Archivi categoria: politica

Toh, Elly Schlein


La mia incapacità di indovinare un pronostico elettorale continua. Però stavolta ho una scusa: tutti quelli di sinistra nella mia bolla avevano detto che avrebbero votato Schlein, e quindi mi aspettavo che il paese reale fosse pro Bonaccini. E invece a quanto pare no.

Ieri mi sono divertito a vedere cosa dicevano i giornali di destra (tranne La Verità che è solo per abbonati). Il Tempo la butta sulla farsa, con il tipo che ha votato cinque volte: evidentemente sono i più svegli della cumpa e hanno capito che Bonaccini sarebbe stato per loro meglio. Libero preferisce parlare degli amichetti Prodi e Soros, senza nemmeno esporsi in primo piano ma ripetendo il tweet di Carlo Fidanza; Il Giornale parla di truppe cammellate grilline (in effetti i grillini di destra sono già finiti da mo’ a Fratelli d’Italia) e come primo aggettivo per Schlein indica “fluida” (ma il lettore tipo del Giornale sa cosa significa? Non leggendolo, non ne ho idea). Per quanto riguarda i giornali di sinistra, ho solo letto Avvenire, che preferisce parlare del programma di Schlein, o almeno della parte più vicina alla sensibilità cattolica.

Il voto a favore di Schlein mi fa comunque pensare che il paradosso dei gelatai 2.0 abbia colpito ancora: mi sa che a destra fanno bene a preoccuparsi :-)

Le primarie del PD

Comincio subito a dire che non riesco a capire la logica di scegliere il segretario di un partito (che ha le sue sezioni, e quindi i militanti) con una votazione tra tutti quelli che vogliono sganciare du’ euro. Ma contento il PD, contenti tutti.

Da osservatore molto esterno, a parte l’interesse pressoché nullo per la tenzone, non riesco esattamente a comprendere la differenza tra un candidato che ha fatto tutta la sua onesta carriera da apparatnik e una candidata che non l’ha fatta ma è comunque appoggiata dall’apparato (Franceschini in primis, ma non solo). Però evidentemente non sono addentro a queste cose.

Ma quali agganci aveva Augusta Montaruli?

Io sono tendenzialmente garantista. Almeno fino a che non c’è una condanna in primo grado non credo che una persona debba rinunciare anche solo a candidarsi. Quello che però non riesco a capire è come a fine 2022 il governo Meloni abbia dato il posto di sottosegretaria a una persona che era condannata in primo, secondo e quarto grado (al primo giro, la Cassazione aveva rinviato in appello, ma poi il risultato finale non è cambiato più di tanto). Misteri della politica.

Ma a che serve costituirsi come parte civile?

Indipendentemente dall’assoluzione di Berlusconi, il governo Meloni aveva scelto di revocare la costituzione di parte civile nel processo Ruby ter. Ora, a me fa tristemente ridere che Palazzo Chigi scriva che «La formazione, avvenuta nell’ottobre 2022, di un nuovo governo, espressione diretta della volontà popolare, determina una rivalutazione della scelta in origine operata.» A parte le virgole sparse a caso, pensare che la scelta di costituirsi o no come parte civile dipenda dalla volontà popolare è pericolosissimo. Sarebbe stato molto più onesto limitarsi a dire “Questo governo non ritiene opportuno costituirsi come parte civile”.
Più seriamente mi chiedo quale sia esattamente la logica di costituirsi parte civile. Per chiedere soldi? C’è qualcos’altro? Le mie conoscenze di diritto sono piuttosto labili.

Ma forse il punto è un altro. L’assoluzione di Berlusconi non è affatto stata motivata da un cavillo: per quel poco che io so, la differenza tra un testimone e un imputato è che il secondo non deve giurare di dire la verità. Nulla mi toglie dalla testa il fatto che l’accusa sapesse perfettamente questa cosa, ma sapesse anche che quello era l’unico modo per incastrare Berlusconi, perché non c’era nessuna prova che non fossero le dichiarazioni delle olgettine – il che mi porta a dire che il processo Ruby Ter era assolutamente inutile. Non avendo seguito il processo, non so se la difesa avesse fatto notare la cosa, anche se mi pare strano che non l’abbia fatto. Ma lo stesso vale per il governo, in fin dei conti. Non era più semplice far finta di nulla e lasciare che la giustizia facesse il suo corso?

Aggiornamento: Domani spiega che quella è proprio stata la linea della difesa. Ma d’altra parte stiamo parlando di Coppi, mica di un avvocato qualsivoglia.

