Archivi categoria: curiosità 2022

quanto siete creativi?

Se volete verificare la vostra creatività, potete provare questo test, dove vi viene chiesto di scrivere dieci sostantivi (in inglese) il più possibile dissimili tra loro dal punto di vista concettuale. Io non sono andato molto bene:

Your score is 78.35, higher than 52.06% of the people who have completed this task

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Percentile: 52🟧
datcreativity.com

Buon divertimento!

quasi intero

Nel suo blog, Pat Ballew riporta una configurazione di triangoli trovata da Ed Pegg jr. Nella figura a fianco, la lunghezza d è “quasi” 7; più precisamente, 7,0000000857…. Diciamo che non se ne accorgerebbe comunque nessuno, a parte quei pistini dei matematici?

Ultimo aggiornamento: 2022-10-25 18:23

Perché spedire a casa?

Come forse ricorderete, da questa primavera sono subentrato come RSU aziendale stante il prepensionamento di un po’ di gente. Questo significa che per accordi azienda-sindacato mi viene inviata una serie di comunicazioni. Giovedì 13, per esempio, ho ricevuto una mail di Risorse Umane con la copia del Rapporto periodico “Pari Opportunità” biennio 2020-2021, che l’azienda ha trasmesso al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, e della sua relativa ricevuta di trasmissione. Bene. Ieri citofona il postino dicendo che c’è una raccomandata per me. Scendo ed è un bustone della mia azienda: lo apro… e trovo lo stesso rapporto inviatomi per mail, stavolta in copia cartacea.

Io posso immaginare che ci possa essere un obbligo di legge nello spedire copia cartacea di questo rapporto a tutte le RSU. Quello che non riesco a capire è perché non sono state spedite direttamente nei nostri uffici, al limite chiedendo di inviare una conferma di ricezione (tanto mica ho dovuto firmare per la raaccomandata…)

Filippo Ganna e il record dell’ora

L’anno scorso la Lotus (quella delle auto, sì) scriveva che lo “UCI Best Human Effort”, migliore prestazione ciclistica umana sull’ora ottenuta da Chris Boardman con una bicicletta speciale monoscocca, sarebbe potuto restare tale per sempre. In effetti l’UCI, la federazione ciclistica internazionale, ha combinato una serie di pasticci, decidendo che il record dell’ora doveva essere ottenuto con biciclette che possono essere usate “normalmente” (qualunque cosa ciò significhi in pratica, dalla struttura alla posizione in sella) e declassando tutti i record da Moser in poi come per l’appunto “migliore sforzo umano”.

La profezia della Lotus non si è avverata, visto che sabato Filippo Ganna ha stabilito il nuovo record con 56,792 chilometri, stracciando il record appena ottenuto dal betatester Daniel Bigham e percorrendo 400 metri abbondanti in più di quelli fatti da Boardman. Ganna ha quindi unificato le migliori prestazioni; a questo punto non credo che qualcuno tenterà di ottenere il primato di serie B con una bicicletta non omologata UCI, e quindi finalmente la cronologia si è rimessa a posto. Il mio dubbio è solo se qualcuno cercherà nel prossimo futuro di migliorare questo record. Tutto è possibile e spesso i record vengono migliorati più volte in pochi mesi, perché viene infranto anche un muro psicologico. Vedere però di quanto è stato migliorato il record (non la migliore prestazione umana…) mi fa pensare che almeno per qualche anno non succederà molto. Vediamo se pecco di hybris come la Lotus!

(Ah, la massima distanza percorsa in un’ora con un veicolo a propulsione umana è 92,432 km. Ma in effetti non credo che nessuno possa definire “bicicletta” quel mezzo!)

I misteri delle SIM

Venerdì scorso Anna mi dice “non mi funzionano più i dati sul tablet”. La SIM di quel tablet è intestata a me, e con TIM Unica abbiamo dati illimitati, quindi non poteva essere un problema di fine giga. Sabato mattina chiamo il 119 dal mio telefono aziendale: racconto il tutto all’operatrice che mi consiglia il classico sistema informatico “tieni spento una decina di minuti il tablet, che intanto forzo una riconfigurazione in rete. Poi ti richiamo”. Faccio il tutto, riaccendo e continua a non funzionare. A questo punto l’operatrice mi dice “ok, devo fare escalation, ti faccio poi chiamare dai tecnici ma ci vorrà qualche giorno”: ovvio, considerando che metà di noi dipendenti è a casa coartatamente il lunedì visto l’ennesimo contratto di solidarietà che abbiamo.

