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Un’altra mnemonica per pi greco

Alessandro Gentilini mi ha fatto conoscere la seguente mnemonica attribuita al fisico Marcello Ceccarelli, uno dei fondatori del Radio Telescopio di Medicina (BO):

Tre imperfettibile è degno archetipo di quella serie che svela, volgendo, circolari sublimi relazioni.

La cosa interessante di questa mnemonica è che per indicare il “14” che segue il 3 non si usano una parola di una lettera e una di quattro, ma una di quattordici lettere…

Non balzate subito alle conclusioni


Le domande qui sopra arrivano da una scheda di verifica del National Centre for Excellence in the Teaching of Mathematics. Nella prima, si afferma che 1074183 è un multiplo di 11 (è vero, non preoccupatevi) e si chiede di scrivere i tre multipli di 11 successivi; fin qua nulla di particolare. Anche la seconda domanda non dà problemi: le cifre del numero sono riordinate, ottenendo 3817401 che è un multiplo di 7; si chiede di scrivere i tre multipli di 7 successivi precedenti. I guai arrivano con la nuova permutazione delle cifre, che dà 1813047 che è un multiplo di 3: la domanda è stavolta “scrivete i tre multipli di 6 immediatamente successivi a questo numero”. Siete capaci di trovarli?

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Ultimo aggiornamento: 2022-11-18 16:54

Il mazzetto di bollettini Covid

Occhei, il governo non li fa più giornalieri ma settimanali, perché – almeno secondo il Post – “considera la pandemia ormai finita e quindi ritiene che i giornali non debbano più pubblicare l’aggiornamento quotidiano dei numeri relativi al Covid, soprattutto il conto dei contagiati.” Però mette i dati giornalieri.

A differenza degli amici del Post, però, non mi pare affatto “strana e difficile da spiegare” la scelta di pubblicare nell’appuntamento settimanale i dati quotidiani. Per due anni e mezzo, assieme a un piccolo manipolo di divulgatori, ho detto che confrontare i dati giornalieri non aveva senso, perché quelli della domenica e soprattutto del lunedì erano falsati dal weekend. E in effetti le infografiche più serie usavano la media mobile a sette giorni proprio per compensare queste differenze strutturali. Avere tutti i dati giornalieri, anche se con un ritardo fino a sei giorni, è comunque sufficiente per fare delle analisi strutturate. Ricordate che un’ondata ha un andamento inizialmente esponenziale, e occorre un certo numero di valori per capire se c’è davvero una crescita che può essere esponenziale: una settimana di ritardo non è la fine del mondo, senza contare che visto che è il ministero che dovrebbe prendere provvedimenti e loro i dati ce li hanno tutti i giorni possono tranquillamente fare qualcosa per conto loro, senza aspettare i data analyst da tastiera come me. Sarebbe stato molto peggio se il overno avesse scelto di pubblicare solo report settimanali!

(Ah: in effetti, guardando l’URL, devono avere avuto dei ripensamenti anche al Post. Il titolo originale parlava infatti di “pasticcio”, non di “contraddizione”…)

quasi intero

Nel suo blog, Pat Ballew riporta una configurazione di triangoli trovata da Ed Pegg jr. Nella figura a fianco, la lunghezza d è “quasi” 7; più precisamente, 7,0000000857…. Diciamo che non se ne accorgerebbe comunque nessuno, a parte quei pistini dei matematici?

Ultimo aggiornamento: 2022-10-25 18:23

DeepMind e il record della “moltiplicazione più veloce”

Internazionale (dietro paywall) racconta di come DeepMind abbia trovato un algoritmo per moltiplicare due matrici migliore di quelli umani: in realtà, se leggo bene l’abstract di questo articolo, due ricercatori si sono affrettati a postare un articolo dove hanno eguagliato quel record e leggermente migliorato il risultato di DeepMind rispetto a un altro record correlato. Forse è meglio però fare un passo indietro per capire di cosa si sta parlando.

matrice

struttura di una matrice [Wikipedia]

Molti tra gli algoritmi più costosi dal punto di vista computazionale richiedono di moltiplicare delle matrici molto grandi, che danno le approssimazioni dei valori di una funzione su una superficie. Se non lo sapete, le matrici sono pacchetti rettangolari o spesso quadrati di numeri: nel caso del prodotto di due matrici quadrate n×n si ottiene una nuova matrice n×n dove per ottenere l’elemento nella riga i e colonna j del prodotto bisogna prendere il primo, secondo, terzo… elemento della riga i della prima matrice, moltiplicarlo per il primo, secondo, terzo… elemento della colonna j della seconda matrice, e sommare tutti questi risultati. Come potete immaginare, un lavorone, soprattutto per matrici di migliaia di righe e colonne da moltiplicare in quantità esagerate.

