Qui in ufficio avevo sei-sette CD Verbatim, sedicenti DataLife, dove ci sarebbe stato un backup di dati del mio vecchio PC; il backup risale a un paio di anni fa, prima di una formattazione, ma la roba è molto più vecchia. Mercoledì mi è venuto in mente che c’era qualcosa che mi poteva servire al volo, e metto un disco nel lettore. Risultato: secondo il lettore (ma non solo quello del mio pc… ho provato anche da un collega) tutti quei CD non hanno dati. Le proprietà dicono proprio “Contenuto totale: 0 byte”.
Non è un problema insormontabile: è tutta roba che sta ancora all’interno di un altro hard disk a casa. I backup li faccio per bene, le rare volte che li faccio. Però diventa un problema di principio. Qualcuno laggiù mi consiglia un programma che provi a tirare fuori qualcosa da questi cd?
<em>Storia matematica della rete</em> (libro)
(se vuoi una mia recensione più seria di questo e del precedente libro, va’ su Galileo!)
Di Internet ne parlano così tante persone, che spesso ci sembra di saperne già tutto a priori. Gli autori di questo libro (Fabrizio Luccio e Linda Pagli, Storia matematica della rete, Bollati Boringhieri – Nuova Cultura maggio 2007, pag. 201, € 16, ISBN 978-88-339-1785-6) sono professori universitari pisani (col Luccio ci diedi anche un esame, una ventina d’anni fa…) e hanno pensato di dare un’impostazione più matematica alla presentazione. Il libro è così diviso in due parti. Nella prima si raccontano i concetti matematici che sono alla base di Internet, esposti in maniera intuitiva, senza troppe formule, ma accurata; la seconda parte dà una visione a grandi linee di Internet partendo appunto da questi presupposti. Il libro è molto scorrevole e dà una visione molto chiara e interessante; probabilmente la seconda parte sarebbe potuta essere un po’ più approfondita senza nessun problema, e dando anzi ulteriori spunti di riflessione. Un’unica pecca: a pagina 41 si dice che i cromosomi umani sono 24, invece di 46.
unipol: si capisce qualcosa in più
Secondo Travaglio (una trascrizione del suo articolo su OneMoreBlog) il motivo per cui la Forleo vuole l’autorizzazione all’uso delle intercettazioni sui politici è semplice. I sei non sono attualmente indagati perché la legge Boato afferma che non si possono usare quelle intercettazioni. Ma se viene permesso il loro uso come testimonianze contro gli attuali indagati, a quel punto ormai sono agli atti, e sarebbe possibile rinviare fare una richiesta di rinvio a giudizio anche quei membri del parlamento. Visto da questo punto di vista, il disperato ostruzionismo non è più così incomprensibile, in effetti.
Aggiungo solo due cose, per chi non fosse molto attento. Primo: Marco Boato (quello della legge Boato) non è stato eletto per Forza Italia; non è stato eletto per AN o per la Lega; non è nemmeno stato eletto per l’UDC. Secondo: “i sei” di cui sopra non sono tutti DS; tre di loro sono infatti di Forza Italia, e sono sicuro che a loro non pare vero di potersene stare defilati lasciando fare tutto il lavoro agli avversari :-)
questione di definizioni
MarkCC racconta di un esempio di povera matematica trovato nientemeno che nel New York Times, il che è una (misera) consolazione per quello che leggiamo sull’italica stampa praticamente tutti i giorni. L’articolo del NYT parla dell’economia tedesca, e afferma che in Germania preferiscono starsene disoccupati col sussidio statale. A riprova di ciò, mostra come il tasso di disoccupazione è al 5% in USA mentre è al 9% in Germania.
Peccato che la definizione statunitense di “disoccupato” è “uno che non lavora per nulla”, mentre quella tedesca è “uno che non ha un lavoro a tempo pieno”. Inoltre, se non lavori ma non stai cercando lavoro, per gli USA tu non sei disoccupato, per la Germania sì. Prendendo dati omogeneri, il tasso di disoccupazione tedesco scende al 6% (e sarebbe interessante scoprire se in questi ultimi anni hanno cambiato le definizioni italiane di disoccupazione…)
Insomma, si sono confrontate mele con pere: un errore molto insidioso da scovare, perché i numeri sembrano tutti corretti…
bibliofili di tutta Milano, unitevi!
