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Dare il buon esempio

Stamattina alle 8:30 due moto della polizia locale – la targa di una era YA1408, non sono riuscito a prendere quella della seconda – si sono fatte tutta la pista ciclabile di viale Marche da piazzale Maciachini almeno a viale Zara.

Stavano sicuramente andando a reprimere un reato commesso da qualche parte, immaginerete voi. Mah. Non avevano sirene spiegate, e non stavano nemmeno andando troppo veloci, nemmeno rispetto a me che stavo arrancando con una bicicletta di BikeMi. Semplicemente, loro Potevano.

Almeno ho imparato una cosa: è inutile prendersela con gli stronzi in moto che se ne strafregano della pista ciclabile. Quella gentaglia ha un esempio sicuramente valido.

Ultimo aggiornamento: 2016-02-25 11:02

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parcheggio (no, la stringa non è ricercabile) È da mesi che un’auto continua a parcheggiare praticamente tutti i pomeriggi sull’angolo tra due strade dietro a casa mia, rendendo difficile la svolta e facendo in modo che i poveri pedoni che vorrebbero attraversare risultino invisibili – e già su quella strada corrono come dei matti, nonostante ci sia un semaforo cento metri prima e un altro cento metri dopo. L’altro giorno ho persino segnalato la cosa sulla pagina Facebook del comune di Milano.
Ieri sera sono arrivato a casa più tardi del solito e non ho visto l’auto parcheggiata. Nemmeno oggi l’ho vista, e mi sono stupito: poi ho capito il perché. Aveva semplicemente parcheggiato nell’altro angolo, come da documentazione fotografica.

Ultimo aggiornamento: 2016-02-04 19:14

#Milagno

A quanto sembra, dopo la lunghissima sperimentazione dell’ultimo anno dal 15 febbraio tutti i tornelli della metropolitana in uscita saranno bloccati, e occorrerà timbrare il biglietto anche in uscita. Il post Facebook del comune di Milano che comunica la cosa è pieno di commenti negativi. Il commento che ci si può immaginare da un milanese (“così si perderà tempo” è molto presente, ma non è quello vincente: sono davvero in tanti a chiedere di bloccare di più i tornelli, impedendo alla gente di scavalcarli (è abbastanza facile), anche tenendo conto che a quanto afferma ATM l’addetto al mezzanino non può fermare i portoghesi. (Poi ci sono sempre i soliti commenti su #razza_a_caso che non paga mai: la casistica che ho osservato io a dire il vero mi fa dire che lo sport del salto del tornello è praticato in ugual percentuale relativa da tutte le etnie).

P.S.: io al momento mi lamento perché sono almeno due settimane che al tornello largo a Maciachini non funziona la parte di controllo tessera. Quando va male è sbarrato e basta, quando va bene è aperto, ma per portare i bimbi (che non pagano) in palestra li devo mandare di là, fare il giro, pagare il mio biglietto e riprenderli…

Ultimo aggiornamento: 2016-01-29 18:26

Inquinamento e automobili

emissioni Ieri sera Marco Mazzei ha postato su Facebook uno status in cui cita il rapporto 2014 sulla qualità dell’aria della Città Metropolitana di Milano, prodotto da quei comunistoni di Arpa Lombardia. A pagina 14 trovate la tabella qui in cima, dove viene mostrato quali percentuali di inquinanti derivano dalle varie attività. Poi naturalmente è chiaro che nei trasporti per strada sono anche comprese le biciclette che risollevano le polveri sottili, intendiamoci…

Ultimo aggiornamento: 2016-02-08 22:08

tanto tuonò che piovve

E così – anche se il sito del comune di Milano riporta al momento solo l’annuncio e non l’ordinanza che si ha ancora da fare – la Grande Decisione è stata presa. Tre giorni di blocco della circolazione degli autoveicoli nella città, da lunedì 28 a mercoledì 30.

Peccato che il blocco sia dalle 10 alle 16, quindi fondamentalmente inutile in una settimana come quella tra Natale e Capodanno in cui non è che si vada così tanto in giro a fare shopping. Mi direte “sì, ma non possiamo bloccare la circolazione dalle 8 alle 19: altrimenti come fanno quei pochi sfigati che devono andare a lavorare?” Ecco: il problema è proprio quello. Si fa qualcosa giusto per dire che non se ne sta con le mani in mano, ma nulla che serva davvero. Ecco, magari un miniblocco di quel tipo sarebbe servito questa settimana, dove la gente come al solito guidava impazzita per le strade: o forse nemmeno quello, perché si sarebbero tutti messi alla guida alle 16:01 e io non sarei riuscito a tornare a casa incolume. Forse obbligare ad essere almeno in due in auto potrebbe servire a qualcosa, ma chi è poi che certifica le violazioni?

In definitiva, secondo me l’unica misura con un po’ di senso sarebbe tentare una danza della pioggia.

