Archivi categoria: pipponi

inflazione

A gennaio l’inflazione ha sfiorato il 5% su base annua (o magari l’ha anche superato, dipende dall’indice scelto), con una crescita dell’1,6% in un mese. Certo, il rialzo dei prezzi dell’energia conta moltissimo, ma quei costi si stanno ripercuotendo anche sui beni di prima necessità.

Certo, qualcuno può pensare che questi tassi siano bazzecole rispetto a quelli degli anni ’70, quando si viaggiava intorno al 20% annuo: ma c’è una grande differenza. Se guardate le serie storiche dell’inflazione e dei BOT a 12 mesi, si vedrà che questi ultimi davano un rendimento netto positivo. In pratica la lira si indeboliva rispetto alle altre monete, ma chi aveva soldi da parte riusciva a guadagnarci comunque. Invece l’ultima asta dei BOT ha avuto – come del resto immagino le precedenti – un rendimento negativo: in pratica lo Stato risparmiava sui prestiti in valore assoluto, senza contare il deprezzamento del denaro causa inflazione. D’accordo, questa mia analisi è davvero semplicistica: però è un fatto che questa inflazione mi pare molto più pericolosa di quella di mezzo secolo fa.

prese per i fondelli


Il messaggio qui sopra mi è arrivato alle 16:33 di ieri. Mi sono iscritto al sito e alle 16.37 sono arrivato a una pagina con su scritto “spedizione non più modificabile”. Perché fate così i fighetti?

siete pronti per la rivolta popolare?

Se non ho letto male il testo dell’ultimo DPCM, da stamattina occorrerà un green pass, ancorché di base, per entrare in una libreria – ma tanto non ci entra quasi nessuno…, in un’edicola, ma soprattutto in tabaccheria. I casi sono due: o arriva la rivoluzione o vedremo tabaccai uscire dal negozio per vendere le stecche ai tabagisti novax, quelli insomma che vogliono sapere cosa si prendono…

Le Poste non si smentiscono mai

L’11 gennaio ho inviato un reclamo alle poste, segnalando come per tre settimane non mi siano arrivate le riviste a cui siamo abbonati. Stamattina mi è arrivata la risposta:

Gentile Cliente,

Sulla base della sua segnalazione, la struttura di recapito competente intraprenderà tutte le opportune azioni correttive volte a sensibilizzare il personale a porre la massima attenzione nell’espletamento del servizio.

La ringraziamo per la segnalazione e con l’occasione le porgiamo distinti saluti.

Vabbè, non ci si può aspettare molto di più, lo so (anche se sto ancora aspettando Prisma di gennaio :-( ) Ma quello che fa più ridere – o più piangere, vedete voi…) è che questo è stato il mio secondo reclamo. Quello del 5 gennaio si è perso nel nulla.

(ok, nel reclamo dell’11 gennaio citavo quello precedente. Ma visto che la risposta è precotta avrebbero potuto mandarne due, no?)

Ultimo aggiornamento: 2022-01-25 22:10

Djokovic e il vaccino

A quanto pare in Australia hanno ancora cambiato idea e annullato il visto a Novak Ðoković: secondo quanto riporta la BBC, la ragione è prettamente politica, visto che giù di sotto è anno di elezioni.
A me del tennista e delle assicurazioni che evidentemente aveva avuto non importa niente: al più sono contento che ora ci sarà qualche persona in più che è venuta a sapere di come gli australiani trattano gli irregolari. Ho solo un pensiero cattivo. Se davvero Ðoković si era infettato a dicembre (il 16? il 26? chi lo sa) non mi stupisce che abbia continuato comunque a far finta di niente e andare in giro. Ma a questo punto dovrebbe avere nel sangue un bel po’ di anticorpi. Non si farebbe più in fretta a controllarglieli?

