Archivi annuali: 2017

Quizzino della domenica: Sempre in ritardo

Una strada corre parallela alla ferrovia per un tratto, poi fa una svolta per oltrepassarla al punto B, come in figura. Un uomo di solito pedala sulla strada alla velocità costante di 12 miglia l’ora, e mentre passa sul ponte viene superato da un treno che viaggia, anch’esso a velocità costante, nella sua stessa direzione. Un giorno l’uomo esce di casa 25 minuti dopo il solito, e nota che il treno lo supera nel punto A, a sei miglia prima del ponte. Qual è la velocità del treno?

percorso

(un aiutino lo trovate sul mio sito, alla pagina http://xmau.com/quizzini/p262.html; la risposta verrà postata lì il prossimo mercoledì. Problema tratto da P.M.H. Kendall e G.M. Thomas, Mathematical Puzzles for the Connoisseur; figura di Greg Ross, da Futility Closet))

Ultimo aggiornamento: 2017-07-30 17:29

_Giocare con le parole_ (libro)

Simone Fornara e Francesco Giudici sono due insegnanti elementari ticinesi. Sì, per un italiano la parlata ticinese è quella immortalata da Aldo, Giovanni e Giacomo (“Potevo rimanere offeso!”), È anche vero che la lingua parlata in Ticino presenta molti germanismi. Ma all’atto pratico l’educazione linguistica scolastica è la stessa degli italiani, e quindi è improbabile che chi legga questo agile libretto (Simone Fornara e Francesco Giudici, Giocare con le parole, Carocci 2015, pag. 110, € 12, ISBN 978-88-410-7661-1) si accorga della nazionalità degli autori. Il capitolo introduttivo di Fornara non dà molti spunti, anche perché cerca di teorizzare un’attività eminentemente pratica; si può insomma passare direttamente a quelli successivi, dove la ludolinguistica è messa all’opera con svariate attività per bambini di età variabili dall’inizio della primaria alle superiori. Per ogni esercizio viene indicata l’età più adatta, quindi non ci si può sbagliare. La risorsa è preziosissima per gli insegnanti, ma utile anche per chi ha voglia di giocare con le parole, appunto.

_Milano in tram_ (libro)

Io sono sempre stato attratto dal trasporto su rotaia. Magari è un segno inconscio del mio desiderio di avere un numero limitato di scelte da fare. Ad ogni modo, quando in biblioteca ho visto questo libro (Francesco Ogliari, Milano in tram : storia del trasporto pubblico milanese, Hoepli 20 [2006], pag. 231, € 39, ISBN 9788820345624) me lo sono subito preso in prestito. Il formato molto grande delle pagine serve per mostrare le fotografie (e i disegni, nella prima parte che è anteriore ai dagherrotipi) che snocciolano una storia del trasporto pubblico milanese che ormai tocca i due secoli; molta enfasi è data alle caratteristiche tecniche di tram e metropolitane, con un’apposita sezione al termine del libro. Dal mio punto di vista il testo è un po’ scarno, c’erano molte altre cose che si potevano dire; soprattutto poi manca quasi del tutto la parte cartografica, che a mio parere è imprescindibile per avere un quadro d’insieme dell’evoluzione (e involuzione…) del trasporto su ferro a Milano. Nonostante ciò, l’opera è caldamente consigliata.

Ultimo aggiornamento: 2021-10-09 17:00

Debunking sì, debunking no

Roberta Villa su Stradeonline racconta di un nuovo studio di Fabiana Zollo e del gruppo di Walter Quattrociocchi sull’effetto in Facebook delle echo chamber (le camere ad eco, i gruppi di amici in rete ma non solo) dove senti dire solo le cose che piacciono a te. Non solo sono impermeabili agli accessi esterni, ma i tentativi di debunking, cioè di smontare razionalmente le credenze false, di solito sortiscono l’effetto opposto. Peggio ancora i “blastatori”, coloro che assumono un atteggiamento molto aggressivo: generano cori da stadio tra i loro fan, ma non spostano di una virgola i consensi.

Io ho il vantaggio di fare divulgazione matematica, e quindi la gente scappa prima. Ma che si può fare in genere? Non lo so. Io è da un pezzo che non entro in queste questioni, perché ho capito che non c’è sordo peggiore di chi non vuole sentire; se escono argomenti nuovi vado a cercare dati e li fornisco, ma nulla di più. Non ho tempo per impelagarmi in risse verbali inutili. Credo però che una cosa utile sia produrre informazioni, che è cosa diversa dal darle. Dando per perso chiunque abbia opinioni tagliate con l’accetta (ce ne sono da entrambe le parti, altrimenti i blastatori non avrebbero tutto quel successo) resta il grosso di chi non sa le cose, e seminare in rete i mezzi per informarsi può giovare loro. È poi vero che se la stampa non facesse da cassa di risonanza certi atteggiamenti acritici avrebbero meno successo: ma è anche vero che io avrei meno possibilità di vedere cosa c’è fuori dalla mia bolla informativa, e forse sarebbe peggio.

