Archivi categoria: curiosità 2008

Sarà falso? sarà vero?

Una chat di qualche minuto fa con un mio ex-collega di quando ero giovane e torinese:
A. – Una domanda velocissima: Luca luciani e’ quel dirigente tim che pensava che napoleone aveva vinto a waterloo?
.mau. – yup! che ha fatto di bello stavolta?
A. – L’hanno mandato in brasile (dove adesso lavoro btw)
Vi avverto subito: sono andato a controllare sull’organigramma Telecom aggiornato all’11 dicembre, e non vedo nulla del genere. Nel caso sia vero, però, potrete dire di avere avuto lo scoop :-)
Aggiornamento: (12:00) mi fanno notare via FriendFeed che potrebbe essere vero. Come dice Beneforti, è davvero “l’eroe dei due mondi!”

Ultimo aggiornamento: 2008-12-16 12:07

Santa Lucia e “il giorno più corto che ci sia”

Il proverbio “Santa Lucia, il giorno più corto che ci sia” è noto penso a tutti. A tutti dovrebbe essere anche noto che in realtà il giorno più corto dell’anno è il solstizio di inverno: quando sia è probabilmente meno noto, ma si è tutti d’accordo che sia il 21 o il 22 dicembre.
Non so esattamente se il proverbio è nato perché veniva bene la rima, perché l’associazione di santa Lucia con la luce è più che millenaria, o se c’entri qualcosa l’anticipo di solstizi ed equinozi con il calendario giuliano; però vorrei aggiungere una possibile altra ipotesi.
Se andate a guardare le effemeridi per Roma centro, scoprirete che ieri e oggi il sole è tramontato alle 16:39, ma domani tramonterà alle 16:40. Ok, adesso non venitemi a dire che sto barando, potete verificarlo da voi. In realtà le giornate continuano ad accorciarsi per una settimana ancora, però c’è questa buffa situazione per cui il sole sorge e tramonta più tardi, insomma la giornata si sposta.
Sto barando un poco anch’io, visto che se non ho fatto male i conti il giorno in cui il sole è tramontato prima è stato il 9 dicembre: però è possibile che i nostri trisnonni si fossero accorti che a Santa Lucia il tramonto iniziava ad arrivare un po’ più tardi, e quindi abbiano preso la palla al balzo. Purtroppo per chi ha già fatica ad alzarsi al mattino, il sole inizierà ad anticipare il suo sorgere solo il 4 gennaio prossimo. Pazientate ancora un po’.

Ultimo aggiornamento: 2008-12-14 18:14

Responsabilità sociale

Ieri sera Anna mi ha fatto notare una scritta in fondo alla confezione di budino che mi aveva fatto (budino San Martino collezione oro, per la cronaca). C’era scritto “CLECA certificata da SGS tutela la persona e il suo lavoro sotto ogni aspetto e lo pretende anche dai suoi fornitori”, e sotto “Responsabilità sociale SA 8000”.
Confesso di non avere mai sentito parlare in precedenza di questo tipo di certificazione, che pure in Italia ha una certa visibilità, almeno secondo wikipedia. In un periodo in cui tutti fanno tante affermazioni di “controllo sui lavoratori”, credo sia importante che ci sia chi fa sul serio queste cose, tanto da fare tutta la trafila per avere una certificazione. Ah: la certificazione dà obblighi anche per i subfornitori, quindi le classiche scuse “non sapevo da dove mi arrivava il materiale” sono automaticamente inutili… altra buona cosa.

Ultimo aggiornamento: 2008-12-06 17:27

si può davvero?

Leggo dai komunisti di Repubblica che il nostro PresConsMin, durante un’intervista congiunta col primo ministro albanese, avrebbe detto «”Se la sinistra e qualcuno della maggioranza insiste affinché l’Iva sia al 50% come prevede l’Unione europea io non ho nulla da obiettare.»
Non avendo seguito la polemicuccia, non saprei dire chi nella maggioranza sta insistendo, ma non importa. Quello che mi interessa è che Silvio – che notoriamente è uno che queste cose le sa bene – ha affermato che l’Unione europea dà la possibilità agli stati membri di avere un’aliquota Iva al 50%, presumibilmente per generi di lusso; non credo l’uso sia limitato agli abbonamenti alle tv satellitari. Quand’è che si comincia? Tanto chi compra le cose di lusso i soldi ce li ha :-)
Aggiornamento: (14:50) sgrunt, Repubblica ha frainteso; il 50% era “rispetto al 20% attuale“. Qui la schermata che avevo commentato: ecco cosa succede a fidarsi di certi giornalacci.

