Archivi categoria: informatica e AI

Sei felice dei cookie?

La Cookie Law è un’idiozia totale. L’unica cosa che si può dire è che non è una roba solamente italiana e neppure solamente europea, quindi mal comune mezzo gaudio. Ad ogni modo, bisogna ottemperare alla legge, e quindi ovunque tu vada ti trovi una finestrella che ti ricorda rudemente che ci sono dei cookie: perché al legislatore non è venuto in mente che una volta che avvisi dei cookie potresti anche chiedere di averne uno tracciante che non ti farà vedere più l’avviso, e quindi inserire un codicillo che ti permetta di usarlo.

Visto che ogni tanto guardo le statistiche del sito (aggregate: sapete quanto me ne frega di sapere chi viene a leggermi…) non posso usare la policy di Quintarelli: spero però che il testo che uso (“Ovvio che ci sono dei cookie. Qui c’è il pippone.”) e il pippone siano decenti e soprattutto nel primo caso non troppo invasivi. Però c’è un add-on per WordPress che mi è capitato di trovare su alcuni siti (l’ultimo, il blog di Luca De Biase) e che usa questo testo di default, almeno per la lingua italiana:

Utilizziamo i cookie per essere sicuri che tu possa avere la migliore esperienza sul nostro sito. Se continui ad utilizzare questo sito noi assumiamo che tu ne sia felice.

Ora, io ho già dei problemi quando qualcuno parla dell'”esperienza X”, che è una cosa che puzza di marchettaro lontano un miglio. Davvero, la mia esperienza, qualunque cosa essa sia, rimane esattamente la stessa con o senza cookie, come si può vedere accedendo al sito con una sessione anonima. Ma assumere che io sia felice è davvero troppo! Luca, se mi leggi (e lo stesso vale per gli altri che hanno quel plugin), per favore metti almeno qualcosa come “noi assumiamo che la cosa non ti dia troppo fastidio”!

Yahoo esiste ancora

Stamattina all’alba mi è arrivato questo messaggio, dall’utente “Yahoo” (noreply@yahoo-inc.com) e dal titolo “Sign in attempt prevented”:

Someone attempted to sign in to your Yahoo account (puntomaupunto) from an app that doesn’t meet Yahoo’s security standards. We blocked this sign in attempt, which was made on:
Tue, Jun 28, 2016 9:24 AM GMT+4:30 from Iran.

La mail sembra valida. Ho scoperto così di avere un login Yahoo! – la cui password avevo cambiato nel 2013, ed è diversa da tutte le altre password che io ho in giro. Considerando che il nome dell’account mi pare sufficientemente riconoscibile (se fosse stato un semplice “mau” posso immaginare che qualcuno pensasse per sbaglio che l’account fosse il suo) mi chiedo come sia possibile che un’app possa bypassare i controlli standard sulla password e connettersi: o se preferite che anche ultimamente Yahoo! abbia subito un furto di password (ma non ho trovato il mio account tra quelli pwned). Non mi pare una bella cosa in ogni caso.

Ultimo aggiornamento: 2016-06-28 15:18

Nomi o numeri a dominio?

Il mio amico Ugo mi segnala questo post che mostra come i nomi a dominio che non sono veri nomi ma sono formati da numeri sta crescendo sempre più, soprattutto nei nuovi dominii “di moda”, cioè quelli che sono sorti in questi ultimi anni per far fare un po’ di soldi a ICANN.
Ricordo ancora il primo dominio numerico italiano: (www.)190.it, dell’allora Omnitel. C’era stata una discussione all’interno della Naming Authority, perché le regole non permettevano di usare numeri inferiori a 255 per non fare confusione con gli indirizzi IP: in fin dei conti i nomi a dominio erano nati per evitare di ricordarsi a memoria i quattro ottetti degli indirizzi IPv4. Visto però che in effetti non c’era possibilità di confusione, si approvò il nome e anche all’interno di .it arrivarono i primi dominii numerici. Ma adesso a quanto pare si è giunti addirittura a un settimo di “nuovi” nomi numerici: il totale è comunque basso ma il trend è in crescita.
La cosa più ironica è che a quanto pare questi nomi numerici sono scelti soprattutto in Cina, perché per i cinesi le cifre sono più facilmente riconoscibili rispetto ai caratteri latini. Qual è l’ironia? Alla fine degli anni 1990 si è fatto un lavorone per internazionalizzare i nomi a dominio, e nel 2003 è stata pubblicata la RFC apposita. (Per i curiosi: si codificano i caratteri non ASCII con una stringa particolare: funzionerebbe anche per nomi tipo http://università.it, se si volesse). Si potrebbe immaginare che in più di dieci anni i browser, almeno per le versioni del mercato cinese, si siano attrezzati per mostrare gli ideogrammi al posto della stringa ASCII codificata: a quanto pare no. Insomma, tanto lavoro inutile.