I matematici si erano messi il cuore in pace, e pensavano che per moltiplicare due matrici n×n occorresse un numero di moltiplicazioni dell’ordine di n³; insomma se si voleva raddoppiare la dimensione delle matrici, cioè raddoppiare i punti sulla superficie per avere un’approssimazione migliore, occorrevano otto volte tante operazioni. Nel 1969 però il matematico tedesco Wolker Strassen se ne uscì con una notizia bomba. Prese due matrici 2×2 e fatto qualche trucchetto con i numeri, se accettavamo di eseguire un numero di addizioni molto maggiore sarebbero bastate sette moltiplicazioni anziché otto. In pratica l’algoritmo di Strassen sfrutta una struttura nascosta del prodotto; le addizioni servono per riciclare una delle moltiplicazioni in due punti diversi del prodotto delle matrici.

Negli anni seguenti ci fu un fiorire di nuovi algoritmi che per matrici molto grandi miglioravano il numero di operazioni necessarie; per un certo periodo anche il mio professore di metodi di approssimazione a Pisa detenne il record. Le sette moltiplicazioni per il prodotto di due matrici 2×2 resistono ancora, così come resisteva fino a poco fa il record di 49 moltiplicazioni per il prodotto di due matrici 4×4, ottenuto applicando ricorsivamente l’algoritmo di Strassen. Bene: DeepMind ha trovato un modo per moltiplicare due matrici (di numeri binari) 4×4 in 47 operazioni e uno per moltiplicare due matrici 5×5 in 96 operazioni anziché 98; e Kauers Moosbauer hanno trovato un modo equivalente per le 4×4 e uno con solo 95 operazioni per le 5×5. I due ricercatori hanno anche detto che ci stavano lavorando su da un po’ e si sono affrettati a pubblicare il preprint prima che qualcun altro li fregasse sul tempo :-)

In tutto questo, la cosa più inquietante, come già successo in passato per esempio con il Go, è il metodo usato da DeepMind per ottenere il suo risultato. Leggendo l’articolo di NewScientist, vediamo che il “programmatore” di DeepMind – o meglio chi ha messo su tutto il macchinario in questione – ha affermato che “essenzialmente non abbiamo idea di come mai il sistema è arrivato a questo risultato”. “In qualche modo le reti neurali hanno avuto un’intuizione di cosa sembrava buono e cosa sembrava cattivo, ma onestamente non posso spiegare esattamente come funziona”, ha continuato. Perlomeno i due ricercatori hanno spiegato qual è la loro linea di attacco (tendenzialmente fare modifiche più o meno a caso e vedendo se portavano a eliminare una moltiplicazione.

A differenza del go, in questo caso i risultati di DeepMind sono facilmente verificabili e quindi validi a tutti gli effetti. Certo però che questo è un duro colpo per la matematica: non perché un computer sia stato più bravo di noi, quanto perché contribuisce a distruggere la certezza che la matematica sia un modo “compatto” per processare le informazioni. Avete presente la dimostrazione del teorema dei quattro colori? Ecco, il concetto è quello. Sapere che ogni mappa sul piano è colorabile con solo quattro colori, ma che non c’è una vera ragione logica e bisogna per forza testare una caterva di esempi per verificare che tutti portino a una mappa a quattro colori, per noi esseri umani è una risposta a metà. Non ci basta il cosa, vogliamo anche il come.

Carnevale della matematica #163

“assorto”
(Poesia gaussiana)

logo-carnevale_matematica
Benvenuti all’edizione numero 163 del Carnevale della matematica, dal tema libero. Il 163 è un numero primo, il che implica che il verso della poesia gaussiana è un singolo sintagma, e che la cellula melodica è un semplice Fa5, roba che nemmeno un soprano secondo me canta.