Ultimo aggiornamento: 2015-12-24 09:06

Ciclista dato alla fuga

Ieri sera mentre pedalavo verso casa mi sono trovato tutto viale Zara bloccato dalla circonvallazione fino a viale Marche. Anna, che stava riportando i bimbi a casa dal corso di ginnastica artistica, ci ha messo tre quarti d’ora a fare sì e no due chilometri. Il motivo? L’incidente di cui parla Repubblica, incidente che è avvenuto a tre chilometri buoni da dove ci troviamo e un’ora e mezzo prima che io passassi ma ha bloccato tutta la parte nord-ovest della città.

Tralasciamo le considerazioni su una struttura viaria che per un singolo incidente porta a tali problemi, e concentriamoci sul testo che accompagna le immagini. Cito verbatim (tranne il grassetto che è mio): « E’ successo intorno alle 16.30, […] A quanto pare, una moto si è scontrata con un’auto che sembra abbia frenato all’improvviso per evitare un ciclista. Ciclista che si è dato alla fuga e non è stato possibile per la polizia locale rintracciare. » Ora aggiungiamo un po’ di fatti, soprattutto per i non milanesi.

Il cavalcavia Bacula (non “il ponte della Ghisolfa”) è un punto in cui le due corsie della sopraelevata e le due corsie più la preferenziale di viale Monteceneri confluiscono e si riducono a due corsie in tutto, con il bonus che il filobus si deve spostare da destra a sinistra per finire sulla preferenziale successiva. Inoltre è una via quasi obbligata per passare dal quadrante ovest a quello nord di Milano, oltrepassando il nodo ferroviario di Nord e RFI. Risultato finale: un casino tremendo. Per dire, è uno dei rarissimi posti in cui persino io, se sono costretto a passarci in bicicletta, salgo sul marciapiede (sperando non ci siano pedoni, sennò non mi passa più comunque…). Alle 16:30 il traffico non è ancora tale da fare un ingorgo di suo per la semplice strozzatura, e quindi qualcuno che pensa di infilarsi in uno spiraglio lo trovi sempre. Anche in questi giorni in cui il tramonto è prestissimo a quell’ora c’è ancora luce: quindi il famigerato ciclista doveva essere visibile anche se era uno di quelli che ama girare senza luci e con un cappotto nero. In quel punto poi non c’è nessun motivo per un ciclista di spostarsi di corsia (dove dovrebbe andare?), quindi comincerei a chiedermi che facessero automobilista e motociclista per dover inchiodare.

Ma il vero punto è un altro: il ciclista “non si è dato alla fuga”. L’incidente per definizione è stato dietro di lui. Io vi posso garantire che se sento un TUMP! dietro di me non mi fermo e continuo tranquillamente per la mia strada, che io sia a piedi, in bicicletta o in auto. Però evidentemente il redattore di Repubblica ha le sue idee. Semplice, no?

Ultimo aggiornamento: 2015-12-15 14:17

Mondo virtuale e mondo reale

Sulla strada che percorro in bicicletta per tornare a casa dall’ufficio c’è una bella buca. Diciamo che se uno è appena sovrappensiero e la prende si fa molto male, e anche le sospensioni di un’auto non sarebbero molto felici. È un po’ di tempo che me ne sono accorto, ma mi sono sempre dimenticato di segnalare la cosa: ieri mattina finalmente ho scritto sulla pagina web del comune di Milano, e dopo un quarto d’ora (sì, quindici minuti) mi è stato risposto che avrebbero segnalato la cosa all’ufficio lavori pubblici. Oggi pomeriggio hanno aggiunto un aggiornamento: l’ufficio lavori pubblici ha comunicato che la buca sarà riparata entro il 15 dicembre.

Io non sono in grado di stabilire la gravità di quella buca rispetto a tutte le altre in città: spero che qualcuno sia comunque andato di persona a controllare e abbia fatto le sue considerazioni. Capisco anche che abbiamo il ponte di sant’Ambrogio e dell’Immacolata, e che è molto più semplice scrivere che mettersi a lavorare fisicamente. Posso però notare questa differenza di efficienza?

Aggiornamento: (11 dicembre) Stasera la buca era stata tappata. Ieri non sono passato di lì, quindi non posso dire se i lavori sono stati fatti il 10 o l’11.

Ultimo aggiornamento: 2015-12-12 19:39

Lavori pubblici

porfido
Questa foto non è stata scattata sul percorso della Parigi-Roubaix, ma in piazza VIII novembre a Milano. Oggi ci sono degli omini che rimettono a posto i cubetti di porfido sul marciapiede che si erano man mano staccati nel tempo, e un cartello che spiega che si tratta di una “riqualificazione urbana”.
Quel marciapiede è però in pratica un parcheggio (abusivo). Esistono parcheggi abusivi peggiori, questo non dà nemmeno (troppo) fastidio, anche se mi sarebbe piaciuto che anche lì come dall’altro lato della piazza ci fossero venti metri di pista ciclabile per farmi arrivare in ufficio senza fare il giro dell’oca come oggi; ma visto che tanto diventerebbe una pista da scooter, tanto vale lasciarci le auto.
Ma allora, perché non mettere un po’ di asfalto e amen?

Ultimo aggiornamento: 2015-09-22 21:23