Archivi categoria: pipponi

Sembra facile prenotare una visita di controllo

Quando sono stato dimesso dopo l’ablazione cardiaca, mi è stata prescritta una visita cardiologica da fare dopo tre mesi. Io ho provato più volte a cercare una disponibilità al Policlinico, ma nulla da fare: una volta era apparsa una disponibilita a novembre. Del 2023.
Ieri alla fine mi sono scocciato e ho telefonato al call center, dove ho scoperto l’inghippo: il chirurgo mi aveva dato il codice dell’ambulatorio, codice che per mia fortuna era anche scritto nella lettera di dimissione che avevo come al mio solito scansionato. Tutto è bene ciò che finisce bene, anche se l’holter dinamico lo devo fare al Monzino perché la prima data utile anche al Policlinico sarebbe stata a febbraio; sempre meglio che a Niguarda, dove la prima disponibilità è del duemilaventiquattro.

In effetti questo è un caso in cui la persona poco esperta non ha problemi, perché telefona subito: ma perché nel sito non ho trovato un posto dove inserire questo codice di ambulatorio?

Ultimo aggiornamento: 2022-11-11 09:26

fruizione di musica non autoctona

Faccio coming out: per un po’ ho creduto alla possibilità che l’emendamento di questo tweet potesse esistere davvero. (Poi non ho avuto tempo di controllare, e per fortuna la rete faceva schifo e non sono riuscito a postare nulla, aNche se conoscendomi avrei comunque messo una premessa paraculistica all’inizio del post).
Questo significa innanzitutto che sarei stato bocciato in educazione civica: chiaramente non può essere un ministro non parlamentare a proporlo. Potrei cavarmela citando Luca Bizzarri che ha scritto “…la cosa che dovrebbe far riflettere è che con l’emendamento fake che ci ha fatto ridere tutta la mattina, quella legge sarebbe comunque MIGLIORATA. Pensa come è scritta bene.”, ma mi sembrerebbe un tentativo maldestro di rigirare la frittata.

Alla fine quello che mi preoccupa non sono tanto le risate anche su me stesso, quanto il decreto rave e il modo in cui è stato scritto, come dicevo anche ieri. E ovviamente il fatto che sto perdendo contatto con la realtà.

Ultimo aggiornamento: 2022-11-04 09:44

Sono solo passati due anni e mezzo…

A metà agosto Anna doveva andare a Milano da Chiavari, ma ci fu la tromba d’aria a Lavagna e il suo treno venne soppresso. A inizio settembre riesco – un po’ a fatica – a fare la domanda di rimborso del biglietto e mi arriva una mail che dice “daremo risposta entro 30 giorni”. Ieri ho pensato che di giorni ne sono passati quasi sessanta, e quindi scrivo a @lefrecce su Twitter. Risposta (immediata, immagino sia precotta):

Ciao, la situazione eccezionale determinata dall’emergenza sanitaria COVID 19, ha comportato la presentazione di un enorme volume di richieste di rimborso. Per questa ragione, i tempi di riscontro hanno superato gli ordinari giorni previsti. Ad oggi oscillano fra i 30 e i 90 giorni lavorativi. Trenitalia assicura il massimo impegno per ridurre i tempi di riscontro, compatibilmente con il numero delle richieste pervenute e la ridotta operatività degli uffici.

Ti invito pertanto cortesemente ad attendere poiché riceverai una mail non appena la pratica verrà chiusa, grazie.

Il mio commento è stato “ok, grazie per l’info! (però dopo due anni e mezzo si sarebbe potuto modificare la mail di ricevimento della richiesta indicando che si può arrivare fino a 90 giorni di attesa…)” (notate che non ho detto che dopo due anni e mezzo magari si dovrebbe essere tornati in grado di rispettare i tempi). Risposta, non so se precotta o no ma sempre quasi immediata:

Comprendo il tuo punto di vista, ti invito ad attendere riscontro via mail, grazie.

Mah.

Ma cos’è esattamente il “merito”?

In questi giorni la mia bolla Twitter si è riempita di discussioni – beh, no, diciamo di monologhi – riguardo al “merito”, partendo dal nuovo nome del ministero dell’istruzione che con il governo Meloni è diventato Ministero dell’Istruzione e Merito.

Confesso di non avere capito cosa diavolo può essere un ministero del merito. Tipicamente il ruolo di un ministero è stabilire cosa bisogna far fare nel suo campo di attività: la Difesa gestisce l’esercito, le Infrastrutture specifica quali infrastrutture lo Stato deve creare e come farlo, l’Istruzione si occupa delle scuole. Ma cosa fai con il Merito? Trovi un sistema per accrescerlo?

(Poi nessuno mi toglie dalla testa che il cambio di nome serva solo e unicamente per evitare di entrare nel merito :-) e far sì che la gente perda tempo sui dettagli)

ATS Milano si è incartata

Ricordate il risultato non pervenuto del tampone negativo? La situazione informatica è ancora peggiore di quanto pensassi.

