Ieri sera ero a Chiavari e ho visto il TG regionale – scoprendo che nel pomeriggio ero passato davanti al segretario nazionale UDC e al vicepresidente del Parlamento Europeo, oltre che alla mia amicona Muscardini. Ma quello non era un problema; ero molto più interessato alle previsioni del tempo di oggi. Secondo loro, avremmo avuto sole per tutta la giornata: nemmeno una nuvoletta fino a sera. Stamattina ci siamo svegliati che pioveva, e ha continuato a piovere fino a metà pomeriggio.
Ora io capisco molte cose, ma perché devono fare le repliche delle previsioni del tempo?
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gioco della domenica: Blix
Giochino semplice e rapido, Blix ricorda in un certo senso le slot machine. Lo schema consiste in tre righe di simboli: è possibile spostare ciascuna riga di una posizione a sinistra o a destra, e se tre simboli verticali sono uguali allora vengono sostituiti da altri. Si ha un numero limitato di mosse a disposizione, ma se si formano delle triplette, oltre a guadagnare punti, si possono anche avere mosse bonus.
(via Passion for Puzzles)
Chissà quale sarà il vero sito
L’altro giorno un messaggio di spam che è riuscito a superare i filtri googleschi era inviato da tal David, che afferma di essere affiliato di europartners (casinò online) e dice «Vi ho trovati su chiavi rilevanti del settore su Google». David aggiunge «Come sapete questo settore e’ molto redditizio, i nostri prodotti hanno un’ottima conversione e retention grazie al lavoro dell’internal marketing e supporto in italiano.» e che «paghiamo in revenue share e cpa a seconda delle vostre richieste.» Non so cosa sia cpa, ma credo che sopravviverò alla ferale notizia.
La cosa che però mi ha fatto più ridere è che per due volte David scrive euroPATners.com, senza la r. (sito inesistente, tra l’altro). Il nome corretto del sito – fortunatamente per lui – sta nella sua firma elettronica, magari qualcuno riesce anche a contattarlo. Però, giovine David: non sei nemmeno capace a spammare scrivendo il tuo indirizzo?
Troppa posta, caro postino?
Quella che vedete cliccando qui a sinistra è la posta per il mio condominio arrivata ieri.
Sapete, ci sono tutte quelle lettere elettorali, la posta pesa, e bisogna finire tutto in tempo, e fa caldo, LE CAVALLETTE! Insomma non ha nemmeno fatto finta di smistare la posta, o magari togliere l’elastico messo per tenere tutte le lettere allo stesso indirizzo.
(No, non ci è mai arrivata comunicazione da PosteItaliane che non distribuiranno più la corrispondenza)
(inutile dire che io ho religiosamente cercato le missive per Anna – a me non scrivono praticamente mai perché non sono nell’elenco del telefono – e lasciato intatto il resto)
Pietro Accame ricaricato
Ricordate Pietro Accame, pardon il DOTT. Pietro Accame? Nella migliore tradizione del richiamo, dopo aver telefonato ad Anna adesso le ha mandato una simpatica letterina (per posta, con l’indirizzo personalizzato: la potete trovare qua), dove il candidato la ringrazia “per la Sua utilissima collaborazione telefonica” (mi sa che Anna mi abbia mentito sul contenuto della telefonata) e le spiega come si vota, perché non si sa mai che si sbagli e metta più di una crocetta sulla scheda.
Se qualcuno si chiedesse perché mai Accame (oh, scusate, il dott. Accame) abbia spedito lettere anche a chi non era interessato al suo programma, la risposta credo che sia nella legge 515/93, che regola la campagna elettorale e anche la pubblicità. Il costo dell’invio di una lettera con la “tariffa elettorale” è di quattro centesimi, un quindicesimo di quanto pagheremmo io o voi. Sì, lo so che ci sono tariffe agevolate per le stampe, ma queste sono molto agevolate: e sono ferme dal 2002, quando le 70 lire originali sono state arrotondate in eccesso a 4 centesimi. Chi glielo fa fare a scremare le lettere da spedire?
p.s.: Per par condicio, devo aggiungere che oggi Anna ha anche ricevuto la pubblicità elettorale, sempre a quattro centesimi, della candidata alla Provincia per Italia dei Valori, Alberta Liuzzo.
Ah beh, sì beh
Come avevo già scritto, la mattina prendo i fermenti con gli steroli per tenere a bada il colesterolo (che in effetti è a valori decenti anche se non perfetti). Secondo la mia solita abitudine “mi fanno schifo tutti, prendo quelli che costano di meno” stavolta ho dei Danacol, che stanno facendo un concorso pensato presumibilmente per l’acquirente tipico dei flaconcini. Si possono infatti vincere 61 cofanetti di CD di nientepopodimeno che Little Tony, con firma autografa di lui stesso medesimo.
Devo dire però che manca qualcosa: oltre ai dischi di Little Tony, come premio di consolazione avrebbero dovuto elargire almeno una scatola di scacchi.
Lontanissimo dal comune sentire
Dario Franceschini ha toppato alla grande. La sua frase «Fareste educare i vostri figli a un uomo come Silvio Berlusconi?» è servita a ricompattare tutta la destra meglio ancora della mozione di sfiducia che Di Pietro non è riuscito a presentare per mancanza di sufficienti firme.
Un autogol davvero incredibile, inammissibile da chi dovrebbe conoscere gli italiani non foss’altro che per cercare il loro voto. Insomma, credo che la maggior parte dei miei connazionali avrebbe risposto di sì anche alla domanda «Lascereste andare la vostra figlia diciassettenne a casa di un uomo come Silvio Berlusconi?»
(ricordo che a diciassette anni l’età per il consenso sessuale è già stata raggiunta: se anche il signor B. si fosse fatto la fanciulla il comportamento non avrebbe rilevanza penale)
Dipendenti
Visto che il PresConsMin si è dimenticato di rispondere alle dieci domande fattegli da Repubblica, ieri al Giornale Michele Brambilla ha pensato bene di applicare la par condicio e fare dieci domande a Dario Franceschini.
Il problema, pardon l’opportunità, è che Franceschini ha immediatamente risposto: d’altra parte lui non deve mica governare una grande nazione, e quindi probabilmente ha molto più tempo a disposizione. Immediatamente – notate il numero d’ordine dell’articolo… – Brambilla ha commentato le risposte. Il bello di un giornale è cheil giornalista può sempre avere l’ultima parola: ma questo lo sappiamo tutti e quindi non conta. C’è però un piccolo particolare che stona. Brambilla ha costruito tutto il suo articolo sull’assioma “Franceschini e Repubblica stanno facendo il gioco del poliziotto buono e del poliziotto cattivo”. Partendo dall’assunto che il vicedirettore del Giornale non confonda Dario con Enrico Franceschini, che appunto è un giornalista di Repubblica, la logica conseguenza è che ritiene che il foglio scandalistico scalfariano sia a libro paga del PD. Non so, magari lo è davvero: ma allora perché lunedì l’ex capo di Brambilla Maurizio Belpietro si è così lamentato di essere stato definito “dipendente di Berlusconi”? Lo ritiene forse una tara da nascondere a tutti i costi?