L’altro giorno mi è capitato di vedere questo articolo (vecchiotto, è del 2017, ma ciò non è importante). Titolo: In Germania sono più spettatori ai concerti di musica classica che alle partite di calcio. Occhiello: Una statistica pubblicata dall’Associazione orchestrale tedesca mostra come l’anno scorso il pubblico dei concerti è stato il 40% superiore a quello delle partite di calcio. Prima di continuare a leggere, riuscite a scoprire la fallacia?
Il problema non è (solo) che ci sono molti più concerti che partite: l’effetto potrebbe essere corretto dal fatto che uno stadio ha molti più posti di una sala da concerto. Non è nemmeno che molta più gente le partite le guarda alla televisione: lo studio parla esplicitamente di pubblico fisicamente presente. No, c’è un altro punto esplicitato nel corpo dell’articolo. I conti sono stati fatti considerando da un lato tutti i concerti di musica classica e dall’altro solo le partite della massima divisione tedesca. In tal modo si confrontano platee davvero diverse: chi viene ad assistere ai concerti della corale dove canto possono essere assimilati a chi va a vedere una partita di serie C, tanto per dire.
È vero che la situazione tedesca per quanto riguarda la musica è paradisiaca rispetto all’Italia – ho controllato: da gennaio a settembre 2022 i biglietti di concerti di musica classica sono stati 1.265.000, insomma meno di due milioni nell’anno, mentre il campionato di serie A 2022-23 ha visto 11 milioni di spettatori. Ma è anche vero che l’Associazione orchestrale tedesca ha scientemente barato. Ricordatevi sempre di leggere i dati prima di dire “uau”!