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Un’intelligenza artificiale può avere un copyright?

Luciano Daffarra scrive su agendadigitale.eu del rifiuto del Copyright Office statunitense di tutelare un’opera prodotta dalla “Creativity Machine”: un sistema di intelligenza artificiale che per mezzo di un apposito algoritmo ha prodotto “autonomamente” il dipinto in questione. Qua potete leggere l’articolo di The Verge. La stessa cosa era capitata qualche anno fa con l’autoscatto del macaco Naruto: in pratica, la giurisprudenza afferma che poiché l’autore di quelle opere, animale o IA che sia, non ha personalità giuridica non può nemmeno avere diritti di proprietà intellettuale.

Il mio personale pensiero, da non leguleio, è sulla stessa linea ma per un motivo (forse) diverso: la scelta di accettare che queste entità, per mancanza di un nome generico migliore, abbiano diritto al copyright non è a vantaggio loro ma di qualcun altro. Già adesso il copyright è sempre più spesso venduto dal creatore a qualche non meglio identificata corporation: pensate a Topolino per esempio. Ma questa è una scelta specifica degli autori originari che hanno deciso di monetizzare. Naruto e la Creativity Machine non possono aver fatto quella scelta, quindi assegnare loro il copyright è contro la logica che ha portato al diritto d’autore. Ma temo di essere in minoranza, e sicuramente la mia voce sarà soffocata da chi è interessato a fare i soldi…

lampadine fulminate

L’altro giorno Jacopo accende la luce in camera sua, ma si spegne immediatamente. Lampadina fulminata. Vabbè, ne ho sempre qualcuna di scorta, la cambio e via. L’avevo cambiata non più tardi di sei mesi fa, ma tant’è.
Il fatto è però che quella lampadina, anche se aveva un attacco E27, era a led. Non dicevano che le lampadine a led costavano molto di più ma – a parte consumare meno – avevano anche una durata molto maggiore di quelle a incandescenza o alogene? Sono solo io lo sfigato?

Aiuti e omaggi

Sono in tanti a raccogliere aiuti per l’Ucraina; tra questi c’è anche Esselunga, che come fa spesso in questi casi sceglie una forma di “donation matching”. In pratica, se uno devolve 500 punti Fidaty – l’equivalente di cinque euro nei cataloghi a premi – Esselunga darà 10 euro alla Croce Rossa. Fin qua nulla di particolare, e non sarò certo io a invitarvi a donare in questo modo o se per questo in un qualunque altro modo. Quello che però ho notato è la frase finale: «Per te in omaggio un pacco di pasta da 500 grammi Esselunga di filiera 100% italiana.»

Lasciamo da parte le possibili battute sul fatto che spesso la filiera sarà italiana ma c’è chi si lamenta perché il grano arrivava da Ucraina e Russia, visto che a quanto pare non arriva grano duro dall’Ucraina (ma dalla Russia un po’ sì) mentre si importa grano morbido. C’è però un’altra cosa che mi chiedo. Non è la prima volta che in questi casi Esselunga dà un omaggio: una decina d’anni fa mi ricordo che dando punti per il WWF consegnavano una t-shirt. La mia ipotesi è che ci siano problemi fiscali nella pura donazione di punti, e quindi quello che viene fatto passare come un omaggio è in realtà un prodotto che viene “acquistato” con i nostri punti (a carissimo prezzo, ma questo è irrilevante dal punto di vista fiscale), mentre la donazione segue un’altra strada formalmente slegata dai punti offerti. Mi affretto ad aggiungere che non sto assolutamente mettendo in dubbio che se Esselunga riceverà chessò dieci milioni di punti allora devolverà 200.000 euro: il mio è un puro dubbio contabile. Qualcuno esperto del campo sa dirmi se ci ho azzeccato?

