Le distanze torinesi

Il comune di Torino pare abbia scoperto l’acqua calda: se i tram fanno meno fermate, ci mettono meno tempo da un capolinea all’altro e quindi possono fare più corse.

Non entro nel merito se 500 metri tra una fermata e l’altra siano troppi oppure no, però non posso non commentare l’assessora ai Trasporti Maria Lapietra che “spiega «Di fatto, con una distanza massima tra una fermata e l’altra di 500 metri, ogni cittadino avrà una fermata del bus o del tram a meno di 250 metri di distanza “da casa”». Immagino che un qualunque ragazzino un po’ sveglio comprenda che se il percorso del tram è rettilineo l’affermazione di Lapietra sia corretta solo nel caso in cui il cittadino abiti lungo il percorso del tram, o più precisamente all’interno dei due cerchi di raggio 250 metri centrati sulle fermate: altrimenti nisba. Ho fatto anche un disegnino per sicurezza, e sapete bene quanto mi costi fare disegnini :-) La mia domanda è semplice: l’assessora si rende conto di quello che ha detto, oppure no?

Ultimo aggiornamento: 2019-08-07 11:25

2 pensieri su “Le distanze torinesi

  1. Marco B.

    La città, che altri chiamano l’Alveare, si compone di un numero indefinito e forse infinito di aree esagonali, bordate da linee di tram. Ogni esagono ha esattamente 250 metri di lato, e in ogni vertice si trova la fermata di un tram, interminabilmente.

  2. DG

    beh, sono anni che, a torino, si sta lavorando per rendere sempre meno utile e meno funzionale il trasporto pubblico.

I commenti sono chiusi.