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io a Bookcity 2018

Questo è il weekend di Bookcity, i tre giorni in cui a Milano si parla (quasi) solo di libri. Anche quest’anno parteciperò a un evento, stavolta con il cappellino di Wikimedia Italia. Venerdì 16 alle 17.30 in Cascina Turro (Piazzale del Governo Provvisorio 9) sarò uno dei panelist di Cafè Scientifique: Di chi è questo (sapere). Si parlerà di copyright e di autori, e ho come il sospetto che sarò in minoranza…

Purtroppo sarò con i minuti contati, causa bimbi in palestra. Viviamo in un mondo difficile.

P.S. dicono che anche se l’evento è gratuito la prenotazione su https://www.eventbrite.it/e/biglietti-caffe-scientifique-di-chi-e-questo-sapere-50318119851 è obbligatoria.

Ultimo aggiornamento: 2018-11-14 09:30

Grande offerta sui Quizzini della domenica!

Fino a venerdì 15 (in modo da permettere l’acquisto anche a chi scoprirà la promozione dal Carnevale della Matematica) il mio Quizzini della domenica (“Enigmi seri e poco seri”) sarà acquistabile su Amazon a 4 euro e mezzo, praticamente a prezzo di costo (credo che su ogni copia ci guadagnerò tipo 20 centesimi). C’è anche il libriccino su DFW, se proprio volete, ma quello sarebbe proprio uno sfizio.

Se poi avete il braccino corto, ricordo che entrambi i libri sono liberamente scaricabili in formato elettronico sulla pagina delle mie Elettroedizioni Bipunto”

Ultimo aggiornamento: 2018-11-12 07:51

Scimmie digitali in trasferta

Domenica 4 novembre alle 14 sarò a Chiari (BS) per parlare di Scimmie Digitali (ve lo ricordate il mio libro, vero?) al festival della microeditoria! Sarà tra l’altro la prima volta in cui parlerò ufficialmente del libro (il mio coautore Paolo Artuso aveva fatto una presentazione a Roma): spero di ricordarmi quello che abbiamo scritto, si sa che con la vecchiaia si perde colpi…

Se a qualcuno capitasse di passare da quelle parti avrà una fantastica opportunità da non perdere, insomma!

Bollettino oculistico

Come ho scrtto ieri, sono stato alla visita oculistica di controllo, l’ultima formalmente post-operatoria. Quello che ho scoperto:
– il fatto che veda spesso lampi è dovuto al fatto che comunque la retina si era rotta. Me lo aspettavo, quello che è buono è che non è un sintomo di un problema ulteriore.
– sapevo che la lente provvisoria che mi sono fatto mettere (3.5 diottrie più 1.5 di astigmatismo) non sarebbe stata definitiva, però ho scoperto che a un mese e mezzo di distanza sono arrivato a 4.5 diottrie (mi aspettavo 4) con zero astigmatismo (immaginavo che fosse ridotto, ma non azzerato)
– ho scoperto che ci vorrà ancora qualche mese prima che il mio occhio si assesti del tutto: peccato, speravo in qualcosa di meno. Terrò questi che sono i miei occhiali di riserva fino a primavera, insomma.
PS: devo fare la prossima visita tra un due-tre mesi. Solo che oggi non era possibile prenotare per inizio gennaio, quindi andrò il 18 dicembre. L’unica cosa positiva è che evidentemente non c’è troppa coda e quindi non hanno pensato ad avere un’agenda 2019…

Ci sono brave persone

Stamattina ho preso la bici per andare alla visita oculistica di controllo (per i miei fan: ne parlo domani). Ho messo nel portapacchi la cartellina trasparente con tutti i miei esami, dentro una di quelle sacchette di plastica colorata. Arrivato a Crocetta, mi accorgo che la sacchetta c’è ancora, ma la cartellina no. Presumibilmente i masselli malmessi nelle vie del centro l’hanno fatta cadere. Torno indietro fino a piazza della Scala per vedere se la trovo: niente. Di per sé la cosa non è un dramma, perché io scansiono sempre tutto: ma è comunque una scocciatura.

Arrivo un po’ in ritardo e trafelato, spiego la cosa al dottore, e mentre lui mi visita mi squilla il telefono. Era il Policlinico (io oggi in realtà ero al Regina Elena, dall’altra parte della strada) che mi avvisa che qualcuno aveva trovato la cartellina e gliel’aveva portata. Grazie, ignoto raccoglitore!

Ultimo aggiornamento: 2018-10-15 13:46

Una casella gmail “perduta”

Stamattina mi è venuto in mente di creare una casella gmail “xmau” perché dire “dotmaudot” è sempre incasinato. Gmail però vuole almeno sei caratteri, quindi ho provato a mettere xmau00… che risultava già usato. Dopo qualche minuto ho pensato “beh, magari sono stato io a creare quell’utenza!” Peccato che non avessi nessuna idea di quale fosse la mia risposta alla domanda segreta – o meglio quella che immaginavo non funzionava – e non era indicato nessun indirizzo a cui farsi inviare un codice di conferma, o se per questo un indirizzo di forward delle mail. Una ricerca rapida nella mia cartella di posta ha stabilito che dovevo aver creato quella casella nel 2009, ma ovviamente la password non era segnata…

Per farla breve, ho provato una decina di password diverse e alla fine sono riuscito a entrare. È stato interessante notare che c’erano tipo seicento messaggi di spam… ma gli ultimi risalivano ad aprile 2016. Dopo un po’ Google si scoccia di salvare posta?

Ultimo aggiornamento: 2018-10-13 09:53

Sono su OpenMLOL

Grazie ai buoni uffici di Andrea Zanni, il mio ebook su David Foster Wallace e la matematica è su OpenMLOL. Facciamo un passo indietro: MLOL (Media Library On Line) è un servizio di prestito bibliotecario di risorse digitali, a cui sono associate molte biblioteche italiane. Però i libri in prestito tipicamente si pagano: non li paghiamo noi lettori, ma lo fanno le biblioteche (che dovrebbero avere un budget al riguardo). Poi però ci sono risorse, tipicamente fuori copyright, che sono invece liberamente distribuibili; per la lingua inglese c’è openlibrary.org, una filiazione degli Internet Archive, in Italia abbiamo appunto OpenMLOL.

La cosa più bella è che però il nome delle Elettroedizioni Bipunto è apparso ufficialmente :-)

Torno a parlare a Torino

Venerdì 5 sarò al Toolbox di Torino per parlare a dig.it. L’evento di per sé è pensato per i giornalisti, e infatti parlerò della nuova direttiva copyright per i giornalisti, ma è aperto a tutti. Io sarò lì da metà mattina, ma parlerò al pomeriggio: sapevàtelo!

(ora devo solo preparare l’intervento)