Come numero, però, il 163 è abbastanza interessante. È un numero primo forte, perché è maggiore della media aritmetica dei due primi a lui vicini; è strettamente non palindromo, perché scritto in una qualunque base da 2 a 161 non è palindromo; è un numero fortunato; è il quardo primo per cui la funzione di Mertens ritorna 0, ed è il più grande dei nove numeri di Heegner, i p (oltre a 1) per cui l’anello degli interi ℤ[√−p] ha fattorizzazione unica. È anche un numero che può essere usato per approssimare π ed e: &pi ≅ 29/163 ≅ 3,1411 ed e ≅ 163/3·4·5 ≅ 2,7166. In un pesce di aprile, Martin Gardner affermò che eπ√163 era il numero intero 262537412640768744; in realtà ci si avvicina parecchio, essendo 262537412640768743,99999999999925007259…, ma non ci siamo. E ora, sotto ai contributi!

Cominciamo con Dioniso, con due post.

  • I paradossi di Zenone sul movimento e il dualismo spazio-tempo – Umberto Bartocci
    In questo articolo, pubblicato su Episteme, un giornale ideato e curato dallo stesso Bartocci, il matematico romano riporta sue ricerche e interpretazioni nell’ambito dei paradossi di Zenone e temi correlati.
    In estrema sintesi, Bartocci asserisce che i paradossi di Zenone non possano essere “risolti”, ma se ne può solo “spiegare la radice”. E questa ha a che fare con le modalità di funzionamento della nostra mente “ogni volta che si cerchi di concepire esattamente qualsiasi forma di movimento”.
    Ponendosi al di fuori della tradizionale interpretazione in cui il tempo, così come lo spazio, è una grandezza continua, Bartocci asserisce che spazio e tempo si intuiscono in modi inconciliabilmente differenti: il primo lo si percepisce densamente popolato da segmenti infinitamente divisibili, e il secondo lo si immagina costituito da intervalli non infinitamente suddivisibili.
  • Vincenzo Fano − I paradossi di Zenone − seconda parte − una formalizzazione del paradosso della dicotomia e il contributo di Diogene il Cinico
    Un altro punto di riferimento per le ricerche relative al mio nuovo libro, oltre ai già citati Giovanni Cerri e Gustavo E. Romero, per comprendere il pensiero dei filosofi eleati in rapporto al moderno pensiero scientifico e matematico è stato il libro I paradossi di Zenone di Vincenzo Fano. In questo post riporto una formalizzazione di Fano del paradosso della dicotomia e le sue considerazioni sull’interpretazione di Diogene il Cinico.

Leonardo Petrillo ci parla dell’Equazione di Lane-Emden, molto importante in ambito astrofisico. Essa ha infatti permesso di studiare la struttura interna di corpi celesti come il Sole ed altre stelle assumendo che sussistesse una relazione particolare, detta politropica, tra pressione e densità.

Annalisa Santi scrive Dai “Pringles” ai “shell roofs”, le meraviglie dei paraboloidi iperbolici. Sentiamo dalla sua voce:
“Once you pop, the fun don’t stop” è lo slogan del famoso marchio di chip americano Pringles, ma se sei un matematico potresti essere interessato a Pringles per qualcosa di più della loro croccantezza e del loro gusto.

Un articolo in cui parlo dell’iperboloide parabolico, visto attraverso le patatine Pringles e i tetti strutturali shell roofs, una meraviglia geometrica unica e davvero affascinante, che mi porta a citare persino i grandissimi Queen!

Roberto Zanasi continua la sua analisi della matematica nella Divina Commedia con Ma href=”http://proooof.blogspot.com/2022/10/inferno-canto-x.html”>il canto X dell’Inferno, Canto X dell’Inferno, con il libero arbitrio e Feynman.

Math is in the Air ci presenta due post sull’uso (errato, ça va sans dire) dei grafici da parte dei politici.

MaddMaths! come al solito avrebbe bisogno di un post tutto per loro.

