TAV: eppur si moziona

(Sì, siamo in estate, e quindi scrivo cose leggere… nel senso che non devo pensarci su molto. Non ho ben capito come mai il mio concetto di “leggero” viri verso la politica: probabilmente perché tanto non mi pare che nessun politico in realtà pensi quando parla)

Non riesco a capire tutto questo berciare sulla crisi di governo praticamente imminente dopo il voto sulle mozioni TAV. Se invece che leggere i proclami dei vari esponenti di primo e secondo piano ci mettiamo a leggere i fatti, noteremo subito che M5S non ha chiesto un voto di fiducia, ma ha presentato una mozione parlamentare. Qual è il valore legislativo di una mozione parlamentare? Nessuno. Il governo può di per sé fare quello che vuole. In pratica i pentastellati volevano semplicemente compattarsi nei confronti del loro (sempre più ridotto) elettorato, stando però bene attenti a non ottenere nulla di irreparabile. D’altra parte è quello che hanno sempre fatto in quest’anno abbondante: tanti bei proclami, lasciando che però l’iter andasse tranquillamente avanti. Insomma, il solito teatrino.

Ultimo aggiornamento: 2019-08-08 10:06

Un pensiero su “TAV: eppur si moziona

  1. Mestesso

    Ovvio che è tutto un teatrino per gli elettori, sia da parte M5S che Lega.
    Ovvio anche che elezioni gli M5S non le faranno mai: la metà perderebbe il posto, stipendio, prebende etc e niente pensione per non avere maturato i termini. Figurati, faranno di tutto…senza contare i forzisti che rimarrebbero senza cadrega

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