Scaricabarile

Il braccio di ferro sul – o “sui” – lockdown dimostra ancora una volta che non è possibile fare politica in Italia. Nessuno vuole prendersi la responsabilità di decidere cosa chiudere: Conte vuole che siano le regioni a farlo, molti governatori – con in testa l’ineffabile Fontana – non ci pensano nemmeno a perdere consenso e spingono per la chiusura generalizzata che non ha molto senso. (Detto tra noi, probabilmente si sarebbero dovute chiudere già la settimana scorsa le province di Milano, Monza e Varese… ma lo scaricabarile è trasversale e anche Sala rema contro, per paura dei commercianti e dei baristi locali)

Peccato che ogni giorno che passa la situazione peggiori, e che affidarsi al senso civico della gente sia una barzelletta che ormai non fa più nemmeno ridere.

Ultimo aggiornamento: 2020-11-02 09:19

2 pensieri su “Scaricabarile

  1. Cristianc

    non posso che condividere. Anche stamattina sentendo dire alla radio che le regioni sono contrarie a chiusure “localizzate” ma vogliono una chiusura generale non ho potuto pensare stiano dando il peggio di loro dando l’immagini di politicanti da quattro soldi.

  2. Bubbo Bubboni

    La politica di destreggia tra perdita di consenso e guadagno di denuce, direi.

    Però le chiusure locali avrebbero avuto molto senso a marzo (quando era tutto chiuso senza necessità) e a giugno (quando era tutto aperto senza ragione). Ora il numero di tamponi è talmente basso (=l’indice di positività è alto) che si può ritenere che le differenze regionali siano molto meno rilevanti.
    Inoltre chiudere degli spazi serve solo se poi non si può entrare e uscire dagli stessi, cosa che lo stato non si sogna di impedire.
    In Cina ci sono villaggi che avevano tagliato le strade di accesso con le ruspe…

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