  • Una nuova serie di MaddMaths! scritta da Anna Cerasoli: Calcolo Combinatorio, un gioco da ragazzi! –
    In quanti modi posso fare ambo al gioco del Lotto? In quanti modi possono ricadere due dadi lanciati in aria? Quante sono le possibili schedine del totocalcio? Quante strette di mano ci saranno tra cinque amici che s’incontrano? Sono domande a cui risponde il Calcolo Combinatorio. Conoscere le risposte ci aiuta a saper scegliere in modo consapevole e, soprattutto, a non rovinarci al gioco! Anna Cerasoli, matematica, insegnante, scrittrice, divulgatrice, ci propone una piccola introduzione in tre puntate, una volta la settimana, a questa parte della matematica, così semplice e spesso divertente, che però trova poco spazio nei programmi didattici. Ecco i link alla prima e alla seconda puntata.
  • AQ2022 -XXXVI Congresso UMI-CIIM: le dirette di MaddMaths!
    Il 6, 7, 8 ottobre, l’Unione Matematica Italiana e la Commissione Italiana per l’Insegnamento della Matematica insieme all’Università dell’ Aquila, hanno organizzato il XXXVI congresso UMI-CIIM. Il titolo del congresso è La matematica come valore essenziale della crescita personale e sociale: la sfida educativa per l’inclusione. Maddmaths! c’era e ha seguito il convegno per voi con una cronaca giornaliera. Ecco i link: prima, seconda e terza giornata.
  • Lettera ai matematici intorno a una proposta di certificazione
    Lettera ai matematici intorno a una proposta di certificazione
    Daniele Gouthier è un matematico che si occupa di comunicazione e insegnamento della matematica. Di seguito propone di istituire una specie di certificazione per le conoscenze matematiche: prima un breve testo e più sotto una vera e propria lettera aperta (un pdf da scaricare e leggere con attenzione). Come MaddMaths! vogliamo aprire la discussione su questa proposta e ci impegniamo a pubblicare eventuali lettere di risposta, anche di possibile dissenso. Sono temi delicati, ma crediamo sia utile iniziare a parlarne.
  • Il progresso della Data Science: intervista con Francesca Dominici
    Francesca Dominici è Professoressa di Biostatistica, Popolazione e Data Science presso la Harvard T.H. Chan School of Public Health. Dirige il progetto Harvard Data Science Initiative ed è membro eletto del Institute of Mathematical Statistics e della National Academy of Medicine. Inoltre ha diretto il Committe on the Advancement of Women Faculty. La intervista Marco Menale.
  • Archimede 3/2022
    È in stampa il numero 3/2022 della rivista Archimede. Vi proponiamo in anteprima il sommario del direttore Roberto Natalini: “E dopo il numero dedicato alla dimostrazione (vi è piaciuto? Scriveteci per farci sapere cosa ne pensate), un numero pieno di spunti di riflessione che vanno dalle applicazioni, alle equazioni diofantee, fino alle scienze giuridiche. Il numero si apre con un articolo di Mazza, Minotti e Veredice sull’aritmetica modulare e le sue applicazioni pratiche a un oggetto quotidiano come i codici ISBN. Travaglini ci racconta invece come si ricercano le soluzioni intere di equazioni del prim’ordine, usando come esempio le moete e i … nuggets di pollo! Il terzo articolo è proposto da un non matematico, Federico Modugno, e mette a confronto l’idea matematica di una “finzione” come i numeri immaginari, con alcuni istituti giuridici che tendono a considerare come vere proposizioni non rispecchianti la realtà. Ritornano ancora le Strane Storie Matematiche, questa volta con un problema INVALSI relativo alle altezze di un triangolo. Voi cosa ne pensate? La copertina è relativa la terza storia della “quadrilogia padovana” di Lise e Grillotti, che tratta della corrispondenza, all’inizio burrascosa, tra Einstein e Levi-Civita.” Forse è comunque una buona idea dare un’occhiata alle nostre rubriche Archimedia (fumetti matematici), Enigmistica matematica e A colpo d’occhio!
  • Matematica a parole: concorso letterario