Ieri Anna mi fa “puoi richiamare tu il 119?” al che rispondo “un attimo solo, che provo a spostare la SIM su un altro vecchio tablet per vedere se il problema è sulla SIM o sul tablet. Faccio il tutto, non riesco a far funzionare nulla, rimetto la SIM originale sul tablet… e i dati sono ripartiti. Evidentemente era necessario il metodo informatico avanzato, un po’ come in questa vecchia storiella

i testimoni di Geova e il comitato sanitario

Mentre ero in ospedale, sono stato per vari giorni in stanza con un testimone di Geova. No, non mi ha svegliato al mattino con le copie della Torre di Guardia :) Come immagino sappiate, i testimoni di Geova non ammettono le trasfusioni di sangue: è una loro scelta legittima, su cui non ho da dire nulla. Non ho nemmeno da dire molto sul fatto che i chirurghi possano trovarsi in difficoltà, sapendo che non possono permettersi il paracadute di una trasfusione e quindi devono stare molto più attenti durante le operazioni. Una cosa però mi ha lasciato un po’ perplesso.

Il figlio del compagno di stanza dovette fare un’operazione piuttosto complicata e rischiosa, almeno dal punto di vista della perdita di sangue. Se non ho capito male – il suo accento era molto pesante – in sala operatoria c’era un membro del comitato sanitario dei testimoni di Geova che verificava che non venisse usato sangue. Non posso garantire l’autenticità del racconto, anche perché aveva poi aggiunto che la persona in questione aveva messo una pastiglia sotto la lingua del figlio per ridurre la perdita di sangue. Se però fosse davvero così mi sembrerebbe una cosa piuttosto pericolosa…

Ultimo aggiornamento: 2022-09-30 18:21

L’unicorno Satispay

Mi è arrivata una mail di Satispay che gioisce per essere diventata un “unicorno”, cioè un’azienda che vale più di un miliardo di euro. E in effetti l’Ansa conferma.

A me Satispay piace tanto, perché mi semplifica la vita con i micropagamenti, e insomma sono felice per loro. Ma c’è qualcosa che non mi torna. Il risultato è stato raggiunto perché un altro fondo ha iniettato 320 milioni. Qualcuno più esperto di me sa spulciare i bilanci dell’azienda e scoprire se è in perdita e di quanto? Non vorrei che il tutto fosse un’enorme bolla…

Ultimo aggiornamento: 2022-09-28 14:07

come si vota in ospedale

Come sapete, sono ricoverato in ospedale. Sarei dovuto essere dimesso mercoledì, ma ho avuto delle complicazioni e sono ancora qui. La cosa è una scocciatura per una serie di motivi: ma un cruccio era il non potere votare. Dai referendum del 1981, quelli anche sull’aborto, a oggi ho sempre votato, anche quando si sapeva che il referendum non avrebbe mai raggiunto il quorum. Mi è capitato più volte magari di annullare la scheda, ma comunque andavo al seggio.

Venerdì mattina però è passata un’infermiera in reparto chiedendo se qualcuno voleva votare dall’ospedale. Ho subito dato l’ok, consegnato la mia carta d’identità per essere fotocopiata, e telefonato a casa per farmi portare la tessera elettorale e chiedere qual è il mio numero di sezione (a dire il vero lo ricordavo perché è facile). Sabato ho compilato il modulo di richiesta, che poi deve essere firmato dal direttore di reparto – che certifica tra l’altro che non posso muovermi dal letto – e inviato al sindaco.

Ieri aspetto, aspetto, aspetto. Gli infermieri non sapevano nulla, dicevano che l’ultima volta pareva loro che il seggio mobile fosse arrivato a mezzogiorno. Alle 19.35 mi stavo accingendo a preparare una lettera di fuoco, quando il seggio si è appalesato!
Sono arrivati in ordine sparso presidente di seggio, segretario e carabiniere. Il secondo ha preso i miei dati, la prima mi ha dato le schede e la matita copiativa, ha tentato inutilmente di fare uscire il compagno di stanza “per la privacy” (tanto è un testimone di Geova, non vota mai), il terzo ha recuperato le schede e le ha messe in una busta. Niente urna, no. La procedura è durata forse anche meno che al seggio normale, non mi hanno neppure tolto il telefono :) (non che me ne importasse di fotografare la scheda).

Tutto relativamente bene, insomma, ma migliorabile: il Policlinico di Milano è enorme e sparpagliato, ma si potrebbe stimare il tempo necessario a passare da un padiglione all’altro e dare almeno un’idea di quando sarà il turno di voto. Non sono stato l’unico a lamentarmi, tra l’altro.

Come ho votato? Il voto è segreto :) però posso dire che a differenza di cinque anni fa non ho scelto un simbolo che non aveva nessuna possibilità di eleggere qualcuno neanche al proporzionale (il candidato uninominale dello schieramento meno lontano dalle mie posizioni era invotabile)