Grazie a live365.com ho finalmente scoperto che la versione di A Taste of Honey che era la sigla di Tutto il calcio minuto per minuto è suonata dai Tijuana Brass. La cosa mi ha fatto piacere quasi quanto accorgermi (dopo anni che ascoltavo entrambe le versioni) che la sigla in questione era lo stesso brano cantato dai Beatles :-)
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Precipitazioni invernali
Quando stamattina ho preso la bici per andare in ufficio, le strade e i marciapiedi avevano una patina bianca.
No, non era neve, ma il sale sparso con grande abbondanza stanotte su ordine dell’Eterno Vicesindaco De Corato. In effetti stamattina le previsioni meteo davano possibilità di nevicate a Milano, quantificate in 5 (cinque) centimetri. Mettere sale prima di una (supposta, perché in questo momento almeno dalla finestra del mio ufficio) nevicata così lieve non serve a nulla, perché le auto lo portano via immediatamente. Ma può darsi che i magazzini quest’anno fossero pieni e occorresse fare spazio per i nuovi arrivi.
gioco della domenica: Way Of The Tangram
Il tangram immagino lo conosciate tutti: è un quadrato diviso in sette parti che possono venire riassemblate per formare tante figure diverse. Se volete mettervi alla prova nella risoluzione di vari problemi, Way Of The Tangram è il gioco che fa per voi. La cosa piacevole, oltre alla possibilità di avere vari hint, è che si può riprovare a risolvere uno schema per ottenere un tempo minore e quindi un bonus maggiore.
(via Passion for Puzzles)
vento
La casa nuova è molto più luminosa di quella vecchia, ed è bello non avere bisogno della luce artificiale anche a quest’ora durante l’inverno.
Ma c’è il rovescio della medaglia: in una giornata di vento come oggi qualunque cosa ci sia nel terrazzo viene spazzata via. Mi sono scocciato di tirare su la pianta: adesso se ne sta lì a terra fino a quando il vento calerà e inventerò un modo perché rimanga abbarbicata da qualche parte (o meglio lo farò inventare ad Anna, è lei che ha il pollice verde :-) )
_Trattato dei tre impostori_ (libro)
I tre impostori di questo libro (Baruch Spinoza (attr.), Trattato dei tre impostori [Traité des trois imposteurs], Piano B edizioni 2008, pag. 14, € 11, ISBN 978-88-6007-102-6, trad. ??) sono Mosè, Gesù e Maometto; a dire il vero, proprio come i moschettieri, sono quattro perché l’autore parla anche di Numa Pompilio, che diede la religione agli antichi romani. Perché è della falsità della religione che parla questo libello, apparso in Europa nel 1719 e attribuito al famoso filosofo ebreo d’Olanda con l’aggiunta di brani di Charron e Naudé. La tesi di base del libro è che l’unica religione con un minimo di senso è quella naturale, e che tutte le altre consistono in una serie di fole tirate fuori dai sedicenti profeti che nel migliore dei casi non sanno quel che dicono e nel peggiore mentono artatamente; fole a cui nessuna persona dotata di raziocinio potrebbe mai credere.
Il testo naturalmente contiene i classici artifici retorici di un’opera filosofica classica ed è tradotto in modo pesantissimo, non si sa da chi (paura di essere messo all’Indice o semplice inadempienza da parte dell’editore?) Più scorrevole la seconda parte, forse perché comsiste di due saggi e non di un pamphlet.
Tribunali stakanovisti?
Carlo Rienzi, il presidente-factotum del Codacons, l’avete sentito nominare in tanti, soprattutto se seguite le mie notiziole. Indubbiamente sa farsi tanta pubblicità.
Però mi chiedo come sia riuscito, come riporta il loro primo comunicato del 2010, a ottenere questo: «Proprio oggi, data di entrata in vigore dell’azione collettiva nel nostro Paese, il Codacons ha notificato due citazioni in Tribunale contro due colossi bancari: Unicredit e Intesa Sanpaolo». Oggi è Capodanno. Si fa fatica a trovare un bar aperto. E Rienzi ha trovato un tribunale aperto, anzi due (Torino e Roma)? E poi osate dire che la magistratura è piena di fannulloni?
gioco per Capodanno: Continuity
Inizio l’anno con un gioco di quelli dove non ci sono le istruzioni, che dovete ricavarvi da soli. Come aiuto, vi dico che “Continuity” qui significa “contiguità”. Buon divertimento!
(via SmartKit)
UCIGOS
Quando due settimane fa sono andato alla sede della Polizia di via Spallanzani a Milano per consegnare la denuncia di fine occupazione della nostra vecchia casa milanese (e poi dite che non siamo in uno stato di Polizia?) mi hanno mandato nell’ufficio 18, dove attaccato alla porta c’era un cartello U.C.I.G.O.S.
Ora, se il nome vi ricorda la DIGOS avete perfettamente ragione: l’Ufficio Centrale per le Investigazioni Generali e le Operazioni Speciali, creato durante gli Anni di Piombo, era il punto centrale da cui dipendevano le varie DIGOS regionali. Sono però quasi trent’anni che l’ufficio ha cambiato nome, e ora è la Direzione centrale della polizia di prevenzione, e quel foglio fotocopiato aveva sicuramente molto meno di trent’anni. Insomma: che cosa ci sta sotto? (Domanda assolutamente retorica, NON VOGLIO SAPERE LA RISPOSTA! anche perché ho provato a chiederlo a una delle persone nell’ufficio e mi è stato detto “lasci perdere, è troppo lungo”: e certe cose, anche se con calma, le capisco)