Due mesi fa scrivevo a proposito del contratto firmato tra AssoDelivery e UGL “Però mi chiedo come mai questa scelta di firmare in autonomia: probabilmente c’è qualche ragione specifica ma non ne ho alcuna idea…”. Oggi ho scoperto la ragione: come spiega (bene) il Post, in questo modo le aziende rappresentate da AssoDelivery cercavano di evitare quanto richiesto dalla legge 128/2019, forse il più grande successo di Giggino Di Maio, che inseriva i rider nel contratto collettivo della logistica e quindi li inquadrava come lavoratori dipendenti.
Mi limito a rimarcare la consonanza di intenti tra datori di lavoro che vogliono risparmiare il più possibile e un sindacato che vuole dimostrare di essere “importante”…
Ultimo aggiornamento: 2020-11-09 15:59