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wikisassolini

Ora che il clamore dello “sciopero di Wikipedia” è scemato – si sa, ognuno avrà i suoi 15 minuti di gloria… – ed è tornato il solito tran tran penso che sia arrivato il momento di aggiungere qualche considerazione. Attenzione: tutto quello che scrivo è a titolo puramente personale, a meno che non scriva esplicitamente il contrario.
(1) Wikimedia Italia non è mai stata capace a gestire bene i flussi di informazione, specialmente se maggiori del previsto. Basti pensare che non esiste nemmeno un vero portavoce: questa primavera ho iniziato a farlo io (aggratis) in attesa che si trovasse una persona esperta di comunicazione e sufficientemente esperta dei progetti Wikipedia. Io tutto quello che so di comunicazione me lo sono costruito nei decenni di frequentazione della rete: sono in grado di scrivere un comunicato o un articolo comprensibile e piacevolmente leggibile (no, il comunicato dell’oscuramento non è mio, ho solo modificato qualche parola qua e là: il comunicato mio è quello di solidarietà apparso su wikimedia.it), ma non sono un grande oratore a braccio. Certo però che se l’oscuramento parte senza che io lo sappia sono per forza costretto ad arrampicarmi sugli specchi almeno all’inizio, oltre a perdere mezza nottata per recuperare tutti i dati ed essere pronto per le interviste successive.
(1 bis) Comunque non è il mio mestiere, inutile. Avrò magari la voce sexy (me l’ha scritto mia cognata… non so dove mi abbia sentito, ho perso il conto delle interviste) però è un impegno troppo grande per me.
(2) Naturalmente si poteva dire che la scelta migliore sarebbe stata lasciar parlare direttamente gli organizzatori dell’oscuramento. Peccato che loro abbiano scelto (era un loro diritto) non solo di non avere i loro nomi o nickname per rafforzare l’idea di collettività, ma nemmeno di avere qualche portavoce ufficiale: così tutti i media sono corsi all’unico contatto che loro hanno con l’enciclopedia, Frieda. Avesse risposto lei, la situazione interna sarebbe diventata ancora più complicata, visto che Wikimedia Italia non è la comunità di Wikipedia; così io e un paio di altre persone meno esposte ci siamo trovate in mezzo al ciclone. Posso capire che l’idea dei wikipediani sia stata “niente contatti, perché i giornalisti ci traviseranno”: peccato che i giornalisti le notizie in un modo o nell’altro le debbano mettere, quindi tanto valeva provare a spiegarsi con chi aveva voglia di stare ad ascoltare, no?
(3) Il blocco è stato un successo mediatico incredibile, almeno per me. Ma è durato troppo, sempre “almeno per me”. Io l’avrei sospeso già alle 00:00 di giovedì: il mondo politico aveva già capito tutto quello che poteva capire, la gente che consulta Wikipedia aveva avuto la possibilità di capire qualcosa in più di quello che stava succedendo, ma il supporto popolare può cambiare molto velocemente in rabbia. Vedere una sfilza di talebani che avrebbero persino continuato fino a un’eventuale votazione parlamentare (e poi? si aspetta la discussione al Senato?) mi ha preoccupato molto. È ovvio che tutti noi abbiamo idee diverse, ma vorrei che queste idee non fossero dei totem indiscutibili.
(4) Occhei, c’è stata persino un intervista fatta da Radio Vaticana (non l’ho fatta io ma un altro wikipediano noto mangiapreti, per la legge del contrappasso…). Ma in generale ci sono stati due tipi di giornalisti. Quelli dei media di sinistra, che hanno cercato chi più chi meno di farmi dire che la protesta era contro Berlusconi (e dire che circa metà del comunicato sull’oscuramento è stato scritto da un elettore del centrodestra…), e quelli dei media di destra, che hanno scelto di non chiedere nulla e scrivere per conto loro (i curiosi possono vedere qua una rassegna stampa a riguardo, e farsi da soli un’idea). Nel primo caso ho avuto la possibilità di spiegare che non era affatto vero, con esempi più o meno forti a seconda della forza delle affermazioni dell’interlocutore: nel secondo caso ovviamente non ho potuto fare nulla. A quanto pare, però, il concetto di “indipendenza dagli schieramenti politici” e il concetto correlato di “i singoli possono avere le idee che vogliono, ma quando sono sotto il cappello di Wikipedia operano tutti solo per essa” in Italia sono troppo incredibili per essere accettati.
(5) Ovviamente sono anche arrivate le critiche – non solo da destra – del tipo “sì, tutto bello, ma Wikipedia non è il paradiso che dice di essere”. Mannò. Non l’avrei mai pensato. Peccato che ad agosto i contributori a it.wiki sono stati meno di tremila, e i contributori seri (tra cui non ci sono io, giusto per specificare) 457. Con questi numeri è possibilissimo che siano le opinioni di pochi a prevalere: ma gli assenti hanno sempre torto.
(5bis) Ah: io sono un enciclopedico coglione, come dice un esperto galatticamente acclamato. Ma non sono un enciclopedico idiota: sapevo e so benissimo che c’è tutto il resto del DDL antiintercettazioni che è molto più pericoloso del possibile blocco di Wikipedia. Ma non è sotto la bandiera di Wikipedia che la gente deve mobilitarsi al riguardo! Se volete, la mia sarà una posizione alla Brian di Nazareth, ma credo fermamente che sfruttare X per ottenere Y sia pericoloso e comunque non corretto…