    Sono aperte le iscrizioni per il concorso letterario “Matematica a parole”. L’obiettivo è stimolare in modo accattivante il dialogo tra la matematica e la lingua italiana. Il concorso è rivolto a produzioni curate a livello linguistico che stimolino la curiosità verso la matematica e la lingua italiana. Perché la letteratura può diventare un mezzo per parlare e far parlare di matematica, in modo comunque rigoroso. L’originalità della proposta sarà premiata dalla giuria.
  • Iniziativa dei Lincei sulla matematica per l’infanzia
    La Commissione Scuola dell’Accademia dei Lincei ha deciso di avviare in alcuni poli della Fondazione “I Lincei per la Scuola” una attività di formazione del personale docente delle scuole dell’infanzia. L’iniziativa si propone di progettare e sperimentare percorsi didattici per l’insegnamento della Matematica a bambini nella fascia di età 3-6 anni, con l’intento di estendere successivamente la sperimentazione ad altre materie scientifiche.
  • ASYMPTOTE: un nuovo MOOC per chi studia o insegna matematica
    È in arrivo un nuovo MOOC rivolto a studentesse e studenti universitari che studiano matematica e/o che diverranno futuri insegnanti di matematica, docenti di matematica in servizio e anche dottorandi in Didattica della Matematica. Il corso online comincerà lunedì 10 ottobre e proseguirà per dieci settimane. Iscrizioni aperte fino al 30 ottobre. Ce ne parla Eugenia Taranto, assegnista di ricerca in Didattica della Matematica presso l’Università degli Studi di Catania e instructional designer, ovvero progettista principale, di questo MOOC.
  • ODS 2022: una ricerca inclusivamente operativa
    L’Associazione Italiana di Ricerca Operativa (AIRO) organizza annualmente un convegno internazionale. L’ultimo si è svolto dal 30 agosto al 02 settembre 2022 a Firenze. Particolare focus quest’anno è stato messo sulle tematiche di inclusione ed equità, al centro delle quattro plenarie tenute da ricercatori e ricercatrici di fama internazionale. Ce le racconta Alice Raffaele, con un contributo anche da parte degli organizzatori del convegno, Paola Cappanera e Fabio Schoen, dell’Università degli Studi di Firenze.
  • Una questione di dimensione
    Alessia Cattabriga e Michele Mulazzani, professori di Geometria all’ Università degli studi di Bologna, commentano per Maddmaths! l’articolo di Quanta Magazine sulle superfici così diverse che neppure l’aumento di dimensione dello spazio che le ospita può farle apparire uguali.
  • Letture matematiche: L’equazione del cuore
    È uscito il “L’equazione del cuore” di Maurizio De Giovanni, pubblicato dalla casa editrice Mondadori. Lo ha letto per noi Nicola Ciccoli.
  • Letture matematiche: In viaggio con i numeri, Silvia Benvenuti
    Continuiamo con la serie delle Letture Matematiche. Ecco la recensione di “In viaggio con i numeri”, l’ultimo libro di Silvia Benvenuti. Dopo il post promozionale sulla presentazione al Salone del Libro 2022 di Torino, Alice Raffaele si sofferma su alcune tappe delle passeggiate matematiche nelle diverse città italiane descritte in questo volume, una vera e propria guida di viaggio.
  • Dante e la Matematica
    È uscita una raccolta di riflessioni su “Dante e la Matematica” per la Palermo University Press. Il volume fa seguito alle due giornate organizzate, a Verona e Firenze, su questo tema a fine 2021 all’interno del congresso annuale della Federazione Italiana Mathesis. È un tributo a Dante in occasione dei settecento anni dalla scomparsa e un modo per ricordare i suoi interessi matematici.
  • Rivoluzioni matematiche. I grandi Teoremi da Pitagora a Nash
    Dal numero di ottobre di Le Scienze (in edicola dal 27 settembre), troverete in allegato con la rivista una collana in venti volumi dedicati ad alcuni tra i maggiori teoremi matematici. La collana è stata elaborata in collaborazione con la redazione di MaddMaths!. Il primo volume è dedicato al teorema dell’equilibrio di Nash ed è a cura di Roberto Lucchetti.
  • La lente matematica di Marco Menale: Bias della crescita esponenziale
    La crescita esponenziale è presente in diversi fenomeni. Eppure restiamo spiazzati dall’andamento e dall’impatto. È il bias della crescita esponenziale. Ce ne parla Marco Menale.

