sì aumentato alla fine della promozione, ma solo del 13% – che non sarebbe comunque poco, ma è tutta un’altra cosa. Non ci fossero state le rosette a un euro e 20 – prezzo tondo sì, ma non troppo – sarei ancora più certo della mia ipotesi, ma anche così non mi sentirei di buttarla via del tutto.
La morale? Che spesso basta scegliere singoli dati, pur formalmente corretti, per arrivare a conclusioni errate se solo si ha uno sguardo un po’ più ampio. Non lasciatevi fregare da chi sa maneggiare i numeri.
indefessi sistemi automatici
Qui prodest
La Rowling ha spifferato che Albus Dumbledore (Albus Silente per chi abbia letto la saga di Harry Potter in italiano) era gay. Il Corsera arriva ad aggiungere che in tal modo «ha confermato il sospetto di molti fan». Bah. Non ne avevo mai sentito parlare, ma non sono così addentro.
Più che altro, io sono della scuola “quando un’opera letteraria è terminata, è terminata”. Se la Rowling vuole scrivere un altro libro raccontando il passato omosessuale di Dumbledore, liberissima; esattamente come sarebbe liberissima di raccontare un suo passato di latin lover o chissà cos’altro. Però aggiungere cose che non ha scritto né sono logicamente derivabili dal testo è dal mio punto di vista un peccato pari a quello di un giallista che alla fine del libro mostra chi era l’assassino tirando fuori un’informazione che non era mai stata scritta da nessuna parte. È tradire il lettore.
Non sono un nerd
Non sono così certo di avere provato a fare lo stesso quiz di DeLyMyth, il Nerd Test.
Dopo avere risposto a tutto, a me non è arrivato nessun punteggio finale, ma solo il seguente paragrafo:
Dear .mau.!
We're sorry, but you are not a nerd, you are a geek.
Social:Taking tests like this is probably the only way you can score.
Health: The surgeon general warns that high cholesterol may promote arteriosclerosis.
Aptitude:You don't seem to have any skills whatsoever.
Career: You should consider becoming a manager.
Ora, io posso accettare tante cose, ma non di essere considerato un possibile manager.