Ultimo aggiornamento: 2011-10-10 07:00

solo per insonni

Sembra che domani mattina metterò il cappellino di portavoce di Wikimedia Italia e verrò intervistato per ben quattro minuti su Radiouno Rai (a proposito del DDL intercettazioni, se ho ben capito). L’unico piccolo problema è che i quattro minuti in questione saranno tra le 05:40 e le 05:44. E sì, parlo in diretta, sperando di riuscire a tirare fuori un po’ di voce.
Se recupererò il podcast ve lo farò sapere :-)
[ps: in teoria un mesetto fa ero stato invitato a parlare di matematica: avevo declinato, perché mi sa che sarei stato ancora più incomprensibile del solito…]

Ultimo aggiornamento: 2011-10-03 14:51

La gente e la strada

Stamattina, per una serie di cause indipententi dalla mia volontà, sono uscito un quarto d’ora dopo il solito. Peggio ancora, ho portato i bimbi al nido e preso la bici che era stata opportunamente lasciata là, quindi il secondo tratto di strada è stato percorso mezz’ora dopo. Non che siano orari così di mezza mattina, nel senso che sono uscito di casa alle 8.45 e arrivato in ufficio alle 9.22: però la solita gimcana per usare il marciapiede di via Farini, largo due metri, senza sfruttare la notevole quantità di moto del sistema .mau.+passeggino non mi è stata possibile causa automobilista parcheggiato storto sul marciapiede all’altezza di un passo carraio (automobilista anche piuttosto incazzato perché gli ho bussato sul finestrino facendogli notare che se lascia quaranta centimetri di spazio un pedone ci passa, ma non molto di più), a parte la gente che esce dai bar pensando non esista nessun altro nel raggio di dieci metri. E anche il pezzo in bici non è stato molto meglio, nonostante il presidio in via dei Transiti che mi stava preoccupando era composto da non più di dieci-quindici persone.
Mi chiedo se effettivamente il problema siano quei pochi minuti, se oggi sia statisticamente stata una brutta giornata, oppure il compleanno congiunto del capo del governo e del supposto capo dell’opposizione abbia contribuito a questo rincoglionimento.