Ultimo aggiornamento: 2023-02-16 15:20

Disfatta elettorale

Quando avevo visto il tonfo dell’affluenza alle regionali, avevo pensato che il centrosinistra avesse qualche possibilità di giocarsela in Lombardia. In fin dei conti, era oggettivamente difficile pensare che si potesse fare di peggio di quello che in questi cinque anni ha fatto Fontana. E invece la percentuale di votanti per il governatore uscente è addirittura superiore a quella di cinque anni fa: questo significa che in proporzione sono stati a casa più gli elettori del centrosinistra che quelli del centrodestra. (Ok, non ho idea di chi potesse anche solo pensare di votare Moratti, ma quella è un’altra storia e comunque ininfluente nel mio discorso).

Non so se la ragione di questa disaffezione è sata la sciagurata idea del PD di allearsi con M5S – che in Lombardia, vi ricordo, non ha mai contato nulla – o più banalmente che nessuno ha capito esattamente cosa avrebbe fatto di diverso. Quello che è certo è che i voti alla candidata di Unione Popolare sono poco più di un prefisso telefonico, quindi non si può nemmeno dire che le persone di sinistra abbiano voltato la faccia per non vedere Majorino: proprio non ci sono più. Dico solo che io forse sopravviverò ad altri cinque anni di destra lombarda e di sanità sempre più a pagamento, tanti altri forse no. Ma non credo che al PD questo interessi.

E allora le foibe?

Oggi è il 10 febbraio, il giorno istituito per “conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale”. E quindi la destra, come sempre su queste cose unita, chiede con forza che al festival di Sanremo si parli delle foibe, presumibilmente per equilibrare il monologo di martedì di Roberto Benigni sulla Costituzione.

Ancora una volta si nota l’incapacità della destra di tirare fuori qualcosa di originale, e dover sempre replicare ai presunti sgarbi e appropriazioni della sinistra, in questo caso appunto la Costituzione. (Poi bisogna dare loro atto che spesso riescono a fare meglio dell’esempio di partenza: ricordo ancora la Lista per l’abolizione dello Scorporo quando si votava con il Mattarellum.) D’altra parte, se ci pensate, la stessa Giornata del Ricordo nasce in contrapposizione alla Giornata della Memoria ed è rigorosamente di destra, tanto che non considera affatto della tragedia dei civili italiani assassinati dalle truppe nazifasciste. Tra l’altro, la Giornata del Ricordo più che le foibe vuole ricordare le persone che sono dovute scappare dalla Venezia Giulia, dall’Istria e dalla Dalmazia; se paradossalmente si limitasse a questo la troverei condivisibile. Ma evidentemente questo esodo non era considerato abbastanza anticomunista, e quindi ci hanno dovuto mettere le foibe. E allora?

Aggiornamento (12 febbraio) se ho capito bene, Amadeus ha commemorato la giornata del Ricordo, ma solo per la parte sugli sfollati. Mi avrà letto :)

Ultimo aggiornamento: 2023-02-12 13:16

Vi stavate preoccupando per Gianluca Comazzi?

La scorsa settimana mi preoccupavo perché ad Anna – la capofamiglia – non era ancora arrivata la letterina elettorale di Gianluca Comazzi. E invece, puntuale come un orologio lombardo, martedì c’era la sua lettera con due santini associati. Mi pregio far notare la carta azzurrina – Comazzi è un uomo d’onore, mica ha abbandonato Berlusconi – e il testo che è specificatamente legato alla zona dove abitiamo (almeno Anna e io, non so se lui vive ancora da queste parti). Non ho idea se ci sia una versione personalizzata per ogni zona: però posso assicurarvi che è la prima volta che mi segnala la «Creazione degli “STOP” agli incroci delle vie “Airolo – Sarzana – Taormina – Cufra – Fiuggi”», che garantisco essere stati presenti almeno dal 2009 quando siamo venuti a vivere in zona. Non ho dubbi che quegli stop siano stati richiesti da lui in passato, ma tirarli fuori adesso in un volantino IMBY (non è un refuso) per un’elezione regionale è abbastanza buffo. Se fossi in lui, tra i risultati ottenuti in questa legislatura avrei inserito il blocco delle nuove licenze di taxi a Milano: quella sì che è una cosa di cui essere orgoglioni!

Intercettazioni e intercettazioni

Se ho capito bene, un sottosegretario ha passato informazioni riservate al vicepresidente del Copasir che si è affrettato a raccontarle ufficialmente in Parlamento. Poi ci sono i soliti salti mortali. Secondo il sottosegretario “si tratta di atti «a divulgazione limitata», ma non sotto segreto”: gli atti della Camera sono pubblici, e dire che sono a divulgazione limitata mi pare un po’ tirato per i capelli.

Considerando che anche per Nordio questo tipo di intercettazioni (di mafiosi, non erano direttamente di Cospito) potranno ancora esserci, l’unica idea che mi viene è che l’attuale governo vuole derubrichare la divulgazione di segreti d’ufficio, e questo è un ballon d’essai. Sì, potrei anche immaginare che siano tutti dei cioccolatai, ma questo è evidentemente impossibile.

Ultimo aggiornamento: 2023-02-01 15:37