Mi sembra di essere tornato ai bei vecchi tempi

(notiziola lunga e nemmeno interessante. Al limite può valere qualcosa l’ultimo paragrafo, ma solo se siete davvero miei fan sfegatati: altrimenti saltate pure)
Giovedì scorso mi arriva una richiesta di contatto via LinkedIn. La richiesta però non era di contatto: eccovela qua, depurata da tutti i dati personali del tipo (o della tipa) in questione.
—— inizio —–
Anche se non ci conosciamo ti contatto per un problema su Wikipedia. Collaboro con X (sito di X) con finalità identiche a Y. Avendo questa una pagina Wiki, ci è sembrato corretto che X avesse una pagina, ma è bloccata. Quando X nacque, qualcuno salvò una pagina con una sola frase, che fu cancellata. Quando inserimmo una descrizione un moderatore ritenne questo un modo per pubblicizzarsi e la bloccò, il fantomatico [nickname] che la blocco’ è scomparso e ci troviamo nella situazione in cui ci sono informazioni su OkQuack, ma non su X, che non ha niente di diverso nello spirito da Y e Z già presenti su Wikipedia. Cosa ritieni si possa fare?
—— fine —–
Ho risposto così:
—— inizio —–
Premesso che dal mio punto di vista è più importante avere una voce su OkQuack (non scherzo: se voglio trovare qualcosa su X faccio una ricerca e trovo il sito con tutte le informazioni: se voglio qualcosa su OkQuack?) e che usare Linkedin per fare queste domande non mi pare affatto una buona idea, non è che abbia da dire cose molto diverse da quanto scritto in http://it.wikipedia.org/wiki/Aiuto:Voci_cancellate :
– iniziare a scrivere *la pagina di discussione* spiegando perché una voce su X potrebbe (non *dovrebbe*) avere diritto di esistenza in it.wiki; (scrivere come utente registrato, non come anonimo, e indicando subito di essere una parte interessata)
– scrivere la voce nella maniera più simile a quella di Y e Z
– essere pronto a spiegare le proprie ragioni ma anche ad ascoltare le ragioni altrui
– ricordarsi che it.wiki non è la Guida Monaci del XXI secolo. D’altra parte, non esiste nemmeno una voce su Maurizio Codogno, anche se qualcosa di enciclopedico l’avrei anche fatto. (No, esiste una voce, ma è un mio omonimo)
—— fine —–
Sì, sono un Bastardo Inside™. Ma voi lo sapevate già. Probabilmente la tipa (o il tipo) pensava invece a una risposta del tipo “non preoccuparti, metto tutto a posto e X apparirà in tutta la sua gloria”: risposta che non ci sarebbe stata nemmeno se io non fossi Bastardo Inside™. Tant’è che mi è arrivato prima questo messaggio:
—— inizio —–
Non entro nel merito della risposta, per non fare polemica e inutile sarcasmo sulla “scientificità” di Wikipedia in italiano.
Dico solo che l’uso di Linkedin è dovuto al fatto che NESSUN cosidetto “amministratore” o “moderatore” di Wikipedia si è mai degnato di dare una risposta a me o agli altri, quando invece riceviamo risposte immediate da parte di Senatori e Ministri (che sono sicuramente più importanti e influenti di qualche anonimo [nickname] o di qualche OkQuack) e questo la dice lunga sull’educazione e il livello culturale degli stessi.
—— fine —–
e poco dopo un suo pippone che parte con “tanto per fare un esempio” e prosegue copincollando questo articolo (“Wikipedia: enciclopedia universale o miniera di errori?” di Gino Roncaglia, del febbraio 2007). Immagino che non mi credesse capace di cliccare su un link e quindi mi ha gentilmente inviato il testo.
Devo dire che è confortante sapere che c’è gente che pur ricevendo “risposte immediate da parte di Senatori e Ministri” si preoccupa così tanto delle pessime condizioni in cui versa Wikipedia. Vuol dire che vogliono proprio bene all’enciclopedia, e sarebbero pronti a metterci del loro per migliorarla: occhei, solo in una parte molto limitata, ma in fin dei conti è quella che conoscono meglio, no? Ma non è questo il punto che mi interessa. L’amico/a, e voi tutti, avete il diritto di far sapere a chiunque che Wikipedia fa schifo e che è governata da una manica di fascistoidi e/o comunistoidi: ci mancherebbe altro. Ma la parte davvero divertente è vedere come ci sia gente che per dimostrare la propria importanza mette giù come nulla fosse le proprie “conoscenze altolocate”. Il mio amico/a non lo sa, ma mi ha fatto ritornare ai ruggenti anni ’90 e ai newsgroup, con i professoroni universitari che si lamentavano perché “il loro newsgroup” non era stato creato (perché i “voti per la creazione” erano stati spediti tutti dallo stesso PC…). Pensavo che cose del genere non capitassero più, o comunque che non arrivassero più a me, e invece no. La mamma dei complottisti è sempre incinta.

