Aborto e dintorni

Questa settimana si è parlato tanto dell’aborto, con tutta una serie di iniziative proposte da varie parti politiche: Casini fa partire un’indagine conoscitiva sull’applicazione della legge, mentre dall’altra sponda politica DS e Margherita propongono un emendamento alla finanziaria che, invece che elargire il bonus ai figli nati, dia una certa (piccola) somma alle donne in gravidanza che non lavorino. Taciamo su Ruini.
Ora, è chiaro che la proposta di Casini è semplice pubblicità, per l’ottima ragione che non c’è tempo di fare nulla; d’altra parte, mettere dei volontari antiabortisti nei consultori servirebbe semplicemente ad aiutare ad applicare la legge, che – come come potete vedere voi stessi, prevede già la cosa. Diciamo che sarebbe molto simpatico che ci fossero anche dei volontari a fornire gratuitamente preservativi – come indicato implicitamente dall’articolo 15 e se si vuole anche dall’articolo 1 quando dice che lo Stato promuove anche “altre iniziative necessarie per evitare che lo aborto sia usato ai fini della limitazione delle nascite”. Tra l’altro credo che il costo finale sarebbe minore.
Ma a parte questo, la cosa che non ho capito è la preclusione assoluta alla proposta Turco-Bindi. E non lo capisco per una ragione che più banale non si può: libertà. Esattamente come conosco molte donne che dicono “io non abortirei mai, ma sono contenta che ci sia la possibilità per altre donne di abortire se ne hanno la necessità”, chi siamo noi per decidere che a una persona basterebbero quei pochi soldi per riuscire a portare avanti la gravidanza? Non sarebbe comunque obbligata a farlo, e questo è quello che per quanto mi riguarda conta.

Ultimo aggiornamento: 2005-12-04 23:12

4 pensieri su “Aborto e dintorni

  1. Barbara

    Visto che una donna incinta non ha bisogno di piu’ soldi finche’ e’ incinta, mentre ne ha bisogno per i successivi diciotto anni circa, mi sembra che la proposta sia totalmente irragionevole.
    Se poi l’idea e’: facciamo si’ che qualche poveraccia che ha bisogno di soldi subito rinunci ad abortire, poi quel che fanno lei e il figlio dopo non sono affari nostri, l’idea mi pare indegna di una donna e di un politico di centro sinistra. Anzi, di un essere umano decente.
    Ricordo che i soldi che si butterebbero li’ (chi ti dice che vadano solo, o anche principalmente, a donne che altrimenti avrebbero abortito?) sono soldi che non andranno agli asili nido, alle scuole, ai doposcuola, alle insegnanti di sostegno… Vedi qui per una spiegazione migliore di quella che saprei dare io.

  2. .mau.

    Perché invece i mille euro alla nascita varrebbero per tutti e diciotto gli anni? I fondi sono quelli, erano semplicemente stati spostati.
    (e il link c’era già – io mica nascondo le cose…)

  3. Francesca

    non capisco questo accanimento degli ultimi tempi sulla libertà sacrosanta ed imprescindibile della donna di scegliere se portare avanti la gravidanza oppure no, certo che dietro ci sarà una manipolazione, vendita dei voti etc della chiesa che noi neanche possiamo ipotizzare.
    Se la nostra politica non fosse fatta da uomini, se la nostra società fosse paritari per i diritti umani, se le donne avessero nella socità delle strutture adeguate, se se se

  4. Barbara

    Link: era cosi’ bello che ho voluto risegnalarlo, nella speranza che lo rileggessi. Ripetutamente, che’ ti fa bene.
    Ovviamente i mille euro una tantum alla nascita non sono meglio. Pero’ quelli almeno non li ha proposti la sinistra, spero.

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