Ultimo aggiornamento: 2008-12-02 14:13

Via Paolo Sarpi, Milano

Lunedì scorso via Paolo Sarpi (per i non milanesi: il centro della Chinatown meneghina) è diventata zona a traffico limitato. Mia zia abita proprio lì in mezzo, e stamattina siamo passati rapidamente da lei per chiederle di riparare un paio di miei maglioni. Ci siamo fermati a prendere un caffè in un bar, e il proprietario era lì a lamentarsi della ZTL, della Moratti, di De Corato; aggiungeva poi che dei commercianti italiani il 95% era contro la ZTL e ancor più contro la possibile futura isola pedonale, ma visto che uno dei pochi che erano d’accordo era ammanicato con i giornali, questi scrivevano tutti che “gli italiani” vorrebbero l’isola pedonale. (Ah: bisogna dire che si è messo di impegno a non nominare mai i cinesi, e si vedeva che lo faceva a fatica… un più per lo sforzo)
Magari abbiamo trovato l’unico commerciante italiano contrario, però è interessante vedere che non sempre (quasi mai?) le cose sono come scrivono i giornali. Ecco, probabilmente il “giornalismo dal basso” che fa tanto chic pronunciare dovrebbe proprio fare questo: sentire cosa pensa davvero la gente. Però non mi pare che poi capiti davvero :-)
Ah: per la cronaca, mia zia è felicissima della ZTL.

Ultimo aggiornamento: 2008-11-22 17:24

Quale sarebbe la differenza?

La Stampa, come tutti gli altri quotidiani odierni, ci fa sapere che Michael Jackson si è convertito all’islamismo, e ha cambiato il proprio nome in Mikaeel. Però, per strafare, ci spiega anche che Mikaeel è “il nome di uno degli angeli di Allah”. (Ma a dire il vero danno quella spiegazione anche il Giornale e le ultime notizie Corsera, il che mi fa pensare che ci sia stato un copincolla collettivo da qualche agenzia
Ora, Mikaeel è indubbiamente uno degli angeli di Allah. Ma è banalmente l’angelo biblico Mi-Kha’El, proprio come l’angelo Jibril che portò le rivelazioni a Maometto è l’ebraico Geber-El – vedi anche qua. Detto in altro modo, Mikaeel è esattamente Michele, cioè Michael: l’ex-nero ha semplicemente usato la forma araba del nome. Dov’è lo scoop? Forse che chi ha compilato l’agenzia e chi l’ha scopiazzata non sa che Michele è il nome di un arcangelo (oltre che del firewall del sito del Vaticano, per ovvie ragioni che però stavolta non vi spiego)?

Ultimo aggiornamento: 2008-11-22 16:51

quando l’understatement è più di un’arte

Questa settimana – ufficialmente dopodomani, ma qui a Milano la si trova in edicola già oggi – esce il numero 4000 della Settimana Enigmistica. Rispetto a quasi quarant’anni fa, quando iniziai a leggerla, le differenze sono minime: la fotocomposizione, l’uso del colore non solo in prima e ultima pagina ed eventualmente a pagina 40, l’affiancamento degli SMS alla cartolina postale, il codice a barre in ultima pagina.
Però ricordavo che in queste occasioni speciali c’era qualcosa di diverso: venivano aggiunte quattro pagine di “celebrazione” (o di ricordo, come nel primo anniversario della morte di Piero Bartezzaghi). Così, quando in pausa pranzo sono passato in edicola a comprarla e ho aperto la penultima pagina, ci sono rimasto male a vedere che era “pagina 46”. Mi sembrava un po’ poco come celebrazione avere il colonnino “Ai lettori” a pagina 2. Poi ho riguardato la copertina, e ho visto la scritta “Otto pagine di giochi in più”. In effetti le otto pagine ci sono, sono più o meno a metà della rivista, e sono indicate con numeri romani: immagino per poter dire che anche stavolta le soluzioni sono a pagina 46.
Inutile: sono inarrivabili.

Ultimo aggiornamento: 2008-11-20 13:42

aspettatevi qualche annuncio prima di Natale

Un paio di settimane fa è apparso questo post, in cui si segnalava come un ricercatore avesse deciso di stabilire una volta per tutte qual era l’accordo iniziale di A Hard Day’s Night applicando l’analisi di Fourier al suono che apre il disco (i più matematici possono trovare il PDF dell’articolo originale qui, courtesy of Keplero). È notizia di ieri che Paul McCartney metterà all’asta un manoscritto del 1911 dove appare la firma di Eleanor Rigby: cosa assolutamente inutile, visto che sir Paul non ha certo bisogno di soldi, e comunque i Veri Beatlesiani sanno che la fonte del nome non è quel foglio ma la lapide sulla tomba al cimitero di Woolton – a parte il titolo che non ci azzecca nulla, stavolta il Corsera non ha toppato e l’interno dell’articolo è corretto.
Non mi resta che immaginare che i Fab Two (più le due vedove) abbiano finalmente trovato l’accordo ( :-) ) per vendere i loro brani anche su iTunes o altre piattaforme digitali, e quindi abbiano iniziato una campagna pubblicitaria – ovviamente senza spendere una sterlina!

Ultimo aggiornamento: 2008-11-13 16:36