Sentéve!

La settimana scorsa ero a Trieste a presentare Numeralia. Visto che ho un po’ di parenti dalla parte opposta del Friuli e i gemelli non erano mai stati lì, me li sono portati dietro per far loro vedere dove la loro nonna è nata e vissuta e dove io ho passato tutte le estati per qualche decennio. (Non preoccupatevi: durante la mia presentazione loro erano tranquillissimi, uno col mio tablet e l’altro con il furbofono a guardarsi i video di YouTube).

Essendo per l’appunto io di origine veneta (Sacile non è ancora vero Friuli) sono un terrone del nord, e pertanto la visita parenti è d’obbligo; quindi appena arrivati ho fatto il giro, ormai non troppo lungo per ragioni di anni trascorsi. Essendo veneti, di solito si parla in dialetto: io non lo parlo, ma lo capisco senza problemi e non ci faccio nemmeno caso. Quando però la cugina di mia mamma ha detto ai gemelli “sentéve!” ho visto il duo bloccarsi, e mi è venuto in mente che per loro la parola era assolutamente aliena. (Se non siete venetofoni, significa “sedetevi”). È stato un duro colpo per la mia teoria che il veneto è come l’italiano se non per qualche desinenza diversa :-)

2 pensieri su “Sentéve!

  1. nicola

    Io capisco abbastanza bene il marchigiano (zona fano-pesaro-urbino) perché i miei nonni lo parlavano e anche i miei genitori a volte lo parlano. Io non faccio più caso alle differenze con l’italiano. La prima volta che mia figlia andò nelle Marche assieme a me a trovare i (miei) parenti si accorse che le conversazioni degli anziani non le capiva e quelle dei suoi coetanei, molto meno dialettali, aveva difficoltà per via dell’accento. Rimasi molto stupito. – Per contro io, al massimo, se rimango nelle Marche per più di una settimana, prendo in prestito qualche parola, modo di dire e l’accento, ma non si può certo dire che parli dialetto.

  2. Mauro

    Da persona di origine veneta, anche se nato e cresciuto a Genova, confermo che il veneto è come l’italiano se non per qualche desinenza diversa.
    “sentéve” ne è un esempio, visto che suona come molte altre espressioni di analogo significato in varie zone del centro-nord dell’Italia.

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