Archivi categoria: pipponi

alla faccia della comunicazione

Dopo la morte di mia suocera, ci tocca cambiare le varie intestazioni delle utenze a Chiavari. La scorsa settimana abbiamo fatto la voltura per l’acqua, direttamente nell’ufficio Iren di Chiavari: ieri c’è arrivata una lettera con oggetto ACCETTAZIONE RICHIESTA SERVIZIO IDRICO INTEGRATO e con il testo che comincia come in figura, seguito dal nome dell’intestatario (mia moglie, non mia suocera). Chiamo immediatamente il numero verde, e un’operatrice mi rassicura: “è il testo della lettera che è scritto male, all’inizio siamo rimasti spiazzati pure noi”.

Beh, forse qualcuno del loro settore comunicazione avrebbe dovuto rimettere mano al testo, no?

Distributori a secco?

Venerdì sera ho scoperto che da Capodanno la benzina sarebbe aumentata di 18 centesimi al litro perché non era stato rinnovato lo sconto sulle accise. (Due note a latere: era facile per Salvini promettere di ridurre le accise finché stava all’opposizione, ora che governa si è casualmente accorto che quei soldi servono eccome allo Stato; e mi aspetto che se Cottarelli andrà al governo aumenterà l’Irpef ai redditi alti e introdurrà una patrimoniale, visto che scrive che la fine del taglio delle accise è una buona cosa perché è un’imposta regressiva. Ma non divaghiamo.)

Sabato mattina, dopo aver fatto la spesa, andiamo a far benzina. Il distributore a Cinisello davanti al Brico, che al mattino era pieno di gente, era chiuso con i coni; quello dopo Bertoni aveva le pompe fuori servizio; quello in viale del Regno Italico funzionava, ma solo con i contanti. Solo al quarto tentativo sono riuscito a fare benzina. La mia domanda è “è solo un caso?” Non credo che abbiano terminato la benzina tra venerdì sera e sabato mattina, e comunque credo ancora di meno alla possibilità che le autocisterne arrivino a san Silvestro (ieri sera era di nuovo funzionante). D’altra parte, non ha nemmeno senso pensare che aspettassero i rincari per guadagnare di più, visto che le accise per loro sono una partita di giro. Idee?

La circolare di Valditara sul divieto di uso dei cellulari

La scuola che i gemelli frequentano ha messo sul sito la circolare del prof. Giuseppe Valditara sul (non) uso dei cellulari in classe, e così ho finalmente avuto la possibilità di verificare direttamente le fonti.

Bene. La circolare ricorda che «con circolare del 15 marzo 2007, n. 30, sono state emanate da questo Ministero “linee di indirizzo ed indicazioni in materia di utilizzo di telefoni cellulari e di altri dispositivi elettronici durante l’attività didattica, irrogazione di sanzioni disciplinari, dovere di vigilanza e di corresponsabilità dei genitori e dei docenti”.» Spiega poi che «Pertanto, come si evince dalla suddetta circolare, vige in via generale un divieto di utilizzo in classe di telefoni cellulari.» mentre «È viceversa consentito l’utilizzo di tali dispositivi in classe, quali strumenti compensativi di cui alla normativa vigente, nonché, in conformità al Regolamento d’istituto, con il consenso del docente, per finalità inclusive, didattiche e formative, anche nel quadro del Piano Nazionale Scuola Digitale e degli obiettivi della c.d. “cittadinanza digitale” di cui all’art. 5 L. 25 agosto 2019, n. 92.», invitando i dirigenti «a favorire l’osservanza di quanto rappresentato».

Insomma, non c’è nulla di nuovo. In altri termini, la circolare è stata assolutamente inutile, se non evidentemente per mostrare ai media che il prof. Giuseppe Valditara è vivo e lotta insieme a n… occhei, lotta.

