Come avevo scritto venerdì, ho dovuto andare in un ufficio postale a pagare i due distinti bollettini postali per il rinnovo della patente. Prenoto con l’app un orario, arrivo con qualche minuto di anticipo, smadonno perché ovviamente c’è coda fuori, entro, passo il telefono sul lettore QRCode, chiamano il mio numero e immediatamente dopo un altro numero allo stesso sportello. Smadonno e riprendo un numerello, dopo essermi fatto dare i preziosissimi bollettini. Compilo il primo, prendo il secondo… e vedo che è per il passaporto. Rismadonno e mi faccio dare quello giusto; aspetto un po’ – ma tanto avevo con me un libro… – e finalmente pago, ovviamente con il bancomat.
E qui arriva la follia. Il costo del singolo bollettino è un euro e 51 centesimi. Mi spiegate la ragione di quel centesimo in più? (Se avessi pagato un euro e 60 non avrei detto molto). Se io avessi pagato in contanti avrei dovuto avere due centesimi o sperare che allo sportello mi dessero il resto? Oppure c’è una differenza? Ho provato a cercare il tariffario nel sito delle Poste: sono ragionevolmente erto ci sia, ma è nascosto troppo bene per me…
Uno dei miei account di posta elettronica su gmail corrisponde al mio cognome, cioè Codogno. Come forse immaginate, ricevo un certo numero di email di persone che a Codogno vivono o lavorano. Per esempio, una decina di giorni fa mi è arrivata una mail di Banca Sella che cominciava “Buongiorno, per affiancarla con elevati standard di sicurezza e proteggere le sue informazioni desideriamo approfondire insieme la sua richiesta tramite un contatto telefonico.” No. non era uno spam, e in questo caso la colpa era della banca che non è stata capace di leggere l’email della persona che stava chiedendo un POS per la sua azienda, visto che in allegato c’era scritto XXXX.codogno@gmail.com (nome editato per privacy).