I Rudi Mathematici hanno piet1s di me e questo mese hanno solo tre contributi.

  • Pong Hau Ki non può essere altro che un gioco, insomma una roba che rientra nella categoria degli Zugzwang!, nell’universo di RM. Come se non bastasse, è un gioco davvero economico, visto che bastano due pedine per giocatore e una scacchiera con la miseria di cinque caselle. Mah…
  • l problema di Settembre (649) – Olimpiadi a Poseidonia è il post irrinunciabile, insomma istituzionale, che riproduce e risolve il quiz proposto sulle pagine di “Le Scienze”. E’ ambientato a Poseidonia per la buona ragione che Rudy c’è davvero andato in vacanza, e figuriamoci se non voleva farlo sapere al mondo…
  • Sarà dura invece è un Paraphernalia, e vi discetta con formulosi calcoli astronomici sulle orbite ellittiche e sull’effetto che questa ellitticità porta nella temperatura catturata dalla diversa radiazione solare. Poca roba come risultato, un sacco di conti per scoprirlo.

Infine tocca a me. Per prima cosa una brutta notizia: dalla prossima settimana il blog sul Post chiude, come potete leggere qui. I vecchi post dovrebbero rimanere, e comunque me li sono salvati tutti qui; i nuovi post matematici rimarranno sulle Notiziole, ma non farò più i problemini canonici a Natale, Pasqua e Ferragosto.

Passando appunto alle Notiziole, segnalo i quizzini: serpentone tra i primicosa manca?Somma doppiaTrova la combinazione. Ci sono anche molte recensioni. Uno, due, tre, molti di Michael Brooks parla un po’ di matematica “umanistica” ma secondo me Brooks è troppo affezionato alle sue idee; Number Systems di S.V. Fomin è un vecchissimo libretto che però non dice molto a differenza di parecchi testi coevi; Tavoli, sedie, boccali di birra di Gabriele Lolli è un bello sguardo sullo sviluppo del pensiero hilbertiano e dei suoi contemporanei; Comics & Science vol. 1 è la prima raccolta dei fumetti scientifici delle edizioni CNR; The Failures of Mathematical Anti-Evolutionism di Jason Rosenhouse secondo me è un testo venuto male, perché parla ai convertiti; I numeri interi di Richard Spreckelmeyer, come il libriccino di Fomin, non vale molto.
Infine un paio di notizie di povera matematica: Lavoriamo troppo (almeno per Giuseppe Conte che ha tirato fuori un numero di ore lavorate in media nella nostra vita che non sta né in cielo né in terra) e Calenda e le percentuali, dove come gli amici di Math is in the Air sbertuccio il capo di Azione.

Vi lascio ricordando che il Carnevale di novembre sarà tenuto da MaddMaths!. State tonnati!

Ultimo aggiornamento: 2022-11-14 11:30

Countle

Tra le versioni per così dire “numeriche” di Wordle, Countle potrebbe ricordare qualcosa ai vecchietti come me che guardavano Paroliamo e contiamo su Telemontecarlo. La schermata è davvero minimalista: in alto a destra c’è un timer che va inesorabilmente avanti, in alto a sinistra un punto interrogativo che dà le spiegazioni, in mezzo un numero (l’obiettivo), sei altri numeri (i mattoncini) e le quattro operazioni. Scopo del gioco è ottenere il numero obiettivo usando i sei mattoncini e le quattro operazioni.
Il mio primo tentativo è durato un’ora: arrivavo a un’unità dall’obiettivo, ma non riuscivo proprio a completarlo… tanto a quanto vedo non ci sono statistiche né altro, quindi cambia relativamente poco.