Ultimo aggiornamento: 2022-12-22 21:41

Caratteri speciali

Io capisco che la mia banca non voglia caratteri speciali nei bonifici online, per evitare il problema Bobby Tables. Capisco già un po’ di meno che nel nome del destinatario – che ricordo essere obbligatorio per fare il bonifico) non sia ammesso il punto. Ma che io non possa scrivere 2000 e sia costretto a scrivere DUEMILA mi pare un po’ troppo…

Ultimo aggiornamento: 2022-12-19 14:41

2kmq

Non è possibile che la mia bolla Twitter citi come una sola persona questo tweet. Fanno solo il suo gioco. (Questo post non è condiviso, quindi è solo per i miei ventun lettori: ben poca pubblicità)

Comunque è chiaro che Borghi non sa fare iperboli. La specifica dei “due” chilometri quadrati è inutile, sarebbe bastato dire un kmq o meglio ancora dire che i pannelli fotovoltaici occupavano lo stesso spazio del Vaticano…

Devo essere orgoglione!

Mi sa che ho scritto lo stesso post in passato, ma visto che le cose non cambiano…

Mi è arrivata una mail per compilare il sondaggio sul clima aziendale. Prima domanda: “sono orgoglioso di lavorare per la mia azienda perché…”. Non è possibile dire “non sono orgoglioso”, o anche solo “non lo so”. Vi lascio immaginare quanto questi dati (che tra l’altro non sono anonimizzati ma solo pseudonimizzati) possano avere una qualsivoglia validità oltre a permettere ai capi di darsi pacche sulle spalle.

decurtazioni (di punti e soldi)

Qualche mese fa abbiamo ricevuto una multa per eccesso di velocità. L’abbiamo pagata, pensando che i punti sulla patente sarebbero stati decurtati di default al proprietario dell’auto (che era in effetti alla guida). E invece abbiamo scoperto che non è così nella peggiore delle situazioni, con un multone per non avere inviato la documentazione richiesta.

Abbiamo sbagliato a non leggere tutta la documentazione e quindi paghiamo, non ci sono dubbi. Però c’`e una cosa che non mi torna. La patente a punti serve per convincere la gente a guidare in maniera attenta e adeguata, per evitare di perdere la patente. Se mi ferma una pattuglia per eccesso di velocità, pago e mi tolgono i punti. Ma per una multa presa da un autovelox automatico, quindi senza immediato accertamento, si può scegliere se far togliere i punti alla nonna ottuagenaria che però ha ancora la patente o semplicemente pagare per non farseli togliere (ed ecco che questa idea ha il suo perché… ammesso che l’elettorato che ha votato l’attuale governo non insorga). Insomma, di educativo non c’è nulla.

(Le altre due domande che mi faccio sono “Perché non è previsto un default per definire il conducente? Dalle banche dati telematiche si dovrebbe immediatamente risalire alla patente del proprietario, e usare la procedura di autodenuncia solo se non ha la patente” e “Perché non è possibile indicare un modo telematico per ricevere le multe, e bisogna pagare il pizzo delle spese di spedizione?”)

Mininaja

Il problema non è che Ignazio La Russa voglia la mininaja di 40 giorni (e notate che essendo volontaria non c’è nemmeno bisogno di instaurare contemporaneamente un miniservizio civile sostitutivo). Stiamo parlando di una persona di estrema destra, è ovvio che si gasi a pensare a come un mese e mezzo di esercito possa forgiare uomini (e forse anche donne).

Il problema non è neppure (troppo) che il suddetto Ignazio La Russa preveda degli incentivi per chi opterebbe per la mininaja. Tutti i governi, di destra, di centro o di sinistra, incentivano quello che ritengono utile perché lo Stato funzioni meglio. Il bonus 110% mi pare un incentivo che non doveva neanche esserci.

Il problema è che questi incentivi toccano direttamente la cultura: Ignazio La Russa propone «punti per la maturità, per la laurea o punteggio aggiuntivo per i concorsi pubblici.» In pratica si fa un’equivalenza tra una cultura – sì, anche i concorsi pubblici fanno parte della cultura – e l’irreggimentamento. Questo sì che mi preoccupa.