si può davvero?

Leggo dai komunisti di Repubblica che il nostro PresConsMin, durante un’intervista congiunta col primo ministro albanese, avrebbe detto «”Se la sinistra e qualcuno della maggioranza insiste affinché l’Iva sia al 50% come prevede l’Unione europea io non ho nulla da obiettare.»
Non avendo seguito la polemicuccia, non saprei dire chi nella maggioranza sta insistendo, ma non importa. Quello che mi interessa è che Silvio – che notoriamente è uno che queste cose le sa bene – ha affermato che l’Unione europea dà la possibilità agli stati membri di avere un’aliquota Iva al 50%, presumibilmente per generi di lusso; non credo l’uso sia limitato agli abbonamenti alle tv satellitari. Quand’è che si comincia? Tanto chi compra le cose di lusso i soldi ce li ha :-)
Aggiornamento: (14:50) sgrunt, Repubblica ha frainteso; il 50% era “rispetto al 20% attuale“. Qui la schermata che avevo commentato: ecco cosa succede a fidarsi di certi giornalacci.

Ultimo aggiornamento: 2008-12-02 14:13

4 pensieri su “si può davvero?

  1. sapu

    … e, di regola, chi compra cose di lusso ha (oltre ai soldi) qualcuno su cui scaricare la spesa in eccesso: tanto chi controlla ?

  2. Tooby

    Da quanto ricordo, l’Unione Europea pone come limite massimo per l’IVA (e imposte equivalenti) al 25%. A tali livelli arrivano solo i Paesi scandinavi, che hanno una elevata spesa pubblica e quindi possono permetterselo. I beni di lusso dovrebbero raggiungere il 25% anche nel nostro Paese (ma questo non l’ho verificato).
    (Piccolo OT: in Italia l’aliquota ordinaria arriva al 20%, fra le più alte d’Europa, ma il gettito da essa derivante è invece fra i più bassi. La cosa simpatica è che spesso il nostro sistema favorisce l’elusione dell’imposta, ma, ovviamente, non per i consumatori finali – quelli la pagano dura e cruda).

  3. paolo beneforti

    diversi giornali, ieri, (tra cui Il Giornale) hanno titolato sull’aumento “del 50%”, dato che Berly ha usato quelle parole.
    più interessante è ciò che dice Sky, nell’articolo da te linkato: “Sky chiarisce infatti che la questione dell’Iva agevolata applicata ai servizi televisivi «è stata affrontata in sede europea a seguito di un esposto presentato da Mediaset nel 2007 alla Commissione Europea. Sulla base di questo esposto, la Commissione ha intrattenuto uno scambio di documenti con il Governo italiano. In tale esposto si rilevava come l’Iva agevolata nel settore televisivo in Italia potrebbe avere un carattere distorsivo della concorrenza poichè aziende concorrenti – Mediaset e Sky – sarebbero trattate in maniera diversa». La conclusione di Sky è maliziosa: «E’ inusuale che queste motivazioni, che oggi il Governo ha definito “sostanziali” siano state presentate solo cinque giorni dopo l’approvazione del decreto».”

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