Secondo me la colpa è dell’audiocall infinita di ieri, ma il test di quest’anno (ennesimo di una lunga serie mi ha detto che sono di tipo ENTJ, come Stalin e Bernie Sanders. Ditemi voi se vi sembro una persona “rivolta all’esterno”… (L’unica cosa su cui non ci sono dubbi è che io sia intuitivo e non sensibile, in effetti)
Per citare Fantozzi, questi test sono una cagata pazzesca. Il poco che c’imbroccano è dovuto niente più che alla legge dei grandi numeri – insomma, alla fortuna di essere piombati proprio in quella microscopica probabilità di imbroccarci. In definitiva, non valgono niente, e le aziende che ancora insistono a usarli come discriminante per assumere gente farebbero meglio a limitarsi al classico colloquio faccia a faccia, da cui si possono dedurre molte più cose sull’interlocutore. Mi ricordano sempre i famosi test che ti facevano alla visita per la schiavitù obbligator… ahem, il servizio militare: “Ti piacciono i fiori?”, risposta Sì, “Vorresti fare il fioraio?”, risposta No, e alé, via con la seduta dallo psicoglionologo.
La versione web del vecchio test di Cuore per capire in modo scientifico se “Siete un prosciutto?”, con domande tipo “Vi sentite particolarmente a vostro agio nella carta oleata?” (o simili) mi pare che non ci sia ancora.
Peccato perché sarebbe un sostegno psicologico utile a tanti inquieti che non si ritrovano nelle categorie tradizionali e banali.