Voi che ne pensate?

Ultimo aggiornamento: 2017-07-27 08:40

Le multe calano o crescono?

Marco Marcon mi segnala questo articolo della Stampa che dice di come le multe a Torino siano calate: 194.000 al 18 luglio, contro le 368.000 del 2016. Che c’è di strano, direte? Di strano c’è che il titolo originario del post era “Crescono le multe”, come si vede dall’URL. E 194.000 in 199 giorni sono meno di 368.000 in 366 giorni, è facile vederlo… anche se non subito :)

Ma c’è un altro punto che non torna. La differenza tra il numero di multe 2016 e prima parte del 2017 è intorno al 4%: un po’ poco per potere eliminare effetti stagionali. Diciamo che io non mi sarei azzardato a parlare di trend senza avere i dati al 18 luglio 2016…

Ultimo aggiornamento: 2017-09-10 16:51

_Europeana_ (libro)

Questo è uno dei libri che non lasciano indifferente il lettore: o lo si ama o lo si odia. Scritto al sorgere del XXI secolo, il testo (Patrik Ourednik, Europeana : Breve storia del XX secolo [Europeana], Quodlibet 2017 [2001], pag. 148, € 14, ISBN 978-88-229-0015-9, trad. Andrea Libero Carbone) è a prima vista un’accozzaglia di frasi apparentemente poste a casaccio, a volte ripetute a distanza di una decina di pagine, senza alcuna virgola a scandire il pensiero – e in compenso con una pletora di “e”, come un bambino che continua ad aggiungere parole: al povero Andrea Libero Carbone si deve essere annodato il cervello per tradurlo ottimamente – e senza nemmeno seguire una scansione temporale: puoi trovare scritto “nel 1935 è successo questo e nel 1907 è successo quest’altro”, proprio come se ci si fosse appiccicato in memoria un testo senza averlo capito e si cercasse di ripeterlo senza ricordarselo bene. Leggendolo risulta però chiaro che la scelta di spaccare in migliaia di pezzi la storia europea del secolo scorso per riappiccicarla in quel modo ha un senso ben preciso: lasciare da parte la retorica del qui-ed-ora che ievitabilmente fa capolino nel caso di avvenimeni non troppo lontani da noi per mostrare come invece questi cent’anni hanno spiazzato tutti, a partire dagli storici e dai sociologi. La citazione in quarta di copertina della Barbie vestita da prigioniera di un campo di concentramento segue immediatamente un frammento sulle vittime ed è seguita dalle affermazioni di chi difende la scelta “per far conoscere alle nuove generazioni il problema”; la frase sugli hypercittadini sembra fatta apposta per noi italiani. Non è un caso che il libro sia stato ripubblicato da Quodlibet che si è sempre lanciata sulla sperimentazione linguistica.

Ultimo aggiornamento: 2021-10-09 17:05

Pisapia e l’abbraccio a MEB

È stato interessante vedere le critiche da sinistra – pardon sinistre – a destra (nel senso di PD) alla foto che mostra l’abbraccio tra Giuliano Pisapia e Maria Elena Boschi durante la festa milanese dell’Unità.
Non riesco a capire però cosa ci sia di così strano. Quello che Pisapia vuole fare è rimettere insieme i cocci del centrosinistra, e a parte le battute è ovvio che tra questi cocci c’è anche il PD. Di avere un gruppetto di duri e puri e ultraminoritari non se ne fa nulla; ergo, deve fare da pontiere. Possiamo dire che una simile strategia è velleitaria e non funzionerà mai (è ciò che io penso) ma non possiamo etichettarla come un dietrofront o peggio.

Ultimo aggiornamento: 2017-07-24 16:39

Quizzino della domenica: autoreferenziale

Riuscite a risolvere questo test?


D1. Qual è la prima domanda che ha (c) come risposta corretta?
(a) D3 - (b) D4 - (c) D1 - (d) D2

D2. Qual è la prima domanda che ha (a) come risposta corretta?
(a) D4 - (b) D2 - (c) D3 - (d) D1

D3. Qual è la prima domanda che ha (d) come risposta corretta?
(a) D1 - (b) D2 - (c) D4 - (d) D3

D4. Qual è la prima domanda che ha (b) come risposta corretta?
(a) D2 - (b) D4 - (c) D3 - (d) D1

(un aiutino lo trovate sul mio sito, alla pagina http://xmau.com/quizzini/p261.html; la risposta verrà postata lì il prossimo mercoledì. Problema tratto da ILoveMathsGames; figura di Arnoud999, da OpenClipArt))