Venerdì mi arriva il messaggio che vedete sopra. Evidentemente è il certificato di guarigione di Jacopo, che è arrivato “solo” 48 ore dopo il tampone negativo. Tutto bene… se non fosse che cliccando sul link finisco nella pagina qui sotto.

Ovviamente la certificazione di guarigione non è ancora pronta: nel frattempo ieri pomeriggio è arrivata una seconda comunicazione (stavolta per me, immagino sempre) che ovviamente non è ancora stata generata. Cos’è, ci vuole l’omino che disegni pixel per pixel il certificato, e quindi devo aspettare che inizi la nuova settimana lavorativa? O si sono scocciati, il documento di guarigione non serve più perché basta mostrare un tampone negativo, ma si sono dimenticati di eliminare questo flusso di messaggi?

Marco Cavallo

Probabilmente stavano tutti pensando alle elezioni: con una rapida guglata ho visto che la notizia dello sfratto di Marco Cavallo (vedi la voce Wikipedia al riguardo per capire di che si tratti) è di un mese fa ma Repubblica ne ha parlato solo oggi, qualche giorno dopo Il Piccolo che però ha il testo dell’articolo riservato agli abbonati.

Non mi faccio problemi a dire che non avevo mai sentito parlare di questa statua costruita dai matti dell’ospedale psichiatrico di Trieste ai tempi di Basaglia. È chiaro che non è qualcosa che può restare all’aperto, considerando la quantità di cartapesta che deve contenere. Quello che mi sarebbe però piaciuto leggere, ma non sono riuscito a trovare, è una qualsivoglia dichiarazione del sindaco di Muggia. Probabilmente la cosa più preoccupante è proprio questo silenzio.

Aggiornamento: Un rapido riassunto per chi non può leggere l’articolo di Repubblica. La scultura viene spesso prestata per vari avvenimenti in giro per l’Italia, mentre quando è “a casa” (a Muggia, dove c’era il manicomio) era tenuta in un capannone piuttosto grande, viste le sue dimensioni. A quanto pare il sindaco di Muggia ha chiesto che venga tolta da lì perché il Comune ha bisogno di quello spazio.

Ultimo aggiornamento: 2022-10-18 17:32

PosteItaliane non si smentisce mai

Giovedì scorso Anna mi dice “tu domani mattina sei a casa, vero? PosteItaliane dice che consegnerà un pacco per me.” Io rispondo “no, devo andare a fare la visita di controllo in ospedale” al che lei risponde “va bene: puoi allora modificare la data di consegna? A quanto pare hanno implementato il servizio”.

In effetti sembra possibile spostare (una sola volta, mi raccomando!) la consegna in uno dei cinque giorni lavorativi seguenti. Io scelgo il primo giorno successivo, vale a dire lunedì. Provate a indovinare chi non è passato lunedì?

a GEDI non hanno idea di cosa significa “acquista”

Le Scienze ha fatto partire una collana di libri dal titolo “Rivoluzioni matematiche – i grandi teoremi da Pitagora a Nash”. I libri di per sé mi interesserebbero, ma lo spazio fisico sulla mia libreria è oramai ridotto, quindi sono stato molto felice quando ho saputo che si potevano anche acquistare in digitale. Ok, non è il massimo, ma uno ogni tanto si deve accontentare.

Ieri finalmente è apparsa la pagina, e io mi sono subito fiondato ad acquistare il primo volume (che confesso di aver comprato anche in cartaceo: lo spirito è forte ma la carne è debole). Scopro che per farlo devo dare i miei dati personali “per poter commentare sui siti GEDI”: vabbè. Quando però arrivo alla pagina dove finalizzare il pagamento scopro che l'”ACQUISTA” indicato inizialmente è diventato “Completa l’attivazione per poter sfogliare per 1 anno”.

Già il concetto di non poter avere una copia elettronica (con un eventuale DRM) non mi piace affatto. Tanto per dire, ho un abbonamento carta+digitale a Prisma e posso tranquillamente scaricarmi la copia digitale. Ma scoprire che posso sfogliare per un solo anno il libro è troppo. Non stiamo parlando di un romanzetto leggero, che una volta letto posso anche buttare via fisicamente o elettronicamente che dir si voglia; un testo di saggistica nasce per essere eventualmente consultato in seguito, e lo voglio avere per tutto il tempo necessario. Lasciamo il “noleggio a lungo termine” a Netflix]. Certo, nelle condizioni particolari di vendita c’è scritto

acquistare la copia digitale singola di una Testata o di altro prodotto editoriale, consultabile attraverso modalità sfoglio per la durata indicata nell’Offerta. In taluni casi, potrà essere consentito il download del PDF della copia digitale (il c.d. “Prodotto editoriale in copia singola”);

e almeno in teoria potrebbe darsi che nella loro ineffabile bontà quelli di GEDI mi permetteranno di scaricarmi la copia. Ma non lo credo proprio, altrimenti l’avrebbero scritto direttamente nella pagina. Vi assicuro però che non ho nessuna voglia di dargli 3 euro e 99 centesimi per scoprirlo, e non penso nemmeno che a questo punto comprerò altri volumi anche in formato cartaceo. Gesto inutile? Può darsi. Ma io sono una persona di principî.