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l’effetto valanga di Facebook

La scorsa settimana era il mio compleanno. Io non amo che la gente mi faccia gli auguri “perché si devono fare”: quindi il mio giorno e mese di nascita su Facebook non sono pubblici. (Sono scritti sul mio sito, non è che siano segreti)

L’anno scorso mi sono trovato decine di auguri sulla mia bacheca Facebook, e finanche un messaggio di Facebook stessa che mi diceva “hai visto quanta gente ti fa gli auguri di buon compleanno?”. Quest’anno, seguendo xlthlx, ho impedito agli amici di scrivere sulla mia bacheca: potevano al massimo taggarmi. Il risultato è stato molto migliore: chi mi ha fatto gli auguri sono stati i pochi intimi.

Che significa tutto questo? Beh, immaginando che non sia capitato perché non ho cacciato soldi per Zuckerberg, e che lui non sia ancora riuscito a leggermi nella mente, posso immaginare che l’anno scorso, dopo che i primi miei amici avevano cominciato a rispondere “auguri anche da me!” al primo che aveva postato, l’ineffabile algoritmo ex-EdgeRank ha deciso di sua sponte che quel post era abbastanza importante da spuntare sulle bacheche di tutti i miei amici: da qui l’effetto valanga.

Ora passi per gli auguri di buon compleanno. Ma pensate solo al potere che ha Facebook per farci conoscere o nascondere le cose, e soprattutto farci divenire dei pecoroni in massa. Altro che la televisione.

anche SurDoc chiude

Tra qualche giorno Copy chiuderà definitivamente i battenti, ma non è il solo. Mi è appena arrivata notizia che a fine maggio anche SurDoc cesserà le operazioni come spazio dati su cloud: non solo i piani gratuiti, ma anche quelli a pagamento. Diventa sempre più difficile recuperare spazio in condivisione :-(

Linkedin non ci vuole far fare fatica!

Anche se ho un profilo su LinkedIn, non è che io lo usi: come forse ricordate, in passato ho già parlato male del suo modo di funzionamento che a me sembra puro clickbait. A ciascuno il suo, sono certo che per molti invece è stato ed è utile: ma appunto non è il mio caso.

Devo dire però che al terzo messaggio di ieri sera con testo «Congratulazioni per il tuo anniversario! Spero che tu stia bene.» (per la cronaca, sono dovuto entrare nel sito per vedere qual era l’anniversario: sono sei anni da quando scrivo sul Post) sono giunto alla conclusione che nella mail spedita regolarmente con gli anniversari di lavoro il pulsante “congratulati con” scrive direttamente il messaggio senza che il messaggiante debba sprecare tempo a immaginarsi qualcosa. Lo so, sono un misantropo: comprendo le ottime intenzioni di chi si congratula, ma posso dire che la cosa è un po’ triste per LinkedIn?

Ultimo aggiornamento: 2016-04-20 09:51

Interfacce utente

Dopo che martedì mattina la dirigente della scuola elementare dove vanno i bambini si è degnata di farci sapere che dal 23 marzo erano aperte le iscrizioni ai centri estivi della scuola (e soprattutto che avevo tempo fino alla fine di questa settimana), stamattina mi sono messo a compilare la domanda. I moduli si fanno tutti online con strong authentication, il che è bello. Solo che a un certo punto c’era la domanda sul pre/post scuola, con sei possibilità in radio button (quelle per cui ne puoi scegliere una sola, i pallini tondi e non quadrati per intenderci):

frequenta il prescuola nell'anno 2015-16
frequenta il postscuola nell'anno 2015-16
frequenta pre- e postscuola nell'anno 2015-16
intende frequentare il prescuola nel centro estivo
intende frequentare il postscuola nel centro estivo
intende frequentare il pre- e postscuola nel centro estivo

Io ho selezionato che i due frequentano il postscuola e ho inviato il modulo. Poi mi è però venuto un dubbio e ho mandato una mail per chiedere se era corretto così o avrei dovuto indicare che intende frequentare il postscuola. La risposta è stata rapidissima: avevo sbagliato, e l’impiegato mi ha gentilmente corretto i moduli. Però mi è rimasto un dubbio. Perché diavolo chiedono allora se hanno frequentato pre- e postscuola? O meglio: se gli interessa, perché non separano bene i due gruppi di domande, in modo da dare due risposte distinte? Ma è anche possibile che sia io a non aver capito tutta la logica: lascio quindi la parola agli esegeti che leggono le mie notiziole :-)