Chi me lo traduce?

Ho parlato troppo presto di miglior comprensibilità del testo dei messaggi di spam in italiano.
Questo è il messaggio che mi è arrivato ieri nella casella di posta aziendale:
E una grande garanzia, solo non uno Hugh selezione clienti ci hanno detto che hanno ricevuto italiano-fatto repliche.
Invece, essi istituito falso 'siti' e fingere di essere privati concessionari chiunque mail in un assegno o un vaglia e guardare la tua carta di credito.
Sono abituato a leggere i comunicati in sindacalese e trovarci un senso, anche se a volte avrei preferito non trovarlo; ma qua mi do per vinto. Nemmeno il titolo del messaggio, “Grande Acciao Inossidabile Filettati Viti”, mi aiuta; cos’è, ci avvisano di non comprare le viti dai siti di phishing?

Un piccolo passo per La Stampa

Qualcuno alla Stampa si è accorto che forse (forse) mettere a disposizione i feed RSS è piuttosto inutile, se non vi si inseriscono anche i testi oltre ai titoli. E così da stamattina mi sono accorto che Jena e Buongiorno si possono leggere da Google Reader senza doverci cliccare sopra e andare sul sito; lo stesso vale per gli editoriali. Se per Gramellini e Barenghi il problema non è che si ponesse, visto che uno andava a leggere sulla fiducia, gli editoriali erano un terno al lotto: non è che da un titolo si riesca sempre a capire di che cosa parli l’articolo. Adesso bel feed manca ancora il nome del giornalista, ma se uno è abituato a leggere la Busiarda bastano poche righe per capire chi possa avere scritto questo :-)

Multimatum

s.m.inv. – Richiesta o minaccia finale, reiterata con piccole o grandi modifiche fino all’eventuale sua accettazione. Attestato per la prima volta nel settembre 2008, nel contesto in seguito denominato la Cordata Alitalia Ineffabile; derivato probabilmente da penultimatum (v.).

caro amico ti spammo

Ecco l’ultimo esemplare di spam ricevuto (senza nome e sito dello spammatore, e tagliando la parte in inglese:)
Caro amico
Questo è il saluto da XYZ Società Elettrica, uno dei più grandi elettrico grossista e dettagliante a Pechino, Cina, abbiamo principalmente vendere prodotti elettrici come fotocamere digitali, cellulari, TV LCD, Xbox, Laptop, DV, Mp4, GPS, la invitiamo a visitare il nostro sito web: --- per trovare qualcosa che vi interessa maggio e vi invitiamo a contattarci liberamente se avete qualsiasi domanda, siamo in grado di proporre prezzi più competitivi e di miglior servizio per la cooperazione commerciale con lei / la vostra azienda.
Diciamocelo: siamo arrivati a un testo che ricorda un po’ Asterix e i Britanni (“uno dei più grandi elettrico grossista”, “che vi interessa maggio”); però è comprensibile. Mi resta solo il dubbio se abbiano preso una persona in carne e ossa, oppure i sistemi di traduzione automatica sono diventati così precisi.

si vis pacem, asporta vexillum

Magari a quest’ora avete già letto della lite veronese sulle bandiere della pace; il comune avrebbe vietato ai missionari comboniani di esporlenelle iniziative durante il passaggio della Carovana della Pace, perché la bandiera «è stata trasformata in questi anni nel simbolo dell’estrema sinistra». Per la cronaca, il comune ha replicato affermando che la realtà è un’altra: non è stato consentito «uno stendardo arcobaleno lungo 30 metri per le sue eccessive dimensioni, cosa peraltro non consentita nel passato a nessuna associazione o partito politico».
Non ho abbastanza informazioni per entrare nel merito della vicenda e sapere qual è la vera verità, e quindi mi limito ad alcune curiosità collaterali. Può darsi che la risposta protocollata, che indicava “il vincolo di omettere qualsivoglia riferimento partitico e di esporre unicamente bandiere istituzionali”, sia precotta: certo però che vedere i comboniani come pericolosi estremisti di sinistra è piuttosto buffo. Però magari la ragione è un’altra: a Verona si sono accorti che la bandiera della pace è un po’ troppo simile alla Bandiera arcobaleno del movimento di liberazione omosessuale, e non sia mai che qualcuno si sbagli. (Ah, io non lo sapevo, ma la bandiera arcobaleno è posteriore a quella della pace…)