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Ora solare: che succederà a marzo?

Ieri abbiamo portato indietro di un’ora gli orologi che non si aggiornano automaticamente – ce ne sono ancora parecchi, almeno a casa mia. Fin qua nulla di strano, ci capita due volte l’anno di spostare le lancette. Solo che nel 2019 il parlamento europeo, mentre approvava una serie di direttive tra cui quella copyright, avrebbe anche stabilito che dal 2021 non ci sarebbe più stata l’ora legale nell’Unione europea: questo dopo una petizione online promossa delle nazioni del nord Europa e di cui noi italiani non ci eravamo nemmeno accorti. Solo che – a differenza della direttiva copyright – in questo caso la procedura si è arenata al trilogo (il negoziato finale tra Parlamento, Consiglio e Commissione) e non se ne è ancora fatto nulla. L’Italia aveva tra l’altro chiesto di continuare a mantenere l’ora legale, ma appunto non si sa cosa succederà nel 2022.

Il problema non è tanto la scelta di un fuso orario una volta per tutte da parte delle singole nazioni: se noi per esempio decidessimo di avere l’ora legale tutto l’anno e quindi finire nel fuso GMT+2 (quello di Atene), anche se dovessimo togliere un’ora per sapere l’ora francese o tedesca non sarebbe la fine del mondo. Nemmeno avere solo alcune nazioni che adottano l’ora legale è così complicato, a dire il vero. Però c’è un punto che mi pare non sia stato considerato. I computer usano un file apposta, il cosiddetto TZ (Time Zone) che viene regolarmente aggiornato con le regole per tutti gli anni. Ma i nostri simpatici orologi radiocomandati ricevono il segnale tipicamente da Francoforte, e quindi sanno quando cambiare ora perché tutta l’Unione europea lo fa. Cosa succederà se alcune nazioni lo faranno e altre no?

Riscaldamento

(dell’obbligo di green pass parlerò la settimana prossima, quando vedrò cosa è successo oggi)
Il 15 ottobre, almeno nel nord, è il giorno in cui si possono accendere i riscaldamenti negli appartamenti. Quest’autunno è stato molto clemente, a dire il vero, tanto che non abbiamo ancora cominciato. In compenso stamattina la metro lilla era un forno. Non è che all’ATM abbiano frainteso il concetto di “appartamento”?

Ultimo aggiornamento: 2021-10-15 10:19

Boicottaggi

Leggo che La scrittrice irlandese Sally Rooney non ha autorizzato la traduzione in ebraico del suo ultimo libro, come segno di protesta nei confronti dei palestinesi e quindi boicottaggio di Israele.

Io sono favorevole alle azioni di boicottaggio, soprattutto quando toccano il nostro portafoglio e quindi non sono pure formalità. Ma non posso fare a meno di chiedermi quanti israeliani interessati ai libri di Rooney non comprendano abbastanza bene l’inglese da leggere il suo ultimo libro in lingua originale. Certo, se ci fosse un boicottaggio verso gli italiani le cose sarebbero molto diverse :-)

Ultimo aggiornamento: 2021-10-12 16:30

Sapri e la sua spigolatrice

Le polemiche sulla callipigia statua che ricorda la Spigolatrice di Sapri fervono. (Io preferisco una statua così a certe opere contemporanee, e a chi scrive che le contadine non avevano certo quel fisico dico solo “Riso amaro e Silvana Mangano”).

Ma quello che mi stupisce di più è che anche persone della mia età non hanno nessuna idea del perché si sia fatta quella statua. Non che io mi ricordi l’autore della poesia, ma pensavo che il refrain “Eran trecento, eran giovani e forti, e sono morti!” fosse un leit-motiv di tutta la retorica risorgimentale alle scuole medie dei miei tempi. Che adesso non la si studi più passi, ma è possibile che ci sia così tanta gente che non subì quel lavaggio del cervello?

poster elettorali

Mancano due settimane alle elezioni comunali, e finalmente si vede qualche poster elettorale appicciato agli spazi. (Nella foto non ho preso Maurizio Lupi che era a destra della Lega). Fino a metà della settimana scorsa non ce n’erano. Rispetto a vent’anni fa c’è comunque un crollo dei numeri: non credo che la cosa dipenda solo dalla mancanza di soldi (ah, qualcuno spieghi a Bernardo che non sono stati i cattivissimi acher a rubare e diffondere il suo audio), ma proprio perché ormai quel tipo di poster non interessa più. Chi i soldi ce li ha ha usato i seipertré oppure i festoni attaccati ai pali della luce (e qui vince di gran lunga la destra). La cosa più buffa è che dopo decenni di maggioranza bulgara di destra gli unici due santini che ho trovato in buca delle lettere erano di candidati che appoggiano Beppe Sala.