Venerdì 14, alle 20:30, al Frida ci sarà il primo incontro milanese degli utenti di Anobii, un sito di “social booking” per i lettori compulsivi che vogliono tenersi da parte avere un posticino in rete dove scrivere tutto sui propri libri (e chiacchierare con gli altri malat… ehm, lettori).
Io non ci sarò, lo dico subito. Verso le 21:10 sarò infatti a Linate a recuperare Anna che torna da una settimana di trasferta; ora che torniamo e mangiamo un boccone, saranno le 22 passate e anche se in dieci minuti a piedi io ci arrivo al Frida, credo se ne saranno già andati tutti… al limite sentirò la mia donna all’Isola per informazioni dell’ultimo minuto.
Aggiornamento: Sembra che ci sia qualcuno che vuole arrivare prima, per farsi l’happy hour. A questo punto magari ce la faccio anch’io!
Luttazzi (Daniele)
(Sì, sono abbastanza vecchio perché il primo nome che assocerei a Luttazzi è quello di Lelio. Ma so che l’ottimo Daniele Fabbri non si lamenterà per questo)
Farfi mi segnala il punto di vista di Luttazzi sulla vicenda. Sul comico avevo già discettato un paio d’anni fa; è vero che “il blog” l’ha riaperto, ma visto quanto ci scrive è come se non ce l’avesse.. Nella fattispecie, ribadisco il mio giudizio: la sua comicità non mi piace, però è una persona davvero intelligente e capace anche a dire le cose in maniera chiara e comprensibile, cosa che in Italia non è che capiti così spesso. L’unica caduta di stile populistica è stata quando ha scritto «Scegli, Beppe! Magari nascesse ufficialmente il tuo partito! I tuoi spettacoli diventerebbero a tutti gli effetti dei comizi politici e nessuno dei tuoi fan dovrebbe più pagare il biglietto d’ingresso. Oooops!» (Di per sé è vero, ma ovviamente messo così è demagogico :-) )
(adesso però basta, parlare di beppegrillo™. Ci sono tante altre cose nella vita)
Scalfari: la vecchiaia è dura
Il fondatore di Repubblica ha ottantatré anni. Scrivere pipponi non è però un lavoro pesante – basta vedere come io ci riesco bene – ed avere un po’ di azioni di un quotidiano aiuta sempre. Succede così che tutte le domeniche e generalmente un’altra volta a metà settimana ci si trova le sue “omelie” sul giornale, oltre che sul sito per noi avaracci che non cacciamo l’euro per comprare il quotidiano.
Nell’articolo odierno anche lui decide di parlare di beppegrillo™, il che è cosa buona e giusta, visto che il v-day è sicuramente stato una notizia importante. Nel testo, inizia a mischiare banalità («Il più vivo desiderio delle masse, cioè dell’individuo ridotto a folla e a massa, è di essere de-responsabilizzato») e punti che non condivido («Chi inneggia al “Vaffanculo” partecipa consapevolmente a quelle invasioni barbariche che connotano gran parte della nostra mediocre e inselvaggita attualità.»), ma anche qui non è che ci sia molto da dire: ognuno ha le sue idee.
Ma poi leggo questo suo discettare sui tre punti della proposta di legge popolare: «Il primo stabilisce che tutti i cittadini che concorrono a cariche elettive debbano essere scelti attraverso elezioni primarie preliminari» e mi fermo. Torno a rileggere il testo completo, per sicurezza, e vedo solo scritto all’articolo 3 “Introduzione del voto di preferenza per le elezioni della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica” e all’articolo 4 “Disciplina ecc. ecc.”. Di primarie non se ne parla, e vorrei ben vedere che una legge dello Stato disciplini una cosa che è assolutamente privata e interna. Questo significa, almeno secondo me, che non solo sta parlando di qualcosa che non ha letto nemmeno nel riassuntino del sito di Grillo, ma anche che ormai i suoi neuroni si sono bloccati in una serie di configurazioni fisse, restando completamente avulsi dalla realtà. Davvero, non è bello.
Albume d’uomo
Il Corsera annuncia l’uscita di un libretto che sta per uscire in Gran Bretagna contenente un centinaio di consigli per risparmiare ed essere finanche ecologici. Non entro nel merito di consigli, se non per il refuso del punto 14, dove si parla dell’albume dell’uomo. Questo è un blog letto anche dalle famiglie, quindi non posso aggiungere i miei commenti al riguardo…