Carnevale della matematica #160

“canta, canta, canta… tra i cespugli canta, canta”
(Poesia gaussiana)

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Benvenuti all’edizione numero 160 del Carnevale della matematica, dal tema “aritmetica”. Il 160, oltre a essere un numero abbondante e il più piccolo numero n per cui l’equazione φ(x) = n ha esattamente 12 soluzioni (φ è la funzione phi di Eulero), è la somma dei primi undici numeri primi ed è semiperfetto: meglio che niente, insomma. I vecchietti come me si ricordano che un SMS conteneva al massimo 160 caratteri (“settetti”, ad essere pignoli); a proposito di caratteri, il codice ASCII 160 è lo “spazio insecabile“.
Dionisoo ci ha mandato la cellula melodica qui sotto, direi alla portata musicale di tutti nonostante l’accordo di settima e nona usato nell’armonizzazione :-)

Vediamo ora i contributi, piuttosto ridotti rispetto al solito. Cominciamo proprio con Dionisoo che ci propone la sua recensione del libro di Vincenzo Fano (nessuna parentela con Gino, che io sappia), Vincenzo Fano − I paradossi di Zenone − una piccola perla per chi voglia approfondire i paradossi del filosofo eleate. Il libro, come avrete capito, cerca di spiegare i paradossi di Zenone visti con le conoscenze accumulate in due millenni e mezzo.

Di aritmetica parla – o meglio fa una citazione – Annalisa Santi, con il suo post Chi ha paura di Cecilia Payne? dove si trova questa frase tratta dall’autobiografia di Payne: “Nei sei anni trascorsi nella sua scuola, la signorina Edwards mi ha dato una ricca educazione. A volte penso che mi abbia insegnato tutto quello che dovevo sapere. A 12 anni parlavo francese e tedesco, avevo una conoscenza di base del latino e una piena padronanza dell’aritmetica”. La scienziata, matematica e astronoma britannica Cecilia Payne fece una scoperta rivoluzionaria, al pari di quelle di Newton, Darwin o Einstein: contro tutte le teorie dell’epoca mostrò infatti come le stelle fossero composte quasi interamente da idrogeno ed elio. Questa ipotesie, sebbene completamente corretta, fu inizialmente rifiutata dagli astronomi dell’epoca e poi addirittura “rubata” e attribuita erroneamente al più noto Henry Russell.

Invece Zar afferma che il suo post, che continua la serie della rilettura matematica della Divina Commedia, sia perfettamente in tema. Siamo arrivati al canto VI dell’Inferno: ci sono Cerbero che iscoia ed isquatra, il De Anima di Aristotele e il Primo Mobile. Del resto, Dio ha fatto i numeri naturali, che sono la base dell’aritmetica.

Passiamo ai Rudi Mat(h)ematici che questo mese sono stati insolitamente parchi di materiale, pur considerando RM 279 che è stato pubblicato dopo il 14 aprile.

  • Il Quick&Dirty nomato “Infiniti cerchi”: essendo un Q&D non stupisce che sia breve; però si tratta di un Q&D con figura annessa, il che fa sì che il testo vero e proprio sia davvero sintetico: quindici parole in tutto, 90 battute, spazi e interpunzione compresi. In compenso, ha generato un bel numero di commenti (molti di più delle parole del testo), e tutt’altro che brevi. Ma questo è merito della geometria e dell’infinito, non certo nostro…
  • Il post istituzionale di soluzione del problema pubblicato su Le Scienze di Aprile, Vagabondi metropolitani . A ben vedere, qui i commenti dei lettori sono di meno di quelli del post precedente, ma non meno significativi: si ventila l’ipotesi (tutt’altro che peregrina) che noi si possa aver fatto pasticci nell’esporre la soluzione, o forse addirittura il problema stesso. La nostra tattica preferita (“se un lettore dice che abbiamo sbagliato, aspetteremo finchè un altro lettore sosterrà che abbiamo ragione. Nel frattempo, silenzio come è silenzioso un sottomarino braccato dai cacciatorpedinieri”).
  • Infine un PM termoastronomico, dall’evocativo titolo “Su Mercurio siamo fritti?”. Dentro, oltre a Mercurio, ci sono anche il Corpo Nero di Planck, le mucche sferiche e Giacomo Leopardi. Nessun riassunto, dovete leggervelo…

Gianluigi Filippelli, come me, si sdoppia. Su DropSea, Per la serie dei Paralipomeni di Alice, I poliedri di Leonardo parla dedi poliedri regolari disegnati da Leonardo Da Vinci per il De divina ratio di Luca Pacioli. Per la serie dei Rompicapi di Alice, Il giro della bertuccia è su un rompicapo di Sam Loyd. Infine, nella serie delle particelle musicali Gianluigi sta esaminando alcune canzoni tratte dall’album Into the electric castle degli Ayreon, affrontando in ogni articolo affronto un paio di canzoni; in Solo tu puoi decidere la prima parte è dedicata all’albero delle decisioni.
Sul Caffè del Cappellaio Matto, invece, c’è un solo contributo: Le linee temporanee della Justice League, articolo che, ispirato dal manga in corso di ristampa in questi mesi con la Justice League protagonista esamina le fantomatiche linee di ley, il tutto con un finale matematico.