Mi dite com’è la situazione nel resto dell’Italia?

Attivazione libri digitali

Eh sì, è cominciata la scuola e mi tocca attivare i libri digitali. Rispetto all’anno scorso ho qualche idea in più su come farlo, per fortuna: ma restano sempre delle peculiarità che non comprendo. Mondadori Education per esempio ha due modalità: inserimento PIN per i libri dal 2018 in poi, e bollino SIAE per i precedenti. Ora mi capita che WikiMath sia del 2017, e quindi un cecato come me deve leggere dei numerelli sul bollino. Ma questo è il meno! Dopo aver faticosamente copiato quei numeri, mi è arrivato un errore “INSERIRE SOLO LE PRIME DODICI CIFRE DEL CODICE ISBN”. Ora, il codice ISBN ha 13 cifre. Lo so, la tredicesima è di controllo, quindi che ci sia o non ci sia è irrilevante per riconoscere il libro. Ma proprio per questo cosa ti costa guardare solo le prime 12 cifre? E no: nella schermata di inserimento non c’è scritto “inserire le prime dodici cifre del codice ISBN”…

Il libro che non può essere nominato

eresia Un articolo di Repubblica racconta del boom editoriale di un libro novax edito da ByoBlu. Del libro me ne importa poco: ho troppo poco tempo per mettermi a leggerlo, e come si sa non vale assolutamente la pena di provare a smontarlo.

C’è però una cosa che mi ha stupito. Come vedete, l’articolo spiega che Eresia è al secondo posto tra i libri più venduti della settimana, aggiunge anche che il terzo in classifica è Io sono Giorgia (quello prima o poi lo leggerò, in fin dei conti mi sono anche sciroppato Secondo Matteo), ma è insolitamente reticente su chi è in testa: «Al primo posto della classifica della settimana c’è un prodotto Feltrinelli». Essendo io un curiosone, sono andato a vedere e ho scoperto due cose. La prima è che stiamo parlando solo della sezione saggistica: la narrativa italiana e straniera vendono molto di più. Ma questo è abbastanza normale, soprattutto in estate. Più interessante è scoprire qual è “il prodotto Feltrinelli”: Io posso. Due donne sole contro la mafia di Pif e Marco Lillo.

Io penso sempre male, come ben sa chi mi conosce: però mi fa ridere che a Repubblica non solo si continui la pessima abitudine di non inserire collegamenti esterni per approfondire le notizie da loro riferite, ma si eviti anche di “fare pubblicità” – si fa per dire – alla concorrenza. Ho appena guglato e scoperto che Marco Lillo scrive per il Fatto Quotidiano, ed è anche un miniazionista della società…

Ultimo aggiornamento: 2021-08-31 14:47

semafori notturni accelerati

La scorsa settimana siamo stati a Chiavari a cena con dei nostri amici. Per rientrare a casa, siamo come al solito sotto la ferrovia all’altezza di viale Millo, e noto che il verde del semaforo è durato pochissimo. In compenso, anche il rosso non era durato a lungo come al solito. Occhei, mi dico, è vero che ho bevuto solo una media chiara ma magari è già stata sufficiente a farmi sballare completamente la mia percezione del tempo. Ma poi sono arrivato al semaforo con corso Genova, dove c’è il contasecondi per verde e rosso, e ho visto che effettivamente anche lì il tempo del verde era inferiore a quello standard. Mi sto chiedendo se a Chiavari abbiano regolato i semafori in modo diverso di giorno e di notte, per evitare che la gente si scocci e passi con il rosso…