taBACCIni

Non sono certo il primo né il migliore ad avere fatto un gioco di parole sui cognomi dei due esponenti dell’UDC che ieri si sono lamentati della gestione del loro partito. Il fatto che ci siano ben cinque lettere consecutive in comune permette infatti di fare una parola macedonia niente male.
Speravo di fare qualcosa di divertente con altri giochi enigmistici, ma va male. La cerniera BACCIni/TaBACCI dà la parola “nita” che proprio non ha senso in italiano; col lucchetto TaBACCI/BACCIni arriviamo a “tani” che è voce del verbo tanare, “stare o dimorare in una tana” e mi sembra esattamente l’opposto di quanto stiano facendo i due. Al limite, ma secondo me stiamo già giocando un po’ sporco, possiamo anagrammare le lettere e ottenere “anti” (Casini, direi in questo caso), che ci porta già un po’ più vicini alla realtà politica attuale. Anche anagrammare “tabaccini” non è male: c’è un bel “baci, canti” che fa indubbiamente l’occhiolino alle vicissitudini di Toto “vasa vasa” Cuffaro. Altre idee?

Governo elettorale

Se il problema fosse solo quello di fare una legge elettorale, non c’è nemmeno bisogno di scomodare Marini.
Ecco qua il disegno di legge:

Articolo 1
La Legge 21 dicembre 2005, n. 270 è abrogata.

Non che il Mattarellum fosse chissà che cosa, ma due legislature complete ce le aveva assicurate. E il risultato finale al Senato non credo sarebbe così diverso da quello che si avrà votando con l’attuale Porcellum (voto che ci sarà, per la prima volta nella storia della Repubblica italiana, a novembre… scommettiamo?); per quanto riguarda la Camera, non si avrebbe l’ampia maggioranza garantita dalla legge attuale, il che significherebbe solo che anche i deputati sarebbero costretti ad andare a Montecitorio più spesso. Poi con calma si potrebbe studiare una nuova legge. Peccato che la legge attuale faccia tanto comodo a tutti i partiti.

wikipedia e le buone intenzioni

Wikipedia è una gran bella cosa. Come tutte le cose grandi e belle, c’è sempre chi è invidioso e cerca di rovinarla: in gergo, i wikipediani parlano di “vandalismi”. I vandalismi sono una rottura di scatole, ma generalmente si riescono a riparare abbastanza in fretta. Già più complicate da gestire sono le faide all’interno di alcune voci, spesso di politici ma anche di altro genere (signoraggio è un esempio preclaro).
Le persone però più difficili da gestire sono quelli che vogliono tanto partecipare senza sapere esattamente di che cosa si sta parlando. Quando il governo Prodi non ha avuto la fiducia al Senato, varie persone si sono immediatamente precipitate a indicare il governo come terminato, cosa che non è affatto vera – per quanto francamente impossibile, potrebbe ancora darsi che Napolitano lo rimandi alle Camere. Lo stesso sta capitando oggi con il “governo Marini”. La pagina corrispondente è stata creata alle 16:25, per essere cancellata dopo meno di un’ora e diciannove modifiche (solo 19 perché a un certo punto era stata bloccata in scrittura agli utenti anonimi). Ma la cosa peggiore è vedere queste persone lamentarsi affermando che
In Italia i Governi sono in carica nel momento in cui il Presidente della repubblica affida il mandato per la formazione di un Governo; il giuramento è il primo atto solenne del Governo! Quindi, in questo caso, tra pochi minuti se Marini avrà ricevuto l’incarico (e naturalmente l’avrà accettato) sarà, già da oggi, il Presidente del Consiglio dei Ministri.
A parte il notare che non c’era nemmeno ancora un comunicato ufficiale, l’ignoto commentatore non ha sicuramente letto la Costituzione (articoli 92 e 93) né tanto meno il comunicato del Quirinale che afferma Ho pertanto chiesto al Presidente del Senato – facendo appello al suo senso di responsabilità istituzionale – di verificare le possibilità di consenso su un preciso progetto di riforma della legge elettorale e di sostegno a un governo funzionale all’approvazione di quel progetto e all’assunzione delle decisioni più urgenti in alcuni campi.
È vero che in parte la colpa è di giornali e tv che parlano di “incarico esplorativo” facendo credere che sia un incarico di governo; ma è anche vero che sarebbe simpatico che una persona si documentasse, prima di scrivere. Epperò è anche vero che anche i contributori a Wikipedia sono specchio della popolazione italica :-(