Ultimo aggiornamento: 2011-09-29 17:02

assemblea

Oggi c’è stata l’assemblea per la presentazione della piattaforma per il rinnovo del contratto telecomunicazioni. Guardiamo le cose positive: rispetto all’ultima volta la Triplice è insieme. Tre anni fa SLC-CGIL era andata per conto suo (ed era rimasta alla fine in minoranza, ma sono cose che succedono). Una cosa probabilmente altrettanto positiva, anche se non sono certo che lo sia per tutti, è che la piattaforma è smilza: quattro pagine di cui una di introduzione. Non oso pensare però a quale sarà la controproposta padronale…
Ma tutto questo penso vi interessi poco: e non molto di più vi interesserà sapere che c’è una richiesta di vietare l’outsourcing dei call center al di fuori dell’Italia “causa privacy” quando spostarli in Romania, cioè in UE, è protetto dalle leggi comunitarie. Però magari vi potrà incuriosire una chicca sullo scorso contratto, che mi è stata raccontata alla fine dell’assemblea.
Dovete sapere che tre anni fa per la prima volta il contratto è stato firmato contestualmente non solo dalla Triplice ma anche dall’UGL. Notate la scelta delle parole: se andate a leggere il testo scoprirete che ci sono due premesse distinte. Però nei contratti precedenti le altre organizzazioni firmatarie firmavano sempre qualche giorno dopo, e la loro firma finiva come appendice al contratto stesso. Bene, un grande successo per il sindacato che fu della Polverini, no? Sì. Ma lo è stato ancora di più perché, a detta del delegato che mi ha raccontato la storia, gli ugiellini non si sono mai fatti vivi durante le trattative e sono stati chiamati per la firma, mezz’ora prima della firma stessa che al solito è arrivata dopo il rito della notte dei lunghi coltelli… dall’Assotelecomunicazioni, cioè dalla Confindustria dei telecomunicazionisti.
Non so voi, ma io trovo la cosa interessante.

Ultimo aggiornamento: 2011-09-26 21:27

Attenzione all’ambiente

È tanto bello vedere alle nove del mattino una squadra di ragazzi con ramazza verde e pettorale giallo (sponsorizzato da Eni) all’inizio del percorso ciclopedonale della Martesana, con i capispazzini che spiegano loro cosa faranno per ripulire.
Però è possibile che a nessuno di loro sia venuto in mente che magari non occupare TUTTA la strada potrebbe permettere a qualcuno di passare?

Ultimo aggiornamento: 2011-09-23 09:12

ritorno a 3 Metri sopra il Cepu

cari i miei fanZ,
stavolta non potete dire che non vi avvisi con congruo anticipo: giovedì 15 sono di nuovo a Radio Popolare a fare il “professore”. Tema della puntata: i paradossi (tra il filosofico e il matematico). Avete suggerimenti?

Ultimo aggiornamento: 2011-09-05 11:55

saldi di fine stagione

Come penso sappiate, dal primo settembre entra in vigore la legge che limita fortemente gli sconti sui libri. I grandi negozi online hanno reagito con i “saldi estivi”; per esempio Amazon.it al momento fa il 40% di sconto su oltre 235000 libri (pensate solo quanti se ne pubblicano…).
Essendo io un tipo che se la tira molto, ho come punto di ingresso per amazon.it la pagina del mio libro. Ieri pomeriggio c’erano ancora tre copie disponibili, e il libro era fuori da tutte le classifiche. Stamattina non ce n’era nessuno (quindi ne sono state comprate tre copie), ed era balzato al primo posto nelle sottoclassifiche di matematica e quiz; ora ce n’è di nuovo uno, continua ad essere primo nelle classifiche di categoria e – stavolta ho controllato – in posizione 511 in quella generale.
Vabbè che è agosto, ma siete d’accordo con me che il mercato dei libri non è poi così ampio?
P.S.: qui dice che stamattina ha toccato la posizione 387 :-)

Ultimo aggiornamento: 2011-08-18 13:11

149

sono i thread di posta che avevo in attesa dopo dieci giorni senza usare l’internette. Non so quanti siano esattamente i messaggi. Adesso mi dedico a scremare la posta: intanto su Google Reader per la prima volta ho cliccato su “mark all as read”, senza prima scegliere qualche feed interessante. Bisogna fare delle scelte.

Ultimo aggiornamento: 2011-08-16 15:00