Offerte a mia insaputa

Stamattina sono passato alla Lidl a prendere due confezioni di pile ricaricabili che erano in offerta a 4,99 euro cadauna, e già che c’ero ho aggiunto dei sacchetti per la spazzatura (1,19 euro). Sono andato come al mio solito alla cassa automatica, nonostante ogni volta ci sia qualcosa che non va – oggi non mi leggeva il codice a barre per uscire… – ho messo il mio sacchetto e ho aggiunto i pezzi. Risultato: ho pagato le pile 3,99 e i sacchetti 0,99.

Tornato a casa ho guardato se c’era qualcosa di particolare: ma il sito mostra solo che per i 30 anni qui in Italia ti davano un “cancella e vinci” se passavi la loro carta fedeltà alla cassa: carta fedeltà che posseggo ma non uso. D’altra parte il prezzo era ribassato sin dall’inizio, quindi non potevano nemmeno sapere chi io fossi. Cosa potrà essere successo?

Ultimo aggiornamento: 2022-03-07 09:51

Dal mondo reale

Mi si è rotta una stanghetta degli occhiali, e quindi sono passato dall’ottico sotto casa per ordinarne un’altra. In negozio c’erano altre tre persone, una parecchio anziana e due della mia età o poco più che (s)parlavano di Giuliano Amato. Uno di loro, con molta sicurezza, affermava che guadagnava 45.000 euro al mese e ora che è diventato presidente della Corte Costituzionale ne prenderà altri 12.000, sempre al mese.

Io non ho idea di quanto effettivamente guadagni il dottor Sottile. Però, anche senza andare a leggere Wikipedia, mi era abbastanza chiaro che i 12000 euro non erano la differenza tra un giudice costituzionale “semplice” e il presidente; quindi non si sarebbe preso quei soldi in più. (Per i curiosi, un giudice costituzionale guadagna 360000 euro lordi l’anno che fanno 12600 euro al mese, e il presidente ha un quinto in più).

Ma tanto è una campagna persa, inutile anche solo commentare.

Ultimo aggiornamento: 2022-02-17 11:02

Strane dogane

Gli amici cinesi che vendono via Aliexpress si sono rapidamente adeguati alla richiesta di pagare l’IVA, e quindi ho ricominciato a comprare lì. Ieri mi sono arrivati due pacchetti: il primo con 100 mascherine FFP2 ordinate 12 giorni fa – secondo me hanno già dei magazzini da qualche parte in Europa – e il secondo con le luci per le nostre biciclette. Il punto è che quelle luci le avevo ordinate a novembre, ma soprattutto erano state sdoganate il 4 gennaio. Chi se le è tenute da parte per un mese?

(ciliegina: sono arrivati due postini diversi)

Cara Esselunga, perché rilettura *parziale*?

Dopo qualche volta in cui miracolosamente la rilettura della spesa non mi veniva chiesta, adesso a quanto pare sono tornato ad essere “cattivo”. Vabbè. C’è però una cosa che non ho per nulla capito.
Oggi prima di pranzo sono andato a prendere tre cose che mi mancavano, e mi è arrivata una richiesta di rilettura parziale. Il punto è che quando ho scritto tre cose intendevo proprio tre (per un totale di 4,66 euro, ma quello è irrilevante). Non potevano semplicemente fare una rilettura totale, che probabilmente era persino più veloce? (quella parziale non si fa in cassa). Niente, non riesco proprio a capire la logica di quel sistema.

Ultimo aggiornamento: 2022-02-04 19:32

“filtro nitidezza”?

Secondo me, le battute sulle “mascherine disegnate” nella foto sulla riunione della Lega non hanno per nulla centrato il bersaglio. Se appena uno volesse fotoscioppare le mascherine che non c’erano, avrebbe fatto un lavoro molto migliore.

La vera domanda è “a che cacchio serve un filtro nitidezza in una foto di gruppo dove tanto tutti sono a distanza?”

Ultimo aggiornamento: 2022-02-02 10:03