Archivi categoria: politica

E dopo Casaleggio?

(no, questo non è un obituary. Di Gianroberto Casaleggio, quando si dice ch’è morto, è detto tutto.)

Io non credo alla possibilità che M5S faccia un botto alle prossime elezioni locali sfruttando l’equivalente dell’effetto Berlinguer. Non tanto perché mancano quasi due mesi al voto, quanto perché Casaleggio non è mai stato un leader carismatico verso l’esterno. Con Grillo e Berlusconi forse potrebbe capitare, già con Renzi avrei forti dubbi, con lui proprio no. (Ah, giusto per completezza: già prima della morte di Casaleggio pensavo che Roma quasi sicuramente e Torino con buona probabilità sarebbero finite a M5S. Il botto sarebbe per me vedere il loro candidato arrivare al ballottaggio a Milano o essere il più votato al primo turno a Roma e Torino)
Quello che secondo me è invece possibile è che il MoVimento 5 Stelle imploda in tempi molto brevi (un anno al massimo). Beppe Grillo è un trascinatore, è uno che ci mette la faccia, ma non è mai stato un leader politico: le polemiche sulla prima del suo show, con la fila dei maggiorenti torinesi M5S a sgranocchiare grilli fritti, nascondono il fatto che si stia sempre più sfilando dalla guida. Il punto è che dall’esterno non mi pare che Davide Casaleggio abbia la stretta che aveva il padre sul MoVimento, e la “classe dirigente M5S” (parlo di Di Maio Dibba Taverna Sibilia e compagnia bella) mi ha sempre dato l’idea di andare avanti seguendo la linea di Gianroberto più che un loro pensiero proprio. Ma magari mi sbaglio: si vedrà cosa succederà.

Ultimo aggiornamento: 2016-04-12 11:58

Grillo e i grilli fritti

No, Vittorio: non è che beppegrillo(TM) abbia trollato il PD, nella scena del suo spettacolo dove ha fatto mangiare dei grilli fritti ai leader M5S piemontesi (tranne Chiara Appendino, “perché sta allattando”) dicendo “Questo è il mio corpo”.
Di per sé non lo trovo nemmeno un vilipendio alla religione: mi pare una cosa che non fa ridere, ma quello è un problema mio e quindi non conta più di tanto.
Il vero problema che io vedo è la scena di questi maggiorenti pentastellati che è chiamata sul palco durante uno spettacolo – nemmeno un comizio – e deve sorbirsi questa sceneggiata. Roba che è ancora peggio dei peana pronunciati da Bongiorno, Vianello, Mondaini &c nel 1994: almeno loro erano stipendiati da Berlusconi, e il lavoro è lavoro.

Ultimo aggiornamento: 2016-04-10 22:42

“Non eletto dal popolo”

Ieri Ignazio Marino, con la scusa della presentazione del suo libro “Un marziano a Roma” (eppure mi pare di avere già sentito quel titolo…) ha fatto una conferenza stampa dove tra l’altro ha detto che non può giudicare l’attuale commissario della città di Roma, Francesco Paolo Tronca, «è stato indicato monocraticamente da un capo del governo non eletto dal popolo.» Ho sentito l’audio, quindi so che il virgolettato è reale.

Finché a parlare del capo di governo non eletto dal popolo sono pentastellati, leghisti o Berlusconi io non ci faccio nemmeno più troppo caso: non faccio fatica a immaginare l’ignoranza nei primi casi e la malafede nell’ultimo. Per quanto si sia cercato di forzare la Costituzione mettendo il nome del candidato premier nelle liste elettorali, nel sistema politico repubblicano italiano non vi è mai stato alcun obbligo al riguardo. Però sentirlo dire da Marino mi rafforza nella certezza che ormai ci siamo giocati anche lui. Ci credo che Renzi sopravviva alla grande.

Ultimo aggiornamento: 2016-12-11 09:20

Cirinnon-ancora

Mi è appena sovvenuto che il DDL Cirinnà è stato approvato (“con modifiche”) solo al Senato. Visto che la riforma del Parlamento non è ancora stata promulgata, questo significa che se anche solo una virgola venisse modificata alla Camera il DDL dovrebbe tornare al Senato e avere di nuovo lo stesso teatrino di questi giorni. Qualcuno sa dirmi se il PresConsMin Matteo Renzi pensa di porre nuovamente la fiducia sul testo come uscito da Palazzo Madama, per evitare un continuo rimpallo non certo piacevole?

