Stavo cercando dei dati visuali per farmi un’idea dell’andamento della terza ondata di Covid e ho commesso l’errore di consultare quelli di Repubblica, che potete vedere – in versione statica – qui sopra. Notate nulla di strano?
Mentre i valori “variazione totale contagiati”, “variazione attualmente positivi”, “variazione dimessi/guariti” (le linee rispettivamente rossa, azzurra e gialla) sono più o meno dello stesso ordine di grandezza e quindi facilmente riconoscibili se non si è daltonici, il numero di morti è molto più piccolo, diciamo un ordine e mezzo di grandezza, e quindi la linea corrispondente è completamente appiattita. Certo, se si sceglie di visualizzarla da sola allora la scala del grafico cambia e quindi si possono apprezzare le differenze nel tempo; ma allora tanto vale separare quella linea e lasciarla in un grafico da sola, visto che non si possono comunque fare confronti di nessun tipo con le altre.
Chi fa grafici per mestiere o abitudine sa bene cosa fare in casi come questo: si usano due scale diverse, indicate ai due lati del grafico, e magari si disegna anche la linea con scala differente in modo diverso per rimarcare la differenza. Certo, in quel modo si rischia che la gente confronti mele con pere; ma questo lo fa anche con un grafico così. L’unica idea che può giungere è che la mortalità per Covid è infima, dell’ordine di qualche punto percentuale rispetto agli infetti. A questo punto mi viene quasi da sperare che la cosa sia esplicitamente voluta, anche se non lo credo…