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Digitale terrestre rimandato

Una delle simpatiche idee infilate nella famigerata legge Gasparri fu il Grande Passaggio al Digitale Terrestre. Per la fine del 2006, primi al mondo o quasi, tutti i segnali tv analogici via etere sarebbero spariti, e al loro posto avremmo avuto una quantità enorme di canali digitali, con qualità digitale, e contenuti interattivi.
Forse qualcuno si è chiesto come mai tanta fretta: beh, un po’ per vendere i decoder a spese dello Stato, visto che naturalmente le televisioni non hanno la circuiteria di decodifica integrata e il Ministero delle Comunicazioni ha pensato bene di elargire un po’ di soldini a chi arrivasse con il suo bell’abbonamento televisivo e ne volesse comprare uno; un po’ perché in questo modo non c’era più bisogno di mandare sul satellite Retequattro e togliere la pubblicità a Raitre. In fin dei conti, possedere tre canali su dodici nazionali ufficiali è tanto, ma su decine e decine di meravigliosi canali digitali no…
Sono passati due anni, ed è chiaro che non si è andati affatto avanti come previsto. Fortunatamente, però, ci ha pensato l’Unione Europea a togliere le castagne dal fuoco al nostro governo: il Consiglio delle Telecomunicazioni ha infatti stabilito che il passaggio UE alla tecnologia digitale non dovrà avvenire tra il 2010 e il 2012, ma tra il 2008 e il 2012. Subito il nuovo ministro Landolfi ha colto la palla al balzo e ha spostato di due anni la famosa data di passaggio, anche se i poveri valdostani e cagliaritani avranno solo due mesi e mezzo di grazia prima di essere le cavie ufficiali.
Ma la cosa più tristemente umoristica è la dichiarazione del ministro: la decisione UE viene incontro alle esigenze «di un gruppo di paesi di testa tra cui soprattutto l’Italia e la Gran Bretagna». Traduzione: “È merito del nostro essere stati fuorilegge se hanno anticipato i tempi di quel tanto che basta per farci sembrare in anticipo anche se in realtà siamo in ritardo”.

Ultimo aggiornamento: 2005-12-02 11:57

Un'ulteriore beffa?

Adriano Sofri è stato ricoverato in ospedale in gravissime condizioni, e improvvisamente a destra si sono rimessi a parlare della possibilità di una grazia. Carità pelosa, per due motivi. Il primo è che mi sa tanto che abbiano paura che gli muoia così, diventando così un martire; il secondo è che di là sono sempre tutti pronti a dire “grazia sì, ma bisogna ripensare a tutti gli anni del terrorismo” – un ottimo sistema per sfruttare il momento per i fatti propri.
Ma quello che trovo più illogico è che oggi il sottosegretario alla giustizia Corleone abbia annunciato che, viste le condizioni di salute, a Sofri verrà sospesa la pena per sei mesi. Spero proprio di sbagliarmi, ma questo potrebbe significare che viene semplicemente spostata la data di scarcerazione finale: un bel regalo questi sei mesi che iniziano mentre lui è incosciente in ospedale…

Ultimo aggiornamento: 2005-11-28 12:55

Dario Fo mi ha deluso

Stamattina a un microfono aperto di Radio Popolare c’era Dario Fo, in qualità di candidato alle primarie dell’Unione per diventare il candidato sindaco. Non mi è affatto piaciuto: ha tirato giù dati a caso, spesso contraddicendosi immediatamente (da decine di migliaia a un milione e mezzo di persone che ogni giorno entrano a Milano? sono due ordini di grandezza!) e dando l’aria di parlare più che altro per slogan.
Non pensavo affatto che dovesse snocciolare cifre come Fassino (che se le studia di notte, ne sono certo); però non può pensare che per fare il sindaco si possa improvvisare come a teatro. Piuttosto sarebbe meglio scegliere di parlare dei massimi sistemi, sapendo e dicendo che delegherà ad altri la gestione.

