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Elezioni amministrative 2021

Guardando i risultati della tornata elettorale autunnale, scopro che a Milano Sala ha preso 50.000 voti in più del primo turno di cinque anni fa (e 13000 in più del ballottaggio). Quindi l’astensionismo ha più che altro colpito gli elettori di centrodestra, anche perché onestamente Bernardo non era esattamente il massimo tra i candidati. D’altra parte ho sentito vari fighetti di centrosinistra dire che non avrebbero rivotato Sala, il che in pratica significava che l’elettore medio lo ha tendenzialmente apprezzato. Poi magari Sala si è preso metà dei voti pentastellati di cinque anni fa che sono “tornati all’ovile”; l’altra metà si è divisa più o meno equamente tra i no-tutto che hanno votato Paragone e i residuali rimasti a M5S, ininfluente praticamente ovunque (anche a Bologna e Napoli dov’era in maggioranza ma il candidato del centrosinistra ha vinto con percentuali ancora più bulgare che a Milano) salvo forse a Roma dove è incredibile notare quanta gente ami Virginia Raggi dopo cinque anni da sindaca. A destra Forza Italia è residuale, mentre FdI raggiunge quasi i voti della Lega: ci fosse stato il sorpasso sarebbe stato davvero clamoroso.

A proposito di Roma, Calenda a quanto pare non è solo un partito da Twitter: la sua lista è quella che ha preso più voti, anche se correndo da solo è rimasto molto indietro dai due sfidanti che andranno al ballottaggio, pur prendendo più voti di Raggi. Torino ha visto il sorpasso al primo giro di Lo Russo su Damilano, ma a guardare bene le percentuali del centrosinistra non sono così diverse da quelle di cinque anni fa. Negli altri capoluoghi di provincia le sfide sono molto più equilibrate, a parte il plebiscito che riconferma Canelli a Novara; se tanto mi dà tanto, le politiche andrebbero comunque al centrodestra.

Come è dura fare i sondaggi clandestini

Una volta era facile: c’erano le corse dei cavalli, oppure quelle automobilistiche, o ancora i conclavi. Poi un qualche garante ha sentenziato che era troppo facile scoprire a quali partiti corrispondessero i concorrenti, e quindi che si stava aggirando la legge che vieta di mostrare sondaggi elettorali nelle due settimane precedenti il voto. (Io seguo la legge: sto scrivendo il post la vigilia del voto ma lo pubblicherò a urne chiuse). Così YouTrend nel suo canale Telegram ha postato alcune foto.

La seconda immagine, di venerdì, mostra una 51 (a Milano i bus sono femminili), molto semplice da riconoscere per me non solo per il fatto che quella linea passa dietro casa mia. La terza, di sabato, è una pubblicità della 54 Pizza Express, e anche questa non è difficile. Ma la prima, di mercoledì 29, mi è stata davvero ostica. Ci sono quattro linee di bus di Roma: la 033, la 030, la 017 e la 015. Il problema è che per me è stato impossibile associare i candidati alle linee. Mi dicono che la 015, essendo l’unica dell’ATAC, corrisponde a Raggi mentre la 033, con i nomi di Roma Antica, è quella di Michetti: ma non ci giurerei.

Certo però che in questo modo si mantiene il cervello in forma!

Sulla condanna a Mimmo Lucano

Non mi aspettavo certo che il tribunale di Locri assolvesse in primo grado Mimmo Lucano. Da quel poco che ho seguito la vicenda, mi è parso che la gestione dell’accoglienza dei migranti non seguisse esattamente la lettera della legge. Mi aspettavo però che i capi d’accusa maggiori cadessero e che a quelli minori fossero date le varie attenuanti possibili, considerando i risultati finali pratici. Invece non è stato così.

Quello che però non capisco è come sia possibile che la pena comminata sia superiore a quelle per Mafia Capitale, ancorché in appello (in primo grado c’era l’aggravante dell’associazione a delinquere di stampo mafioso, che ovviamente alzava di molto le pene). Ah: non ha senso dire che Traini ha preso “solo” 12 anni per aver sparato ai migranti ferendoli, perché in quel caso c’era un rito abbreviato e quindi la condanna ufficiale è a 18 anni con un terzo di sconto.

E scusate se mi occupo di minuzie, ma mi piacerebbe anche capire come mai Lucano dovrà pagare più di 7600 euro alla SIAE.

