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E allora le foibe?

Oggi è il 10 febbraio, il giorno istituito per “conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale”. E quindi la destra, come sempre su queste cose unita, chiede con forza che al festival di Sanremo si parli delle foibe, presumibilmente per equilibrare il monologo di martedì di Roberto Benigni sulla Costituzione.

Ancora una volta si nota l’incapacità della destra di tirare fuori qualcosa di originale, e dover sempre replicare ai presunti sgarbi e appropriazioni della sinistra, in questo caso appunto la Costituzione. (Poi bisogna dare loro atto che spesso riescono a fare meglio dell’esempio di partenza: ricordo ancora la Lista per l’abolizione dello Scorporo quando si votava con il Mattarellum.) D’altra parte, se ci pensate, la stessa Giornata del Ricordo nasce in contrapposizione alla Giornata della Memoria ed è rigorosamente di destra, tanto che non considera affatto della tragedia dei civili italiani assassinati dalle truppe nazifasciste. Tra l’altro, la Giornata del Ricordo più che le foibe vuole ricordare le persone che sono dovute scappare dalla Venezia Giulia, dall’Istria e dalla Dalmazia; se paradossalmente si limitasse a questo la troverei condivisibile. Ma evidentemente questo esodo non era considerato abbastanza anticomunista, e quindi ci hanno dovuto mettere le foibe. E allora?

Aggiornamento (12 febbraio) se ho capito bene, Amadeus ha commemorato la giornata del Ricordo, ma solo per la parte sugli sfollati. Mi avrà letto :)

Ultimo aggiornamento: 2023-02-12 13:16

Vi stavate preoccupando per Gianluca Comazzi?

La scorsa settimana mi preoccupavo perché ad Anna – la capofamiglia – non era ancora arrivata la letterina elettorale di Gianluca Comazzi. E invece, puntuale come un orologio lombardo, martedì c’era la sua lettera con due santini associati. Mi pregio far notare la carta azzurrina – Comazzi è un uomo d’onore, mica ha abbandonato Berlusconi – e il testo che è specificatamente legato alla zona dove abitiamo (almeno Anna e io, non so se lui vive ancora da queste parti). Non ho idea se ci sia una versione personalizzata per ogni zona: però posso assicurarvi che è la prima volta che mi segnala la «Creazione degli “STOP” agli incroci delle vie “Airolo – Sarzana – Taormina – Cufra – Fiuggi”», che garantisco essere stati presenti almeno dal 2009 quando siamo venuti a vivere in zona. Non ho dubbi che quegli stop siano stati richiesti da lui in passato, ma tirarli fuori adesso in un volantino IMBY (non è un refuso) per un’elezione regionale è abbastanza buffo. Se fossi in lui, tra i risultati ottenuti in questa legislatura avrei inserito il blocco delle nuove licenze di taxi a Milano: quella sì che è una cosa di cui essere orgoglioni!

Intercettazioni e intercettazioni

Se ho capito bene, un sottosegretario ha passato informazioni riservate al vicepresidente del Copasir che si è affrettato a raccontarle ufficialmente in Parlamento. Poi ci sono i soliti salti mortali. Secondo il sottosegretario “si tratta di atti «a divulgazione limitata», ma non sotto segreto”: gli atti della Camera sono pubblici, e dire che sono a divulgazione limitata mi pare un po’ tirato per i capelli.

Considerando che anche per Nordio questo tipo di intercettazioni (di mafiosi, non erano direttamente di Cospito) potranno ancora esserci, l’unica idea che mi viene è che l’attuale governo vuole derubrichare la divulgazione di segreti d’ufficio, e questo è un ballon d’essai. Sì, potrei anche immaginare che siano tutti dei cioccolatai, ma questo è evidentemente impossibile.

Ultimo aggiornamento: 2023-02-01 15:37

Fabio Altitonante ha fregato Gianluca Comazzi!

Mi aspettavo una mail una lettera del mio amicone Gianluca Comazzi in occasione delle imminenti elezioni politiche, e invece me n’è arrivata una (anzi due, una a me e una ad Anna) di tal Fabio Altitonante, di cui fino ad ora ignoravo l’esistenza.