Ultimo aggiornamento: 2022-01-14 09:32

il monopolio delle fototessera

Come ho scritto ieri, sono andato a rinnovare la patente, e ho scoperto che in via Ricordi nell’atrio dell’ASL c’è una macchinetta per fare fototessera. Ma non è di questo che voglio parlare. Il punto è che tutte le macchinette paiono essere della Dedem, che si premura di comunicarci che loro sì che fanno le foto “adattate automaticamente”, qualunque cosa ciò significhi. Dedem ha fatto un accordo con il comune di Milano; ha installato macchinette in tutte le sedi dell’anagrafe e oltre alle foto dà un codice con il quale l’impiegato può scaricare la foto direttamente in digitale (cosa che è permessa per le CIE: puoi anche portarti tu una pennetta).

Peccato che per la patente questo non valga. La famigerata macchinetta Dedem mi ha detto “vuoi fare foto per la patente?” e io ho detto di sì. Nelle foto ho un “Codice Fotodigitale”. Ma l’unico modo per ricavare la foto digitale è andare sul sito www.patenteitaliana.it e fare tutte le pratiche da loro. In effetti all’ASL hanno tranquillamente ritagliato una delle foto che avevo, per la serie “viva l’analogico”. Qual è il senso di tutto questo, se non mantenere un monopolio di fatto?

Ultimo aggiornamento: 2022-01-12 09:37

Rinnovo patente: la burocrazia inutile

A metà gennaio mi scade la patente. Nulla di strano fin qui. È già un po’ più strano che quando a metà novembre ho pensato di andare a prenotare la visita medica in ASL la prima data utile fosse l’11 gennaio, ma visto che appunto mi stavo portando avanti col lavoro questo non era chissà quale problema. Faccio la domanda, la rifaccio perché avevo perso qualche minuto per capire una cosa e lo slot prenotato era stato già assegnato a qualcuno, e mi si apre una pagina con tutta la documentazione necessaria e le cose da pagare.

Ora, capisco che la visita medica si paghi a parte (anche se 40 euro per sei minuti lordi mi paiono eccessivi), e mi sa che devo ancora ringraziare che io non sia costretto a pagare con un bonifico ma per gentile concessione “il pagamento può essere effettuato anche tramite bancomat presso il Ns. Ufficio al momento della visita”. Non capisco perché io debba pagare due bollettini, uno per imposta di bollo e uno per “diritti”, entrambi al Dipartimento Trasporti Terrestri. Non è possibile che a nessuno sia venuto in mente di unificare i pagamenti in un unico bollettino? Ma soprattutto non capisco come nel 2021, quasi 2022, questi pagamenti debbano essere fatti “utilizzando esclusivamente i bollettini postali precompilati a disposizione presso gli uffici postali” (grassetto e sottolineatura sono quelli originali del documento). Evidentemente da qualche parte alla Motorizzazione Civile salvano religiosamente tutti gli attestati di pagamento per fare poi dei festini…

P.S.: inutile dire che il pomeriggio stesso in cui sono andato in posta a pagare ho scoperto che si poteva fare tutto da qui.

I palinsesti dettagliati di Rai Radio Classica, parte 2

Come poi avevo aggiunto ieri al post di ieri, la Rai mi ha risposto dicendo che avevo scritto all’indirizzo sbagliato. Ho quindi rifatto la domanda a quello giusto, e in meno di un’ora ho avuto la risposta:

Ciao,
la funzione indicata verrà inserita successivamente con i prossimi rilasci dell’app.
Per noi è molto importante ascoltare l’opinione di tutti i nostri utenti per offrire un servizio sempre più in linea con le vostre preferenze di visione.
Nel frattempo ti consigliamo di verificare di aver aggiornato l’app RaiPlay Sound con l’ultimo disponibile ( al momento il 503)

Avete notato cosa c’è che non funziona nella risposta? A quanto pare, l’unico modo che ci sarà – in un futuro non meglio identificato – per conoscere i palinsesti sarà quello di usare l’app RaiPlay Sound. Ma io, che notoriamente sono anzyano, faccio una cosa inusitata: ascolto la radio… usando una radio. Perché mai dovrei avere un’app per leggere delle informazioni testuali che non sono nemmeno sotto copyright? A questo punto mi chiedo solo chi abbia convinto la dirigenza Rai a usare un sistema chiaramente subottimale per i radioascoltatori. Hanno loro promesso che con l’app avrebbero moltiplicato gli utenti?