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Non disturbate il Cognato

Citazione a Natangelo Il mio pensiero su Natangelo come vignettista è ambivalente. Ci sono delle sue tavole che trovo insulse e altre tavole che mi hanno fatto sganasciare. Vabbè, diciamo che statisticamente non siamo né paralleli né ortogonali: ci sta.
Qualche settimana fa Natangelo ha pubblicato una vignetta che dal mio punto di vista era piuttosto scialba e scontata (molto meglio la “vignetta riparatoria”, dal punto di vista umoristico). Solo che la vignetta era contro le dichiarazioni del ministro Francesco Lollobrigida e rappresentava a letto (con un nero) la moglie del suddetto Lollobrigida, che ho scoperto essere la sorella del Presidente del Consiglio. Sì, non sono molto addentro in queste cose. Il Presidente del Consiglio si è offesa per l’attacco a sua sorella, “Una persona che non ricopre incarichi pubblici” (in effetti è solo capo della segreteria politica di una consigliera regionale del Lazio, oltre che difendere pubblicamente a spada tratta la sorella).
A quanto pare l’ira funesta non si è fermata lì: Natangelo è stato convocato dal Consiglio di Disciplina dell’Ordine dei Giornalisti del Lazio, che evidentemente ha fatto suo il motto “un disegno vale mille parole” vista la solerzia con cui si è attivato.
Vedremo che succede: per il momento il Cognato non è pervenuto, immagino perché troppo impegnato a contrastare la sostituzione etnica.

PS: sì, dovrei dire “il Cognato 2.0”, ma chi si ricorda più di Pillitteri?

Ignazio La Russa, lavoratore indefesso

Stamattina presto il presidente del Senato sarà all’Altare della Patria, perché s’ha da fare (e comunque si depone una corona d’alloro al Milite Ignoto, che è un soldato della prima guerra mondiale). Ma poi sfrutterà il fatto che non deve andare a Palazzo Madama e correrà a commemorare il famoso antifascista ceco Jan Palach.

Già che c’era ha spiegato di essere stato frainteso, e che aveva detto che nella nostra Costituzione non c’è la parola “antifascismo”. Oggettivamente non c’è nemmeno la parola “fascismo”, ho appena controllato; né ci sono le parole “duce” e “paraculo”, mentre c’è “regime”. Ma sono ragionevolmente certo che La Russa sappia tutto questo, e le sue esternazioni servano solo a fare casino mentre lui ride sotto i baffetti.

Sgrammaticatura istituzionale

Prendo atto che per Giorgia Meloni le parole pronunciate da Ignazio La Russa a proposito dei morti in via Rasella («una banda musicale di semi pensionati altoatesini») sono corrette ma non si possono dire se sei la seconda carica dello Stato. Non che mi aspettassi qualcosa di molto diverso.

Ultimo aggiornamento: 2023-04-03 16:59

Quando la banda passò

Se Ignazio la Russa afferma che “L’attentato di via Rasella non è stata una delle pagine più gloriose della Resistenza partigiana: hanno ammazzato una banda musicale di altoatesini”, non è che ci siano molte possibilità. Stiamo parlando di ignoranza totale – come vedete, l’articolo della Stampa repubblichina qui riportato parla di “soldati”: avrebbe tranquillamente potuto dire “soldati che stavano gestendo l’ordine pubblico” se proprio voleva rimarcare che per lui quei partigiani erano stati dei vigliacchi. Oppure stiamo parlando di una scelta voluta, non so se semplicemente per fare caciara oppure per distogliere l’attenzione da altro.

(no, non contemplo l’ipotesi “è un imbecille”. Inventarsi la storia di una banda non è una cosa che fa un imbecille.)

PS: occhei, c’è sempre la terza possibilità “il virgolettato di Repubblica non ha alcuna relazione con la realtà”. Però anche l’Ansa riporta “quelli uccisi furono una banda musicale di semi-pensionati e non nazisti delle SS”.

Ultimo aggiornamento: 2023-03-31 12:43

A sua insaputa

Il ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste Francesco Lollobrigida (probabilmente per mezzo del suo social media manager) ci tiene a farci sapere che “Grazie ai decreti del Governo Meloni nessuno mangerà insetti a sua insaputa”. (Vabbè, lo stesso giorno ha ricordato le Fosse Ardeatine twittando “Piango gli italiani che morirono per mano straniera vittime dell’odio e della guerra. Il loro sacrificio sia da esempio eterno per chi combatte ogni tirannia. 24 Marzo 1944 – 24 Marzo 2023” e dimenticandosi curiosamente di coloro che hanno consegnato alla mano straniera quegli italiani, ma non si può pretendere molto).

Il mio tweet di commento è stato “Non ho capito a chi dovrò dire che mangerò insetti. Al governo Meloni tutto o solo a lui? E come lo farò? Ci sarà un sito apposta?”. Ma a mente più fredda mi è venuta in mente un’altra cosa. Per legge, da decenni nessuno che non sia analfabeta mangia qualunque cosa a sua insaputa: tutti i cibi venduti devono necessariamente indicare sulla confezione quali sono i loro ingredienti. Presumo che il ministro questo lo sappia, e dunque intenda qualcos’altro. A questo punto posso immaginare che il modo migliore per assicurarsi che nessuno mangi insetti a sua insaputa sia obbligare ad apporre sull’etichetta una bella stella gialla a sei punte, in modo da renderli necessariamente visibili.

(prima del covid ho mangiato una cavalletta fritta, e a fine 2021 dei biscotti fatti con farina di insetti. Non mi hanno detto assolutamente nulla, non avevano un sapore particolare. Forse è questo che preoccupa il ministro della sovranità alimentare?)

E che vi aspettavate?

Benvenuti in Val-di-Tara, terra della nostalgia

Immagine di Isola Virtuale

Il dirigente del liceo Carducci di Milano ha fatto bene a respingere le “logiche da curva violenta” a proposito dei manifesti con Meloni e Valditara a testa in giù e dello striscione “Ma quale merito, la vostra è solo violenza”.
Valditara avrebbe fatto bene ad apprezzare il dirigente, se solo non avesse fatto l’opposto con la dirigente del liceo Michelangiolo di Firenze.
Ma vi sareste aspettati qualcosa di diverso?

Ultimo aggiornamento: 2023-03-06 06:31