In zona Cesarini sono anche arrivati i contributi di MaddMaths!:

Una storia a fumetti su Maryam Mirzakani, pubblicata in collaborazione con l’UMI
In occasione del May 12 è stato pubblicato il nuovo albo della collana Comics&Science, The Mirzakhani Issue, prodotto da Cnr Edizioni in collaborazione con l’Unione Matematica Italiana, che contiene la storia SOTTO IL SEGNO DEL TORO, scritta da Davide La Rosa e disegnata da Silvia Ziche. La storia è stata pubblicata il 1 maggio in versione cartacea in italiano e dal 12 maggio è possibile trovarla in inglese in versione digitale liberamente scaricabile dal sito dell’UMI a questo indirizzo.

Il 5 e 6 maggio a Palermo si è finalmente svolta la seconda edizione del “Carnevale della Matematica dal vivo“, una manifestazione di divulgazione matematica organizzata dal Dipartimento di Matematica e Informatica dell’Università degli Studi di Palermo in collaborazione con l’Istituto per le Applicazioni del Calcolo (IAC-CNR) e con MaddMaths!. Leggiamo il reportage di Nicola Parolini.

Fantamatematica è la prima serie podcast prodotta da MaddMaths!
A cura di Stefano Pisani, Fantamatematica racconta le vite dei matematici come non si sono mai sentite prima. Vi segnaliamo i nuovi episodi:
Episodio 6: Paul Erdos, lo zingaro della matematica

Matematica in volo. Intervista con Erica Occhionero
Erica Occhionero ha conseguito la laurea magistrale in matematica presso l’Unisalento con la tesi “Un’introduzione al gruppo delle trecce anulari”. È salita alla ribalta mediatica per la performance danzante durante la sua discussione. L’intervista Marco Menale, coinvolgendo anche i suoi relatori, il Professore Francesco Catino e la Dottoressa Marzia Mazzotta.

Matematica senza Pace
La guerra in Ucraina continua e MaddMaths! cerca di offrirvi alcune riflessioni legate alla comunità matematica. Sandra Lucente, partendo dall’oggi, ci riporta alle posizioni pacifiste di alcuni grandi matematici del passato, tra cui spicca la figura di Ennio De Giorgi.

Collane, orecchini e… numeri
Cosa c’entrano le collane e gli orecchini con i numeri primi? Alessandro Zaccagnini ce lo racconta, presentando al tempo stesso delle dimostrazioni senza formule (ma usando collane e orecchini, appunto) di due teoremi di teoria dei numeri.

Un ricordo del mio maestro Jean-Pierre Demailly
Qualche settimana fa è venuto a mancare il matematico francese Jean-Pierre Demailly (1957-2022). Simone Diverio, che è stato suo allievo, lo ricorda nel testo che vi proponiamo.

LA LENTE MATEMATICA (a cura di Marco Menale)
Quando i dati non bastano: Il metodo bootstrap
Corsa agli armamenti: i dati SIPRI del 2021
Overconfindence bias, occhio alle proprie convinzioni

Per quanto riguarda il sottoscritto, sul Post ho i classici Problemini per Pasqua 2022 con relative risposte e Matematica e sport: un vero parallelo?, dove prendo spunto da un fumetto di SMBC per chiedermi se davvero la matematica è così complicata da fare. Sulle Notiziole per una volta non ho recensioni di libri matematici: tra i quizzini troverete Non proprio Goldbach, Meglio non giocare a poker, L’antropologa e Perdere ai dadi.

Arrivederci a giugno, con il Carnevale – nome in codice “delizioso & melodioso” – ospitato da Mr Palomar!