Ultimo aggiornamento: 2016-02-26 15:41

Fedeltà

È ovvio che la cancellazione dell’obbligo di fedeltà dalla legge sulle unioni civili è solo un modo per farli sembrare il meno possibile un matrimonio: all’atto pratico non cambierà nulla.
Quello che non è ovvio è perché Renzi si debba prostituire davanti ad Alfano per questo. L’avrei capito se non avesse ceduto sui punti davvero importanti e quindi dovesse dargli un contentino, ma così non ha senso.

Ultimo aggiornamento: 2016-02-25 09:51

canguri et similia

Per tutta questa manfrina sul DDL Cirinnà per una volta non ce l’ho con Angelino Alfano. Lui ha un’idea (giusta o sbagliata che sia) su cosa debba esserci e non esserci in quella legge, e fa di tutto per portare la maggioranza dei parlamentari verso la sua idea. Ce l’ho come sempre con la Lega, la cui idea di opposizione parlamentare è presentare una quantità non meglio determinata di emendamenti fotocopia. Ce l’ho con M5S, che è riuscito a dire “vogliamo che il DDL Cirinnà sia approvato senza essere snaturato, quindi non votiamo il supercanguro che serve a far si che il DDL non sia snaturato”. Il tutto indipendentemente dal contenuto della legge, ma solo e unicamente per mettere il PD in difficoltà. Direi che hanno capito tutto dalla vita.

Non sono ancora riuscito a capire se ce l’ho o no con Renzi. È chiaro che questo DDL non avrebbe mai potuto essere di iniziativa governativa (vedi sopra alla voce Alfano). Non sono riuscito a capire se il non chiedere la fiducia sui DDL parlamentari sia solo prassi oppure no: ho letto che è stato fatto per l’Italicum (che però è anche costituzionale, quindi ancora diverso come tipo) ma non ne so abbastanza. Però Renzi mi ha dato l’idea di aver fatto il tutto per prendersi comunque il merito di avere finalmente fatto approvare una “legge di sinistra” (che poi quelli di destra dovrebbero lamentarsi di questa definizione), e quindi la bilancia pende verso l’incazzatura. Insomma, è mai possibile, o porco di un cane, che le avventure in codesto reame debban risolversi tutte con grandi puttane?

Ultimo aggiornamento: 2016-02-17 15:01

Da Amazon a Palazzo Chigi

Sono certo che mentre sto scrivendo questo post ci sarà qualcuno che starà tuonando contro la scelta di Matteo Renzi di nominare Diego Piacentini, attuale pezzo molto grosso di Amazon, commissario al digitale: Piacentini ha un incarico della durata di due anni e dovrà coordinare le politiche innovative per conto del governo. Quei qualcuno tuoneranno perché Renzi si è dimostrato un servo delle multinazionali prono ai loro diktat. Io personalmente non trovo invece nulla di strano a prendere qualcuno che evidentemente ha dimostrato di avere le competenze necessarie: posso al più chiedermi se avrà anche le capacità di ottenere qualcosa in un ambiente come la politica italiana, ma quello varrebbe comunque per tutti.

L’unica cosa che mi lascia perplesso è quanto ha anche segnalato Stefano Epifani: perché un incarico a titolo gratuito? Smettiamola di rompere le palle con i costi della politica. Io voglio che le cose si facciano, e dire che si fa qualcosa gratuitamente mi dà sempre l’aria di roba fatta nei ritagli di tempo, che non è quello che ci serve.

Ultimo aggiornamento: 2016-02-11 10:57

Serenella Fucksia

E così Serenella Fucksia è stata espulsa in direttissima dal M5S che ha votato on line nonostante le feste natalizie. Motivo ufficiale: mancata presentazione nei tempi previsti dei giustificativi di spesa a Palazzo Madama. Anche Al Capone fu incriminato per evasione fiscale. Motivo reale: il suo continuo andare contro il Verbo Ufficiale pentastellato. L’ultimo caso è stata la sua difesa della ministra Boschi, ma già quest’estate mi era capitato di parlare di lei.

D’altra parte un cittadino M5S al Parlamento deve fare solo da portavoce e rispettare il voto popolare. Quindi che c’è di male?

Ultimo aggiornamento: 2015-12-29 16:02