Io capisco che uno possa scrivere “Io dico con sincerità: il lavoro che svolgiamo in Regione Lombardia è oggi l’unico argine alla sinistra ideologica, che sta smantellando la nostra città e disperdendo i suoi valori. Mentre in Regione abbiamo lavorato duramente per promuovere Milano, Beppe Sala ne ha invece FRENATO il dinamismo e BLOCCATO la scala sociale.“. Ho anche scoperto grazie a lui che la Giunta Sala ha abbandonato le periferie, dove chiudono asili e scuole e spariscono i servizi: in effetti pare che l’anno prossimo si chiuderà l’asilo di via della Spiga. Quello che però non riesco a capire è quale sia la logica di lamentarsi per come è gestita Milano in una elezione regionale. Se non sono riusciti a bloccare i nefandi piani di Sala in questi cinque anni, perché le cose dovrebbero cambiare? Misteri.

Devo però aggiungere che in piccolo c’è scritto “Se non vuole più ricevere queste comunicazioni, nel rispetto della normativa sul trattamento dei dati personali (DLgs 196/2003), può inviare un’e-mail all’indirizzo fabio@altitonante.it”. Non che mi venga voglia di dargli il mio indirizzo email, ma almeno il principio è salvo.

PS: se vi interessa, domenica 5 febbraio alle ore 17 ci sarà un EVENTO A TEATRO con musica e cabaret al Dal Verme: nel caso voleste andare, scrivete a scrivi@altitonante.it. Mi chiedo quanto costi affittare il Dal Verme per un evento…

Ultimo aggiornamento: 2023-07-03 19:04

Puigdemont non è più accusato di sedizione

Il Tribunale Supremo spagnolo ha fatto cadere le accuse di sedizione nei riguardi dell’ex presidente della Catalogna Carles Puigdemont, che nel 2017 aveva indetto un referendum per l’indipendenza della Catalogna senza l’autorizzazione del governo centrale. Il tutto perché il governo Sánchez ha approvato una nuova legge che riduce molto l’ambito del reato di sedizione.

Detto tra noi, Puigdemont non mi è mai piaciuto, e tanto per quanto lo riguarda togliere il reato di sedizione non lo libera certo dalle altre accuse di malversazione. Però la cosa è sicuramente a favore degli altri indipendentisti, per cui presumibilmente non ci sono altre accuse. È abbastanza chiaro che Sánchez ha potuto fare quella mossa perché il consenso popolare per l’indipendenza della Catalogna è calato parecchio, ma in ogni caso mi pare che almeno ci sia una volontà del governo centrale di ripartire su basi più condivise.

Francesco Giubilei, chi è costui?

Sì, lo so, basta cercare Wikipedia (in inglese, per il momento) e scoprire che – oltre a essere consigliere straordinario del Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano – vive a Roma. Quello che mi chiedo è perché la mia bolla Twitter continui a citarlo, senza accorgersi che evidentemente è uno dei parafulmini del governo Meloni per evitare che si parli di quello che (non) fa il suddetto governo.

Ultimo aggiornamento: 2023-01-09 17:29

ItsArt (no more)

Chi dice che il governo Meloni sta anche facendo cose buone ha una nuova freccia al suo arco: la piattaforma Itsart, una delle tante idee meravigliose di Dario Franceschini, verrà chiusa.

Le malelingue diranno che è un altro attacco governativo alla cultura, ma in questo caso la situazione è ben diversa. Nata come “la Netflix italiana” un anno e mezzo fa, nel 2022 ha avuto costi per quasi otto milioni e ben 245000 euro di ricavi, né si vedeva una strategia all’orizzonte (che fosse anche semplicemente regalare abbonamenti per convincere la gente a provarla e magari trovarla interessante). Non credo la rimpiangerà nessuno.

L’obbligo di accettare pagamenti digitali

Il governo Meloni si dimostra esattamente identico a tanti governi precedenti. Infatti non toglie l’obbligo di accettare pagamenti elettronici sotto i 60 euro (o forse qualcosa in meno, nelle migliori tradizioni della destra che annuncia sempre più di quello che in realtà vuole ottenere in modo da mostrare di essere stata accondiscendente) ma si limita eliminare le multe, esattamente come succedeva dal 2014 al 30 giugno di quest’anno. Ipocrisia alla massima potenza.

Io mi limito a segnalare come da anni quando vado nel paesino di montagna di mia mamma pago il caffè con Satispay e prendo le pizze da asporto con SumUp (che ha anche commissioni più alte della media).