Ultimo aggiornamento: 2016-04-07 14:32

che bel pesce d’aprile :(

Stamattina, dopo aver commentato un post su un sito in giro, all’interno del post mi sono visto un video al posto del numero 2011. Boh, penso io. Dopo pranzo, Paolo ha fatto un commento sul mio post a proposito del referendum sulle trivelle, commento che era pieno di video (e senza numeri). A questo punto comincio a chiedermi cosa è successo: non posso essere io a essermi preso un virus, perché il commento sul mio blog non è passato da me e i video sono direttamente nel sorgente della pagina. D’altra parte una rapida ricerca con virus vimeo non mi ha dato nessun risultato.
A questo punto mi sono messo a cercare cosa avevano in comune i due casi, e la risposta è stata “WordPress”. Ma io ho un’installazione personale di WP, come anche l’altro blog! Ho iniziato a capire cosa era successo: stamattina avevo aggiornato il plugin JetPack. In effetti c’era un nuovo aggiornamento in coda, e il changelog diceva

3.9.6
Release date: March 31st, 2016
Bug fix: Shortcodes: fixed incorrect Vimeo embed logic.

Divertente, vero? Parliamone.

Ultimo aggiornamento: 2016-04-01 12:57

Toh, un aggiornamento di Flash

Grazie a Maurizio Firmani ho scoperto che ieri c’è stato un nuovo aggiornamento di Flash Player: il quattordicesimo negli ultimi dodici mesi, a nemmeno due settimane dall’ultimo. Volevo scrivere delle argute considerazioni sul numero di major release pubblicate in questi mesi, ma mi pare di aver capito che ne fanno una ogni tre mesi giusto per divertirsi: ma questa, essendo una minor, serve evidentemente per tappare una falla.

Sono andato sul sito – non mi fido di Adobe, non voglio che mi installi roba a mia insaputa – e ho scoperto che ora non solo mi dicono Yes, install the free McAfee Security Scan Plus utility to check the status of my PC security., ma anche Yes, install True Key™ by Intel Security to say goodbye to the hassle of passwords.: entrambi naturalmente spuntati di default, per costringere il povero utente a guardare cosa sta facendo. Chi si è trovato McAfee SSP installato sa quanto sudore occorra per toglierlo: non ho nessuna intenzione di provare un gestore di password.

L’unica cosa che mi chiedo è perché esista ancora un programma per cui spunta almeno un exploit al mese, e perché i siti continuano a usarlo. Sul mio browser flash è bloccato di default, ma purtroppo per fare le vignette devo averlo :-(

Ultimo aggiornamento: 2016-03-24 14:18

Google Docs ora esporta in formato epub

Creare un ebook non è una cosa così difficile… se sai come farlo. Io ne ho fatti a mano, ne ho fatti con il plugin (italiano) per LibreOffice (Matematica liofilizzata), ne ho fatti con PressBooks (gli ultimi con 40k), ne ho fatti con Sigil. Bisogna però dire che non è che questi sistemi siano il massimo della semplicità.

Quindi mi pare solo una bella cosa che – come leggo da The Stack – ora Google Docs preveda non solo di salvare un documento in formato epub, ma anche di salvare un file Microsoft Word in epub, dopo averlo importato. Finalmente tutti potranno leggere con calma i loro documenti senza usare PDF e spostarsi qua e là per la pagina :-) In realtà, almeno con il file di test che ho provato io, Sigil si lamentava della mancanza del file .ncx, e il lettore di Calibre ha dei problemi con l’indice: però per esempio SumatraPDF lo fa funzionare perfettamente, con la struttura dell’indice a fianco, e le footnote che una volta ricliccate ti riportano a leggere il testo originale.

(E chi ha il Kindle? Beh, dovrà anche prendersi Calibre e convertire in .mobi o .azw3. Ogni scelta ha le sue conseguenze)

Ultimo aggiornamento: 2016-03-08 16:11

And another one bites the dust

copy Come potete vedere dall’immagine qui a fianco, copy.com terminerà di esistere il prossimo primo maggio: non solo per gli utenti che usavano un piano gratuito come me, ma anche per quelli che pagavano per il servizio (e a cui verrà rimborsata la quota parte non usata). Immagino che il problema sia il solito: l’hosting di file costa, e non è facile trovare fondi. Al momento resistono solo i grandissimi player, come Google, Dropbox e Box.com: persino OneDrive di Microsoft ha ridotto lo spazio lasciato a disposizione gratuitamente.

Io usavo copy.com per tenere le mie foto, e mi sa che le sposterò (senza troppa voglia) su Google Immagini, soprattutto se riuscirò a capire come farlo sul mio account secondario (quello primario è pieno di mail e file…). Qualcuno conosce altri siti che offrano generosamente spazio disco, pur sapendo the TNSTAAFL?