Archivi categoria: politica

Mi pareva che ci fosse qualcosa di strano…

Due mesi fa scrivevo a proposito del contratto firmato tra AssoDelivery e UGL “Però mi chiedo come mai questa scelta di firmare in autonomia: probabilmente c’è qualche ragione specifica ma non ne ho alcuna idea…”. Oggi ho scoperto la ragione: come spiega (bene) il Post, in questo modo le aziende rappresentate da AssoDelivery cercavano di evitare quanto richiesto dalla legge 128/2019, forse il più grande successo di Giggino Di Maio, che inseriva i rider nel contratto collettivo della logistica e quindi li inquadrava come lavoratori dipendenti.

Mi limito a rimarcare la consonanza di intenti tra datori di lavoro che vogliono risparmiare il più possibile e un sindacato che vuole dimostrare di essere “importante”…

Ultimo aggiornamento: 2020-11-09 15:59

Scaricabarile

Il braccio di ferro sul – o “sui” – lockdown dimostra ancora una volta che non è possibile fare politica in Italia. Nessuno vuole prendersi la responsabilità di decidere cosa chiudere: Conte vuole che siano le regioni a farlo, molti governatori – con in testa l’ineffabile Fontana – non ci pensano nemmeno a perdere consenso e spingono per la chiusura generalizzata che non ha molto senso. (Detto tra noi, probabilmente si sarebbero dovute chiudere già la settimana scorsa le province di Milano, Monza e Varese… ma lo scaricabarile è trasversale e anche Sala rema contro, per paura dei commercianti e dei baristi locali)

Peccato che ogni giorno che passa la situazione peggiori, e che affidarsi al senso civico della gente sia una barzelletta che ormai non fa più nemmeno ridere.

Ultimo aggiornamento: 2020-11-02 09:19

brancolare nel buio dopo otto mesi

Le misure decise ieri dal governo saranno inutili nella migliore delle ipotesi. E lo sarebbero state anche se prese due settimane fa, quando era chiaro a tutti quelli che hanno un minimo di dimestichezza con i numeri cosa sarebbe successo oggi. Dico “nella migliore delle ipotesi” per l’ottima ragione che sicuramente sono esiziali per chi è colpito, senza nessuna evidenza che siano loro gli untori. Cinema, teatri, palestre erano controllatissime. Su bar e ristoranti ho il sospetto che la situazione fosse molto più variegata, ma nella maggior parte dei casi le misure fossero rispettate. Poi è ovvio che io ho continuato a trovarmi sui mezzi pubblici gente con mascherina giù, mascherina che lascia il naso fuori, che mangiava (!). Ma nessuno si è messo a sanzionare questa gente, che ha molte più probabilità di portare contagio di chi va al cinema. A questo giro era l’Italia ad avere qualche settimana di tempo in più per stringere le maglie: e tutti quelli che contavano hanno preferito dire “visto come siamo bravi?”. Non solo non c’è un piano B e un piano C da attivare immediatamente a seconda di quanto l’indice di contagio cresca, ma si è visto benissimo che non avevamo nemmeno un piano A. Tutto questo era comprensibile a marzo. A ottobre no. Vedrete che succederà a novembre.
(Parlo male del governo perché sono loro che avrebbero dovuto avere in mano la soluzione. Dell’opposizione taccio per carità di patria)

Ultimo aggiornamento: 2020-10-26 10:43

Perché il Covid vuole bene ai politici?

E così Donald Trump “è guarito” dal coronavirus, anche se c’è chi non è così convinto. Ovviamente la prima cosa che ha fatto è stato togliersi platealmente la mascherina, il che mi fa immaginare che lui sia convinto che la mascherina serva per non rimanere contagiati, non per ridurre la probabilità di contagiare gli altri. Ma non ho voglia di parlare di Trump, stavolta.