Ultimo aggiornamento: 2016-06-24 14:27

inception

La scorsa settimana ho scoperto che non riesco a inviare segnalazioni al comune di Milano usando Firefox, su due PC differenti. Allora ho aperto Opera, ho fatto la segnalazione (a cui hanno risposto), e poi ho segnalato il problema. Risposta alla segnalazione sul problema con il browser:

In riferimento alla sua richiesta, La informiamo che dalle verifiche effettuate la procedura risulta correttamente funzionante.

Poiché potrebbe trattarsi di un problema legato al browser che Lei utilizza, Le segnaliamo la pagina del Portale dove reperire le informazioni di base relative all’accessibilità del Portale: http://www.comune.milano.it/wps/portal/ist/it/extra/others/footer/access.

(ovviamente la pagina in questione dice solo che devi avere un Firefox relativamente recente). Utile, vero?

Europei di Facebook

europei
Mi sono appena trovato questo in cima alla bacheca di Facebook. Ora, non solo a me del calcio non me ne importa un tubo, ma non ho proprio commentato nulla di nulla sugli Europei nemmeno per cazzeggio (e nemmeno su altri siti, per sovrammercato).
Zuckerberg, hai una quantità di dati tale su di me che sai più cose di quante ne sappia io, e te ne esci fuori con una roba così crassa che immagino sia stata infilata praticamente in timeline a tutti i maschi europei? Ma và a dar via i ciapp!
(E se pensi che io clicchi sulla X per togliere quei robi, sbagli di grosso. Mica te la devo far trovata, la pappa)
PS: ma a quest’ora la partita non doveva già essere terminata?

Ultimo aggiornamento: 2016-06-10 22:48

HiDrive

Nella mia ricerca di spazi cloud “lenti ma gratuiti” sono arrivato a HiDrive, che ha sede a Berlino (in Pascalstraße, nome che mi piace) e ti offre 5 giga. A chi fosse interessato, il mio referrer – i sistemi piramidali funzionano sempre – è questo.

Ultimo aggiornamento: 2016-05-17 17:19

l’effetto valanga di Facebook

La scorsa settimana era il mio compleanno. Io non amo che la gente mi faccia gli auguri “perché si devono fare”: quindi il mio giorno e mese di nascita su Facebook non sono pubblici. (Sono scritti sul mio sito, non è che siano segreti)

L’anno scorso mi sono trovato decine di auguri sulla mia bacheca Facebook, e finanche un messaggio di Facebook stessa che mi diceva “hai visto quanta gente ti fa gli auguri di buon compleanno?”. Quest’anno, seguendo xlthlx, ho impedito agli amici di scrivere sulla mia bacheca: potevano al massimo taggarmi. Il risultato è stato molto migliore: chi mi ha fatto gli auguri sono stati i pochi intimi.

Che significa tutto questo? Beh, immaginando che non sia capitato perché non ho cacciato soldi per Zuckerberg, e che lui non sia ancora riuscito a leggermi nella mente, posso immaginare che l’anno scorso, dopo che i primi miei amici avevano cominciato a rispondere “auguri anche da me!” al primo che aveva postato, l’ineffabile algoritmo ex-EdgeRank ha deciso di sua sponte che quel post era abbastanza importante da spuntare sulle bacheche di tutti i miei amici: da qui l’effetto valanga.

Ora passi per gli auguri di buon compleanno. Ma pensate solo al potere che ha Facebook per farci conoscere o nascondere le cose, e soprattutto farci divenire dei pecoroni in massa. Altro che la televisione.

anche SurDoc chiude

Tra qualche giorno Copy chiuderà definitivamente i battenti, ma non è il solo. Mi è appena arrivata notizia che a fine maggio anche SurDoc cesserà le operazioni come spazio dati su cloud: non solo i piani gratuiti, ma anche quelli a pagamento. Diventa sempre più difficile recuperare spazio in condivisione :-(