Questo è il post numero tremila sul mio simpatico blog. Scrivere tremila “temini” sembra tanto, ma in cinque anni e mezzo fanno poco più di un post e mezzo al giorno, che non è la fine del mondo. Poi io sono molto conciso, quindi il numero di caratteri non è poi così grande.
Visto che ho saltato il pippone al post 2000, sfrutto quest’altro numero tondo per commentare su qualche commento dai miei testimonial: “Un blog per amici e qualche fan” (CiaoFabio); “Hai trovato la tua dimensione” (xlthlx); “con tutti i cani che scrivono (anche) su testate iperblasonate, perchè cavolo stai ancora a fare (?) il programmatore in Telecom?” (Ugo); “è risaputo che sei ultra-preciso nei tuoi scritti e nelle tue cose e non pare vero di poterti cogliere in fallo” (Apis). Che dire?
Beh, innanzitutto CiaoFabio ha ragione: questo non sarà mai un luogo (virtuale) famoso, nemmeno considerando i piccoli numeri necessari per svettare nell’italica blogosfera. Può darsi che se mi mettessi di buzzo buono ci potrei anche riuscire, ma onestamente non ho nessuna voglia di sbattermi per farlo: dovrei dedicarci troppo tempo, e soprattutto dovrei decidere su cosa “specializzarmi”, mentre adesso scrivo tutto quello che interessa me (ed è proprio così: quei pochi che a suo tempo risposero al mio sondaggio in proposito erano interessati alle sezioni “io” e “pipponi”, e io continuo imperterrito a inserire “curiosità” e “recensioni”…), anche perché in questo modo mi sono costruito una notevole “memoria esterna” che mi è assai utile.
Quanto al mio stile di scrittura, penso che negli anni si sia molto sgrezzato e sia diventato piacevole, ed è vero che ci sono fior di “giornalisti” che scrivono peggio di me: ma non credo proprio che potrei avere un Vero Futuro in quel campo (ah: non faccio il programmatore ma il System Architect, che non ho ancora capito bene cosa sia ma non contempla scrivere codice). La cosa che mi scoccia di più è la nomea di precisino. Non che non lo sia :-), ma il risultato pratico è una specie di paradosso. Nei post personali mi trovo un certo qual numero di commenti – occhei, spesso li scrivo proprio perché so che il mio piccolo ma fedele pubblico aspetta con ansia le mie disavventure per potere esprimere il suo parere: è tutto uno showbiz – ma le volte in cui faccio la persona seria vengo presumibilmente letto come si leggerebbe l’omelia domenicale di Scalfari oppure il fondo di Feltri. Anzi no, peggio ancora, perché loro li si piglia per i fondelli dietro le spalle. O forse mi avete sempre nascosto il posto dove mi sbertucciate? Non sarebbe per nulla simpatico…
Ciò detto, non vedo nulla di nuovo nel futuro: può darsi rallenterò un po’ il ritmo di scrittura, ma così a priori non ne sono nemmeno sicuro. Di certo non penso di chiudere, se qualcuno si stava preoccupando della cosa! (se qualcuno sarebbe stato invece felice della chiusura e mi sta leggendo, è davvero un masochista…)
Ultimo aggiornamento: 2007-04-02 22:03