Martedì scorso arriva una raccomandata per Anna mentre non c’era nessuno in casa: raccomandata lasciata con un vecchio biglietto cartaceo, tra l’altro. Stamattina ero a casa, e dico ad Anna che vado a prendergliela io. Lei mi fa “ti serve la mia carta d’identità?” Guardo il foglietto e dico di no, qui c’è solo scritto che ci vuole il documento del delegato e la firma del delegante. Mi scapicollo all’ufficio postale (avevo una visita medica in ospedale che è stata fatta con quarantacinque minuti di ritardo), arrivo giusto in tempo e consegno foglietto e mia carta d’identità. L’impiegata mi dice “no, mi serve il documento di sua moglie”. Io: “non ce l’ho, mica c’è scritto”. Prendo il telefono (da qualche parte ho la scansione) e la tipa mi fa “no, dobbiamo acquisire una scansione. Vada fuori a farsi fare una stampa” (risposta assolutamente idiota, tra l’altro. Mi sarei aspettato che mi dicesse di tornare a casa a fotocopiare la carta d’identità di Anna, il che avrebbe avuto senso: ma se posso mandare una mail alla copisteria la posso ancora mandare all’ufficio postale). A questo punto mi riprendo foglietto e documento e me vado, dicendo “mi dica solo dove c’è scritto quo che devo avere un documento del delegante”. Risposta: “vada a vedere il sito”.
No. Io non vado a vedere il sito. Io guardo quello che mi viene indicato nel documento che ho ricevuto.
Ultimo aggiornamento: 2024-05-20 16:43