Archivi categoria: pipponi 2016

Argumentum ab auctoritate

In questi giorni avete forse letto della lettera aperta (qui il testo originale) contro Greenpeace e la sua battaglia contro gli organismi geneticamente modificati, lettera che ha avuto il sostegno di più di cento premi Nobel. Mentre sto scrivendo, la lista è arrivata a 110 nomi. Notate nulla di strano?

Nella lista ci sono solo scienziati, quindi non sono considerati i Nobel per la letteratura (niente Dario Fo, insomma…) e per la pace (niente Jimmy Carter, insomma, che pure dovrebbe essere un esperto di noccioline); ci sono anche i premiati per l’Economia, che non sono veri Nobel, ma diamoli per buoni. Sembrerebbe insomma che vada tutto bene: è stato chiesto di firmare la lettera solo agli scienziati. Peccato che ci sia una fallacia grossa come una casa, quella indicata nel titolo di questo post.

Un Nobel non è un tuttologo: immagino che tipicamente chi ha vinto il premio per la fisica, pur essendo tipicamente molto più intelligente di me, sappia di OGM più o meno quanto ne so io. Dunque si sta cercando di convincere la gente usando la foglia di fico dei grandi nomi, ma senza dare alcun contributo fattuale per capire se la posizione è o no sostenibile. Bella storia, vero?

(giusto per completezza: la mia opinione su Greenpeace è bassissima, mentre quella sugli OGM è tendenzialmente favorevole, anche se come scrivevo non sono certo informatissimo. Ma il principio è sempre quello che conta di più per me, e non mi interessa stare con chi la pensa come me ma lo fa male)

Ultimo aggiornamento: 2016-07-01 11:38

Brexit

Quando si è scoperto che i britannici hanno scelto di lasciare l’UE, in un’ora la sterlina ha perso più del 10% del suo valore rispetto al dollaro. Il candidato dia una simulazione di cosa capiterebbe nel caso l’Italia uscisse dall’euro (con cambio iniziale 1:1, per comodità di calcolo).

P.S.: so benissimo che sono due cose diverse dal punto di vista tecnico.

Ultimo aggiornamento: 2016-06-24 10:07

“noi partecipativo”

A quanto pare, tale Roberta Chiroli, ai tempi laureanda in antropologia, è stata condannata a due mesi di prigione con la condizionale per avere partecipato “moralmente” agli scontri no-Tav. Non è ancora dato sapere il motivo della condanna (che sarà pubblicato tra trenta giorni), mentre un’altra dottoranda pure presente è stata assolta: secondo il suo avvocato, esso potrebbe essere «la cifra stilistica usata nei due lavori accademici: una si è espressa in terza persona, l’altra ha usato la prima plurale».
I reati di opinione sono sempre difficili da comprendere, e spesso sono arbitrari: a questo punto spero che i motivi della differenza siano altri e più corposi. Quello che però non capisco è l’uso del “noi partecipativo” in una tesi di antropologia. Checché ne dicano qui (“nella ricerca etnografica il posizionamento del ricercatore rispetto all’oggetto della ricerca è una scelta soggettiva che fa parte di ciò che si chiama storytelling”) ero convinto che un bravo antropologo, pur facendo in modo di non essere un corpo estraneo, dovesse però rimanere separato dalla popolazione che studia, proprio per non perdere l’oggettività. Mi incuriosisce sapere che voto di laurea ha preso.

Ultimo aggiornamento: 2016-06-22 13:07

l’amore vince sempre sull’invidia e sull’odio

giornale-1606117 Questa (grazie a Giuseppe Greco, da cui ho preso la foto) è la prima pagina del Giornale di oggi.
Il problema non è il titolo del Giornale, che tanto come quotidiano è irricuperabile da mo’. Non è nemmeno il senatore della Repubblica Italiana Bartolomeo Pepe che twitta “Colpirne uno per educarne cento”. In fin dei conti la voce di Wikipedia elenca unicamente i suoi tanti passaggi di gruppo parlamentare, dimenticandosi di raccontare delle sue proposte di legge, come l’ultima sul vietare la vendita degli occhiali da presbite nei supermercati.
Il punto è che siamo stati in tanti a pensare che l’omicidio di Jo Cox darà una svolta alla campagna Brexit. Certo, spero che per la maggior parte dei miei ventun lettori questo sia stato il pensiero di un attimo: ma il fatto stesso che ci sia stato mi ha fatto pensare quanto siamo scesi in basso. Non abbiamo futuro.

Ultimo aggiornamento: 2016-06-17 11:17

Basta saperlo (e lo sapevo)

medium Qui a fianco ho salvato una schermata con le statistiche di Medium della scorsa settimana. Medium dovrebbe essere il futuro dell’informazione “dal basso” e “meditata” (leggi: pipponi lunghi). Quel post è stato ripreso da più parti, eppure non ha raggiunto le 4000 visualizzazioni. Tanto per dire, anche se è mischiare mele con pere visto il modo diverso con cui i numeri vengono calcolati: sul mio blog, il post che a giugno ha avuto più visualizzazioni (il pippone sulle nuove regole di Trenitalia per i biglietti sui treni regionali) è arrivato a 5753 visualizzazioni. (Poi intendiamoci: i miei post sul blog tipicamente fanno dalle 150 alle 300 visualizzazioni dirette salvo casi eccezionali).