Una cosa che in molti si chiedono è come mai i politici, da Boris Johnson a Bolsonaro, da Berlusconi a Trump, sembrano cavarsela molto bene con il covid, a differenza della gente comune. Certo, loro hanno a disposizione strutture mediche di primissimo ordine; ma come mi ha fatto notare il mio amico ed ex capo Franco Guadagni c’è qualcos’altro sotto. No, nessun complottismo; più banalmente, tutti costoro sono controllati giorno per giorno. Con una malattia per cui il rischio maggiore è quello di aspettare troppo prima di curarsi, quando la situazione è ormai compromessa, poter attivare subito le cure è fondamentale. Come vedete, i vantaggi dell’essere potenti sono maggiori di quanto sembra! Ma c’è comunque chi non si fida: Putin preferisce andare sul sicuro

Ultimo aggiornamento: 2020-10-07 09:16

dibattito presidenziale USA

Capisco che vista l’età dei contendenti una lotta nel fango non sarebbe stata praticabile. Però non capisco perché, se le regole del dibattito affermavano che ciascun candidato poteva parlare per due minuti senza interruzioni, nessuno abbia pensato a spegnere i microfoni dell’altro durante quei due minuti.

Ultimo aggiornamento: 2020-09-30 08:59

Trump, tasse e “fake news”

Il New York Times pubblica un’inchiesta dove si vede che sono anni che Donald Trump non paga praticamente tasse (sul reddito, per la precisione). Di per sé la cosa potrebbe essere assolutamente legale, se per esempio le aziende che possiede sono in perdita secca. Qual è stata la risposta del presidente degli USA? Che sono tutte “fake news”.

Ora, una qualunque persona con un quoziente intellettivo normale, o anche un po’ sotto la media, non ha problemi a pensare che per una volta c’è un modo molto semplice di scoprire se sono o no fake news: basta che Trump mostri le sue dichiarazioni dei redditi. Il problema è che buona parte degli elettori repubblicani è ormai convinta che il significato di “fake news” sia “notizia contro di me”; pertanto quella risposta ha perfettamente senso e anzi serve a ricompattare la base. Quello che non capisco io, invece, è un’altra cosa. Noi in Italia abbiamo una legge che obbliga a rendere pubbliche le dichiarazioni dei redditi dei nostri parlamentari. Gli USA hanno ancora oggi una forte componente calvinista che dice sostanzialmente “se guadagni tanti soldo, allora vuol dire che Dio ti premia perché sei un bravo cristiano”. Mi sembrerebbe dunque naturale che anche là si pubblicassero le dichiarazioni dei redditi dei politici, proprio per mostrare a tutti le loro grandi capacità…

Ultimo aggiornamento: 2020-09-28 10:46

Il referendum

Mi aspettavo un 20% di no, vista anche l’affluenza non bassissima. Il 30% circa è parecchio di più. Se poi è vero che gli elettori PD hanno in leggera maggioranza votato no, si capisce come la scommessa di Zingaretti sia stata vinta a un prezzo molto alto.
Poi è vero che su un centinaio di miei conoscenti che avevano espresso le loro intenzioni di voto i sì erano 2 (due), e forse uno aveva cambiato poi idea; ma gli altri 98, come del resto io, erano certi che sarebbe finita così, e si limitavano a tenere alta la bandiera dell’antipopulismo. Spero solo che non siano stati in molti ad avere votato sì “per risparmiare sui costi della politica”…

Ultimo aggiornamento: 2020-09-22 07:33

Abbiamo speso tutto. E quindi?

Occhei, Gianmarco Bachi stamattina diceva che erano stati spesi per i manifesti elettorali, ma si direbbe che Matteo Salvini abbia detto qualcosa di diverso. Il risultato finale però non cambia: i famigerati 49 milioni dei rimborsi elettorali non dovuti sarebbero stati spesi tutti.

Sarebbe troppo facile controbattere al leader della Lega quando elenca le chiusure della Padania e di Radio Padania aggiungendo «Pensate che se avessimo avuto ancora quelle risorse avremmo fatto tutti quei tagli?». Basterebbe rispondere «Magari, invece che spenderli, qualcuno se li è fregati…» Ma questo è un problema della magistratura, e non è con queste frasi a effetto che distogli le inchieste in corso. Il problema mio è invece banalmente politico. Hai speso tutti quei soldi. E quindi? Non ne avevi diritto, e pertanto li devi restituire, come per il momento stai facendo in ottanta comode rate almeno fino a quando il vecchio guscio della Lega esiste. Dovresti semplicemente tacere e dire appunto che li stai restituendo. Ogni parola in più viene dal demonio :-)

Ultimo aggiornamento: 2020-09-17 09:55