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matematto non praticante

Cosa avrei dovuto fare?

Oggi pomeriggio ho preso la bici per farmi una pedalatina. Mentre passavo per gli pseudogiardinetti in fondo a via Melchiorre Gioia, quelli che poi ti fanno passare sotto i bastioni di Porta Nuova, ho visto che c’era un gruppetto di persone con una donna tenuta ferma che gridava “troia! puttana!” Ci ho pensato su un attimo, ho deciso che non stava gridando aiuto, e sono proseguito. Quando mezz’ora dopo sono passato di nuovo di là, c’era la donna sdraiata su una panchina, così ad occhio in stato di choc, con degli infermieri vicino: inoltre c’erano anche dei poliziotti.
Premesso che non mi sarei mai comunque sognato di fermarmi, quello che mi chiedo è se avrei dovuto avvisare io la polizia quando sono passato, rischiando ovviamente un falso allarme, o se avrei dovuto far finta di niente e vedere – a debita distanza – se la situazione sarebbe peggiorata.
Quello che posso dire è che non è stata una bella cosa.

Gran Torino (film)

[locandina] Secondo me, Anna ha scelto questo film perché ha pensato “magari vede la parola Torino nel titolo e si ringalluzzisce”, anche se sapevo bene che quello è il nome di un’auto e con la mia città originaria c’entra ben poco.
Devo dire però che Gran Torino (qui il sito ufficiale) è un bel film. Ho dei dubbi sull’utilità pratica del pistolotto dove Sue spiega a Walt Kowalski tutte quelle cose sugli Hmong, e non so quanto il gergo usato dalle varie gang nei film sia reale (ma qua bisognerebbe sentire chi vive dalle parti di Detroit e ha visto il film in originale): però l’assunzione di coscienza del vecchio Clint Eastwood, quando si accorge contro la propria volontà che ha più cose in comune con i musi gialli suoi vicini che con i suoi figli e nipoti, è resa proprio bene; anche il finale, pur essendo intuibile, almeno a me ha fatto pensare molto.
Ma la cosa forse più strana di tutta la storia è che non c’è nessun personaggio che sia Wasp. Walt, come si sente dal cognome, è polacco; abbiamo poi gli Hmong orientali, il prete cattolico che è irlandese, il barbiere italiano… L’unico “vero americano” è forse Daisy, il cane di Kowalski. Una sensazione un po’ strana, a dirla tutta.

RoboZZle

Il giochino della domenica (sempre via PassionForPuzzles) è RoboZZle. È scritto in Silverlight, e scopo del gioco è far sì che il robottino riesca a raggiungere tutte le stelle presenti nello schema, seguendo le istruzioni che gli vengono date a priori.
In pratica c’è un piccolo linguaggio di programmazione a disposizione, con le istruzioni “avanti”, “a sinistra”, “a destra”, subroutine (anche ricorsive) e operazioni condizionali; uno deve appunto programmare il robottino e sperare di avere fatto le cose giuste. Confesso di non essere riuscito a superare l’ultimo tutorial, il che la dice lunga sulle mie scarse qualità programmatorie…
È anche possibile creare nuovi schemi e lasciarli a disposizione degli altri giocatori: la cosa è anzi addirittura consigliata, tanto che il sottotitolo del sito è “A social puzzle game”. Questa caratteristica, e la necessità di programmare il robot in anticipo, sono molto interessanti e potrebbero essere utilizzate anche in un ambito più didattico per insegnare i primi rudimenti di programmazione!

