«54 milioni di italiani, sostanzialmente quasi tutti»

Nel 2023 a 54 milioni di italiani, sostanzialmente quasi a tutti, è capitato di essere fermati per strada, ad una manifestazione, ad un evento sportivo, (e persino all’inaugurazione della Scala) dalle forze dell’ordine e di essere identificati. Capisco che a Repubblica vogliono far vedere che sanno che in Italia siamo quasi 60 milioni. Ma non capisco come sia possibile partire da 53.833.736 identificazioni fatte nel 2023 e stabilire che “quasi tutti gli italiani” sono stati fermati per strada e identificati: basterebbe per esempio notare che è improbabile che un minorenne (che non è neppur detto abbia una carta d’identità…) sia stato identificato, e otterremmo che tutti gli italiani, e anche qualcuno che italiano non è, sono stati identificati.

Naturalmente la differenza è che una persona può essere identificata più volte: anche senza considerare chi va alle manifestazioni ed è subito attenzionato dalla Digos, immagino che la polstrada fermi più volte un autista che percorre più di 100000 km l’anno per strada. Peccato che questa differenza non venga colta…

3 pensieri su “«54 milioni di italiani, sostanzialmente quasi tutti»

  1. mestessoit

    Sono comunque tanti, e c’è comunque qualcosa che non mi torna, non foss’altro perché la procedura di identificazione è relativamente lunga, e mi chiedo se sotto questo termine non vengano messe altre forme oltre a quelle tipo la manifestazione per Navalny, dove i pulotti chiedono i documenti (e sembra che la segnalazione alla digos l’abbiano fatta i russi, cosa ancora più preoccupante)

    1. .mau. Autore articolo

      io partivo dal principio che nei 54 milioni ci siano per esempio tutti quelli fermati dalla polstrada che chiede libretto e patente.
      Qua dicono “Si tratta di dati che sono il risultato dei controlli interforze tra esercito, polizia di Stato, polizia locale e Carabinieri. Possono aver riguardato anche più volte la stessa persona e comprendono tutte le casistiche concernenti il “controllo del territorio”: posti di blocco stradali, attività nei pressi delle stazioni o nelle piazze di spaccio, passando per le manifestazioni politiche, gli stadi, gli edifici occupati e così via.”

      La cosa che *io* trovo preoccupante è che anche se non hai fatto niente rimane comunque traccia di dov’eri in quello specifico momento. È vero, Google ne sa molto di più, ma non è una consolazione.

      1. mestessoit

        Quello che è preoccupante non è l’informazione in sé, ma il suo uso (e questo è specialmente vero per le manifestazioni, per dire). A quale uso sarà destinata l’informazione che io c’ero per Navalny? Perché sapere che io guardo siti per nerd ha un determinato valore, ma comunque è senza dubbio più basso del valore che può avere che io supporto attivamente i dissidenti politici…

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