Ingegnere e terrorista, praticamente la stessa cosa

Devo dire che qualche volta la cosa era venuta in mente anche a me. Slashdot presenta infatti uno studio (pdf) di due sociologi di un’università inglese (beh, Diego Gambetta è italiano, nato a Torino nel 1952), nel quale viene notato come gli ingegneri sono sovrarappresentati tra i movimenti islamici e si chiedono la ragione di questa anomalia statistica, affermando che questo capita perché il modo di pensare degli ingegneri è molto simile a quello islamico: immagino sia il famigerato “effetto inshallah”, quello che permette loro di fare le cose senza chiedersi esattamente le ragioni dietro alle loro operazioni, ma fidandosi del manuale che è stato dato loro inizialmente.
In una nazione come la nostra, la notizia potrebbe fare scuola: solo che prima Repubblca della Sera – no, che dico, Ansa… – deve accorgersene. Qualcuno vuole comunicare loro la notizia?

Jean Genet – _Le Serve_ (teatro)

Venerdì scorso il nostro Gruppo Fruitori Teatro (quindi anche le nostre amiche Marina e Simona, perché io sono un Uomo Molto Fortunato e Beato fra le Donne) è andato al Teatro Studio a vedere quest’opera, che se non erro è il suo primo lavoro teatrale, pubblicato subito dopo la seconda guerra mondiale. Il regista Giuseppe Marini scrive “ho scelto di non accentuare i riferimenti politici e (omo)erotici della poetica” il che, se non ho capito male leggendo la biografia di Genet, è piuttosto scorretto, un po’ come fare Morte accidentale di un anarchico senza accentuare la parte politica :-)
Detto questo, l’impressione che si ha vedendo la rappresentazione è “sono tutti pazzi”. Uso il maschile anche se le attrici in scena sono solo donne: le due serve, con Anna Maria Guarnieri (classe 1933) che sembra una ragazzina in confronto a Franca Valeri (classe 1920), e la “bimba” Patrizia Zappa Mulas che comunque la cinquantina l’ha passata anche lei. Gli è che già di per sé c’è questa storia con le due serve che in assenza della padrona giocano a prendere il suo posto; poi c’è la scenografia, con enormi oggetti che scendono come una serie di deus ex machina a far risaltare ancora di più la scena nuda, con solo un letto e un enorme specchio; infine l’ingresso della Madame su un enorme piedistallo a forma di Bacio Perugina che io all’inizio avevo immaginato essere una gonnona… diciamo che non sono solo i dialoghi a dare l’impressione che tutti lì siano completamente fuori dal mondo. Aggiungo però che alcune scelte di regia, come iniziare a sipario chiuso leggendo fuori campo alcune frasi di Genet a riguardo dell’opera e terminare in maniera davvero improvvisa, sono state molto belle.
Inutile sottolineare la bravura delle interpreti, ma vorrei aggiungere che, rispetto a quando la vedemmo due anni fa in La vedova Socrate, ho visto la Valeri molto più in forma. Complimenti davvero!

Oxford mi vuole

Guardando le statistiche del mio blog, mi sono accorto che c’era qualcuno che dal Regno Unito sta scaricando una decina di pagine al giorno della roba vecchierrima, al momento mi pare che sia arrivato intorno alla fine del 2002. Per curiosità, sono andato a vedere a chi corrisponde l’IP 163.1.148.225, ed è venuto fuori che quella classe di indirizzi è assegnata alla… Oxford University Computing Services. Chissà chi è il pazzo :-)

depressione

Secondo i ricercatori dell’università inglese di Warwick e dell’americano Dartmouth College (come riportato dalla BBC), l’età in cui la depressione insorge con maggiore probabilità è 44 anni. Quiz: quanti anni ho?

BeatlesTube

Beh, non c’è molto da aggiungere. A www.beatlestube.net potete trovare i link a tutti i videoclip beatlesiani presenti su YouTube, il che di per sé mi parrebbe anche una idea simpatica… ma temo che anche la Apple Corp. la troverà simpatica, e la maggior parte dei video sparirà praticamente subito. Scaricat… ehm, date loro un’occhiata finché potete!