π day

Come ormai sapete, il 14 marzo (3.14 per gli americani) è il π day. Stavolta mi limito a segnalare il post dell’undicesimo Carnevale della Matematica, ospitato da Marcello Seri; aggiungo che il prossimo Carnevale lo troverete da Gravità Zero e che se qualcuno vuole candidarsi per ospitarne uno basta che lo faccia sapere.
(e ricordo che la citazione di Marco B. Rossi in alto a destra sulla pagina delle Notiziole c’entra con pi greco…

PollDaddy

Se ricordate, il sondaggio che vi avevo proposto un paio di settimane fa era gestito attraverso PollDaddy. Devo dire che tra i vari sistemi che ho provato mi sembra il migliore, almeno per un uso amatoriale come può essere quello di un blog.
La versione gratuita dà infatti la possibilità di creare un numero illimitato di sondaggi e 100 risposte al mese ai questionari (un questionario è molto più articolato di un sondaggio, ma non so nemmeno se valga la pena farlo da queste parti). Inoltre è anche possibile localizzarsi le frasi connettive del questionario ed esportare i dati in CSV e XML (ho provato a farlo in RSS, ma non ci sono riuscito… ma magari è solo stata colpa mia).
Pagando 200 dollari l’anno non viene inserito il link pubblicitario al sito e il numero di risposte ai questionari cresce a 1000 al mese; ma devo dire che non mi è comunque parso intrusivo come in altri casi. Insomma, vale la pena usarlo se amate interrogare i vostri lettori!

Lapalissianismi

[Nel 2008 il debito italiano è cresciuto]
[Bankitalia:debito record nel 2008]
[Bankitalia: nel 2008 il debito italiano è cresciuto]
Il Corsera ci fa sapere con un titolone che “nel 2008 il debito italiano è cresciuto”. Repubblica concorda: “Bankitalia:debito record nel 2008”. Persino Il Giornale lo dice:
“Bankitalia: nel 2008 il debito italiano è cresciuto”.
Ora, che io sappia il debito italiano è sempre cresciuto, almeno dagli anni ’70 in poi: quando si parla di “crescita” senza dire nulla si pensa al valore assoluto. Quello che quest’anno è anche cresciuto è il rapporto debito/PIL, che è salito al 105,8% rispetto al 103,7% del 2007. Questa è la vera notizia, mentre quella dei titoloni è una non-notizia: però sembra impossibile far capire la differenza, qualunque sia l’orientamento politico del quotidiano. L’unico (e uno doveva anche sperarlo) che ha indicato correttamente la cosa è stato Il Sole – 24 ore, come potete vedere qui sotto: “Bankitalia: il debito pubblico è salito al 105,8% nel 2008”. Un pignuolo potrebbe chiedersi “al 105,8% de che?”, ma non esageriamo!
[Bankitalia: il debito pubblico è salito al 105,8% nel 2008]

Casco

Sono diventato un mollaccione. Dopo che Anna mi ha gentilmente spiegato per solo due mesi che avrei dovuto comprarmi il caschetto per andare in bici, ho sfruttato la solita offerta Lidl (11 euro…) e me lo sono preso. Non ci crederete, ma ho persino iniziato a usarlo. A dirla tutta, non ho ancora ben capito la sua utilità, visto che se qualcuno mi prende sotto in macchina mi ammazzerà lo stesso: ad ogni modo assomiglio sempre di più a un transformer, e non so se sia un bene.

la linea di Franceschini

Finalmente ho capito cosa Franceschini pensa di fare. Il gioco è quello di Berlusconi: fare tante affermazioni, in modo che si abbia sempre il pallino e siano gli altri a dover inseguire e commentare. Tra l’altro, ha anche il vantaggio che non c’è neppure bisogno di dover spiegare perché le idee non sono state messe in pratica, ammesso che qualcuno se ne ricordi ancora dopo due settimane: essendo il PD all’opposizione, non può certo imporle alla maggioranza. Inoltre, per la prima volta da non so quanti anni, dalla parte che non è la destra cercano di fare qualcosa di nuovo, invece che riciclare male quanto proposto da Lui.
Tutto questo sevirà ad arrestare la deriva dei voti? Probabilmente no. Però è almeno qualcosa di nuovo, vedere l’attor giovine cimentarsi nella parte del capocomico :-)