Ultimo aggiornamento: 2005-11-26 20:33

ciuccio intorno a te

In un articolo (marchetta?) uscito oggi sulle pagine milanesi del Corsera, Megan Gale si confessa. Scopriamo così che Milano è la sua seconda città dopo la natia Sydney, che viene qua spesso per curare i suoi affari, ma poi continua dicendo «mi trovo costretta a combattere con la mancanza di parcheggi. Ormai faccio la raccolta di multe: solo e soltanto per divieto di sosta».
A questo punto mi domando e dico: com’è che la signora Gale non si noleggia un’auto con conducente – costa molto meno del taxi per quei tipi di percorsi – invece che girare in auto e trovarsi tutte queste multe? O non è forse che casualmente guida un’auto con targa estera, e va a finire che le multe non le paga?

Ultimo aggiornamento: 2005-11-20 16:30

domenica (non esattamente) senz'auto

Ieri in teoria ci sarebbe stata la domenica senz’auto, predisposta con congruo anticipo dalla giunta regionale lombarda che infatti stamattina si complimentava da sola perché erano state emesse due tonnellate e mezzo in meno di polveri sottili.
Peccato che – nonostante quanto Repubblica voglia far credere, di auto in giro ce n’erano fin troppe: il che non è poi così incredibile, considerando che quest’anno la Regione ha deciso che le Euro 4 possono girare. Immagino che dopo tutte le pubblicità dei costruttori di automobili non abbiano avuto il coraggio di tirarsi indietro.
Il fatto è che bloccare la circolazione la domenica è assolutamente inutile per ridurre l’inquinamento, e al limite può servire per ricordare alla gente che non è obbligatorio spostarsi con l’automobile – questo almeno per le città dove comunque c’è una rete di trasporti pubblici. In questo modo si è semplicemente fatto un inutile spot a favore di chi è più ricco e può permettersi di cambiare automobile: ma se proprio lo si voleva fare, almeno si poteva immaginare di farlo durante la settimana (targhe alterne per tutti, tranne gli Euro 4). Ma ci sarebbe voluto troppo coraggio.
(non mi metto nemmeno più a scrivere le solite cose trite e ritrite: le Euro 4 hanno meno emissioni delle altre, ma non è che non inquinino; e comunque le micropolveri non solo escono soprattutto dai diesel senza filtro antiparticolato, ma sono portate in giro da tutti gli autoveicoli in movimento, senza eccezione)

Ultimo aggiornamento: 2005-11-14 10:21

grandi opere

Capisco che quel viadotto ciclopedonale sulla ferrovia fosse provvisorio, ma mi spiegate come può essere possibile che – dopo averlo montato sabato – sia crollato il lunedì mattina, bloccando tra l’altro una linea ferroviaria non esattamente di serie B?
In fin dei conti, non è che sopra ci potessero passare dei tir, o chissà cos’altro… e non mi pare che nell’astigiano ci siano stati chissà quali sommovimenti sismici e/o tempeste.

Ultimo aggiornamento: 2005-11-14 10:07

scioperare contro chi?

In questi giorni c’è l’ennesimo sciopero di 48 ore dei giornalisti, il cui contratto di lavoro è scaduto da più di un anno – insomma, battono noi poveri telecomunicazionisti. Il mio pippone non è contro lo sciopero, ma contro chi sciopera, e per la precisione contro i giornalisti di Radio Popolare. Loro fanno parte di una cooperativa, quindi scioperano in un certo senso contro sé stessi. A questo punto cos’è che ha più senso: la solidarietà con i colleghi o il bisogno di controbilanciare la “stampa di destra” che tanto comunque va nelle edicole? Non per niente il Manifesto ha deciso – a quanto ho capito – di solidarizzare ma non scioperare. Molto meglio a mio parere applicare magari un taglio più dimesso ai notiziari, oltre che naturalmente reiterare il testo del comunicato sindacale.

Ultimo aggiornamento: 2005-11-09 17:35