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Mai fare promesse se non si sa ciò di cui si parla

Ricordate che avevo scritto che la dirigente scolastica del liceo artistico di Cecilia aveva sentenziato che l’unico modo per accedere al registro elettronico sarebbe stato via spid, perché così i genitori non avrebbero potuto dare le credenziali ai figli? Bene: sono entrato nel registro, ho chiesto di autenticarmi con la mia email, ho settato la password e ora entro così. D’altra parte, tra ragazzi che sono nativi digitali e dirigenti che sono immigrati digitali, noi vecchi pionieri ce la possiamo ancora cavare…

Grande Fratello?

logo poste Dopo un bel po’ di tempo in cui nessuno dalle Poste mi contattava, sono stato beccato da due diverse persone dell’ufficio postale vicino a casa. Per toglierli dai piedi, sono andato a dire che tanto i pochi soldi che ho nel libretto li dovrò spendere tra poco: ma la prima cosa che mi è stata chiesta è di aggiornare l’anagrafica con la nuova carta d’identità. Gliel’ho data – non era certo un problema – ma poi mi è venuto un dubbio. Io ho rifatto la CIE, ma la vecchia carta cartacea sarebbe scaduta l’anno prossimo. Come facevano a sapere che ne avevo una nuova? La risposta è stata “sa, noi siamo comunque statali e ci è arrivata l’informazione dall’anagrafe”. La cosa non mi torna affatto. Voi ne sapete qualcosa?

LK99 e la filosofia naturale

https://commons.wikimedia.org/wiki/File:LK-99_pellet.png

Al momento sembra assodato che LK99 non è un superconduttore a temperatura ambiente. Vabbè, siamo abituati a queste cose, pensate solo alla fusione fredda (o se volete ai neutrini superluminali che sfruttano il tunnel Cern-Gran Sasso). Io poi sono l’ultimo a poter parlare di queste cose, visto che come sapete non sono mai andato d’accordo con la fisica.

C’è però una cosa che vorrei farvi notare. Quarantott’ore dopo l’annuncio – evidentemente affrettato, ma oggidì essere i primi è fondamentale – erano già stati pubblicati quattro studi teorici che spiegavano come mai LK99 presentasse queste proprietà superconduttive. Questo capita sempre più spesso: credo che per esempio in fisica teorica ci siano più teorie che risultati sperimentali su cui esse dovrebbero basarsi. Nei secoli scorsi, prima che la fisica diventasse pesantemente matematizzata, la si definiva spesso come “filosofia naturale”. Io vado ancora meno d’accordo con la filosofia che con la fisica, ma ho come l’impressione che sia tornato in auge un meccanismo che separa completamente la teoria dalla pratica. Nulla di male: in matematica si è sempre fatto così. Però almeno i matematici non si preoccupano della pratica, a differenza dei fisici :-P Voi che ne pensate?

Radiocontrollo kaputt?

Stamattina avevo puntato la sveglia alle 7.10, per andare in palestra. Suona la sveglia, la maledico, mi alzo, do da mangiare ai mici e vedo che è già qualcosa e mezzo. Mamma mia come sono stato lento stamattina, penso. Poi guardo meglio e il “qualcosa” erano le 6. Prendo la sveglia, che è radiocontrollata: indica che sta ricevendo il segnale, ma è 50 minuti avanti. Non si è schiodata nemmeno lasciandola un’ora all’aperto (le onde lunghe si prendono meglio così), tanto che l’ho dovuta settare a mano.

Quello che mi stupisce non è tanto l’errore: da quanto ho capito, i dati non hanno un buon algoritmo di correzione di errore e mi era capitato di vedere un orario completamente sballato. per la precisione, un impulso di 0,1 s corrisponde allo 0 e uno di 0,2 s a un 1. Lo stupore è sull’errore. Mi sarei aspettato una cifra diversa: 50 minuti sono due impulsi nemmeno vicini tra di loro (il 40 e il 10), e soprattutto dovrebbero cambiare di segno abbastanza spesso per rimettersi a posto. Evidentemente anche se la sveglia indicava che stava ricevendo il segnale c’era così tanta ionizzazione che non riusciva a beccare i due secondi di silenzio radio che indicano il nuovo minuto…

Ultimo aggiornamento: 2023-08-07 09:00

Ebbene sì, Spartaco Casavecchia era una persona reale!

Ricordate che mi ero chiesto se Spartaco Casavecchia, il traduttore della Piccola storia della matematica di Egmont Colerus, fosse davvero esistito? Su Facebook Michele De Russi mi ha segnalato questa rivista dove il dott. ing. Casavecchia aveva scritto un articolo nel maggio 1933 su “La tecnica moderna nelle trasmissioni ad alta tensione”; inoltre era ancora citato nell’annuario degli ingegneri del 1949. Diciamolo: questa volta sono stato malfidato!

Chissà se Spartaco Casavecchia esisteva davvero

Incuriosito da Luca, ho preso in prestito dal circuito bibliotecario milanese la ristampa della Piccola storia della matematica di Egmont Colerus, pur sapendo che oltre ad essere datata (la prima edizione Einaudi è del 1939, l’anno di morte di Colerus) è anche quella tradotta originariamente da “Spartaco Casavecchia”.

Quello che ho scoperto è che però non v’è traccia di Spartaco Casavecchia se non come traduttore di questo specifico libro. Sapendo che almeno in passato c’era l’abitudine di fare traduzioni in casa editrice e indicare un nome di traduttore fittizio, mi chiedevo se anche questo è il caso…

(poi vi dirò com’è il libro)

VeryMobile e i suoi problemi

Io ho una sim VeryMobile che ho preso un anno e mezzo fa e che non uso. La tariffa è da 4,99 euro al mese con 30 giga di dati, con addebito automatico a meno che ovviamente non ci siano soldi nel conto, e ha la solita scadenza di 11 mesi più un mese dove posso solo ricevere chiamate. Io non l’ho mai ricaricata se non una volta lo scorso luglio perché mi serviva; gli undici mesi sono scaduti a fine giugno: a inizio luglio apro l’app (di una lentezza esasperante) e scopro che non posso ricaricare, ma devo chiamare il 1929 per informazioni.

Io ci ho provato, a contattare il 1929; peccato che a un certo punto casuale, mentre navigavo a fatica attraverso il risponditore automatico, la linea cascasse. A questo punto mi sono detto “e che succede, se ricarico da sito anziché da app?” Ho messo i miei bei cinque euro, e behold! la sim si è magicamente riattivata.

Tutto è bene ciò che finisce bene? No, è anche meglio, in un certo senso. I loro sistemi si devono essere incartati, e il rinnovo è stato fatto a costo zero come vedete nell’immagine (con il bonus del famigerato messaggio di Zolva). Certo, mi direte, tanto tu non usi la sim e quindi quegli euro verranno scalati il mese prossimo. Non proprio: dovevo inviare un sms da quel numero per l’attivazione dell’account per Pi Network e quindi ora il credito è leggermente sotto i 4,99 euro…