Io non guadagno nulla da quello che scrivo sui blog. (Occhei, per fare i puntacazzisti se cliccate sulla pagina Amazon dei libri che recensisco e poi comprate qualcosa mi arrivano le commissioni). Non ho nemmeno bisogno di cercare visibilità: i pochi che possono essere interessati a quello che faccio mi conoscono già. Infine, queste cose le sapevo già tutte da mo’. Però magari c’è ancora qualcuno che passa per sbaglio di qua ed è convinto che con Internet la gente potrà finalmente imparare e scoprire cose nuove di cui prima non si poteva sapere nulla: ecco, mi dispiace togliere loro l’illusione, ma non è così.

Ultimo aggiornamento: 2016-06-17 08:50

Libreriamo

La scorsa settimana Mitì Vigliero ha scritto sul suo profilo Twitter a proposito del sito Libreriamo, che aveva preso alcuni dei suoi articoli e li aveva ricopiati aggiungendo in calce la scritta ©RIPRODUZIONE RISERVATA. No, non c’era scritto da nessuna parte che gli articoli erano di Mitì. A questo punto la gente ha cominciato a scoprire altri articoli tra il copincollato e lo scopiazzato, tutti senza alcuna indicazione dell’autore originale. Come racconta BookBlister, dopo qualche tentativo di nascondere sotto il tappeto le critiche alla fine Libreriamo ha ceduto, cancellando alcuni articoli e indicando la fonte di altri. Tutto bene? No.

Nell’epoca della riproducibilità a costo zero, la proprietà intellettuale assume un’importanza molto maggiore, anche se c’è sempre chi dice “che ci vuole a scrivere due cazzatine?” (Se non ci vuole nulla puoi anche scriverle senza copiarle, no?) Non è necessariamente un problema di soldi: uno può anche decidere di lasciare liberamente disponibili i propri lavori e può anche accettare che siano degli altri a guadagnarci, ma vuole comunque che siano riconosciuti. Inoltre è troppo facile far finta di nulla finché non c’è qualcuno che si arrabbia, sperando di farla franca il più possibile. Comunque per quanto mi riguarda ho deciso che il valore aggiunto di Libreriamo è sufficientemente vicino a zero da evitarlo e cercare le fonti originali.

Ultimo aggiornamento: 2016-06-12 22:31

Le nuove politiche Amazon

Amazon è sempre stata un’azienda pronta a curare la spedizione rapida dei propri prodotti: tante volte mi è capitato di vedere una spedizione suddivisa in due parti perché qualcosa non era ancora pronto (e immagino per evitare che io annullassi tutto l’ordine). Ma le cose stanno cambiando.

L’anno scorso ha iniziato a portare a 20 euro il costo di Amazon Prime (che io non ho): la cosa ha un suo senso. Quest’anno ha portato da 19 a 29 euro l’ordine minimo per cui non si pagano le spese di spedizione: la cosa ha un suo senso. Però io domenica sera ho fatto un ordine (di 65 euro) con quattro prodotti, ordine che secondo il sito verrà spedito solo giovedì. Beh, direte voi, dovranno farsi arrivare la roba (c’è un solo libro, stavolta). Improbabile, visto che se uno clicca su tutti e quattro i prodotti campeggia la scritta “Disponibilità immediata”. In pratica viene rallentata esplicitamente la confezione per convincerti a provare Amazon Prime.

Ma non c’è solo questo. Nell’ordine c’è un solo libro (roba di lavoro per Anna) perché gli altri due che ha chiesto non erano acquistabili direttamente da Amazon. Stiamo parlando di due libri di Franco Angeli, che poi ho comprato su IBS (a questo punto facendo fare una fattura) senza nessun problema. Che sta succedendo?

Aggiornamento: (8 giugno 10:30) stamattina – i dati non erano cambiati, la spedizione era sempre indicata per domani – ho provato a cancellare dall’ordine il Lego Quad, che mi serve per venerdì sera. Risultato? Amazon mi comunica che l’ordine è pronto, e in effetti la pagina ora dice “spedizione oggi”…
Aggiornamento: (8 giugno 11:30) Mi è arrivata la mail di spedizione inviata. Il tracciamento dice però che alle 09:23 il pacco era a Piacenza.

Ultimo aggiornamento: 2016-06-08 11:41

Trenitalia e i biglietti regionali

È già un bel po’ che Trenitalia ha smesso di produrre i biglietti chilometrici, che erano comodissimi per chi usava ogni tanto i treni regionali e poteva acquistarli prima. Adesso sta completando la sua iniziativa per rompere le palle a chi non prende spesso il treno.

Dal primo agosto, come potete vedere in mezzo ai disegnini da libro delle elementari, il biglietto acquistato non avrà più una validità di 60 giorni entro il quale dovrà essere usato, ma dovrà indicare il giorno di partenza, anche se poi ovviamente deve essere convalidato. Che “le modifiche non riguardano al momento i biglietti acquistati on line o tramite app Trenitalia” immagino sia l’idea di barzelletta dell’ufficio relazioni esterne di Trenitalia, visto che è una vita che i biglietti online valgono per il giorno in cui sono stati chiesti. Aggiungiamo poi che puoi sì cambiare gratuitamente la data di viaggio fino al giorno prima (ma lo puoi fare una sola volta, come detto nel file senza disegnini), ma devi comunque andare in stazione… oppure vai in tabaccheria e paghi il pizzo.

Perché tutto questo? La mia impressione è che visto che i controllori passano sempre meno spesso stavano iniziando ad aumentare i furbetti del biglietto, che in questo modo verranno penalizzati (o saliranno direttamente senza biglietto). Io sono un po’ stupido ma non riesco a vedere altri motivi logici. Voi avete qualche idea?