Ultimo aggiornamento: 2021-10-01 09:39

Elezioni dei municipi a Milano

Magari non lo sapete, ma anche Milano come Roma ha i “municipi”, le zone in cui la città è divisa. A differenza della capitale, però, da quanto ho capito i poteri (e i soldi) dei municipi meneghini sono molto minori, e quindi non è che queste elezioni siano così sentite. Non che almeno nella mia bolla ci sia così tanto interesse per le comunali…

Ad ogni modo, è interessante notare come sia stata cambiata la legge elettorale. Cinque anni fa, probabilmente per cercare di ridurre le spese, la maggioranza necessaria per vincere le elezioni al primo turno era stata stabilita al 40%. Ovviamente se due coalizioni avessero superato quella soglia avrebbe vinto quella con più voti. Ma cosa è successo? che con un sostanziale pareggio al primo turno e una terza forza (M5S) che a Milano è storicamente stata minoritaria ma comunque raggiungeva il 10% le differenze nei vari municipi hanno fatto sì che in cinque municipi il centrodestra abbia vinto. Evidentemente stavolta l’attuale maggioranza in Comune ha deciso di non correre rischi…

(Fun fact: il mio municipio è governato dal centrodestra, ma almeno quando un paio di anni fa ho seguito alcune sedute per motivi diciamo “scolastici” ho scoperto che Forza Italia e Lega erano ai ferri corti, quindi il consiglio municipale era abbastanza bloccato)

Ultimo aggiornamento: 2021-09-30 09:47

Luca Morisi e la droga

C’è chi twitta «Se si è “diversi” da Morisi è possibile dimostrarlo oggi.». La mia risposta breve è “e perché dovremmo dimostrarlo?”. Parlo naturalmente dell’iscrizione nel registro degli indagati di Luca Morisi per cessione e detenzione di stupefacenti. Se non avete idea di chi sia Luca Morisi siete persone fortunate: è stato fino a pochi giorni fa il responsabile delle campagne sui social media di Salvini, probabilmente la mente dietro la citofonata “Scusi, lei spaccia?”… il che denota una faccia tosta niente male.

La risposta più lunga? Beh, in questo momento possiamo dire che Morisi aveva della droga in casa, e presumere – anche dalle sue dichiarazioni – che la usasse. (Diciamolo adesso, prima che tra qualche anno invochi la legge sull’oblio per cancellare tutti i riferimenti a questa storia). Possiamo immaginare che le sue dimissioni di qualche giorno fa siano state spintanee, se è vero che le indagini sono iniziate il mese scorso. Possiamo domandarci se e come c’è stata una manina che ha avvisato i vertici della Lega per ridurre l’impatto di questa notizia bomba: non che sarebbe cambiato molto, perché per quell’elettorato gli spacciatori da far fuori sono solo gli stranieri, meglio se neghers, che rubano il lavoro agli italiani.

Quello che io personalmente non dico – e non dirò fino a un eventuale giudizio in terzo grado – è che Morisi sia uno spacciatore. Non è così inverosimile che i tre indagati iniziali si procurino la droga dallo stesso spacciatore di Morisi e quindi l’abbiano conosciuto così, e quindi abbiano pensato di tirarsi fuori facendo il suo nome come spacciatore. Ma quello lo stabilirà la magistratura. D’altra parte, come dice lo stesso Salvini, “chi sbaglia paga!”

Ultimo aggiornamento: 2021-09-27 14:53

Tamponi gratis?

In questi giorni infuriano le polemiche sui green pass obbligatori. Se non ho capito male – ma confesso di non guardare più le beghe di politica italiana – qualche leader di partito sta dicendo che se non c’è l’obbligo di vaccinazione non lo si può introdurre surrettiziamente con un obbligo di green pass; in questo caso i tamponi per chi non intende vaccinarsi dovrebbero essere gratuiti.

Il concetto non è così peregrino. Un conto è dire “vuoi andare al cinema o in palestra? presenta il green pass” e altra storia è “se tu vuoi fare il tuo lavoro devi avere il green pass”. D’altra parte, capisco la difficoltà di rendere obbligatorio un vaccino “approvato sotto condizioni”. Fosse per me, insomma, aprirei ai tamponi gratuiti per le professioni che richiedono un green pass, ma con due vincoli: che il tampone sia rinofaringeo (quello salivare a mia conoscenza non ha ancora la stessa sensibilità) e sia fatto unicamente nei centri vaccinali, ovviamente senza prenotazione visto che deve essere continuativo. Sono pronto a scommettere che non saranno così in tanti a presentarsi tre volte la settimana.

Armiamoci e vaccinatevi

Sbaglio, o né Giorgia Meloni né Matteo Salvini sono vaccinati contro il Covid? Ho fatto una rapida guglata e ho solo trovato che il leader della Lega aveva (per sbaglio, immagino) prenotato la vaccinazione per un giorno in cui era a processo, mentre il capo di Fratelli d’Italia aveva detto più di un mese fa di essersi prenotata per il vaccino, ma poi non si è più saputo nulla. Non che io abbia apprezzato le pose da macho di Bonaccini a torso nudo, ma mi sarei aspettato che chi posta compulsivamente immagini di sé nei social avesse immortalato e paparazzato anche l’attimo della puntura.

Quello che è peggio è che non ho nemmeno trovato affermazioni nette “io non mi vaccinerò”, che almeno sarebbero state un gesto di coerenza. Ma forse il mio errore è appunto aspettarmi coerenza da certa gente.

Libertà


Immagino che la libertà individuale citata da Giorgia Meloni sia quella dell’individuo Giorgia Meloni. La cosa avrebbe senso, pensando anche alla sua famiglia.

Ultimo aggiornamento: 2021-07-13 16:55