Questa infografica di Repubblica mostra come solo il 4% degli italiani considera la tv pubblica nazionale “di qualità molto buona”, e il 7% considera di qualità molto buona le principali tv commerciali. Eppure stanno 4 ore e 20 al giorno a guardare la tv. Siamo un popolo di masochisti.
(Per onor di cronaca, i francesi non sono poi messi così meglio)
Archivi annuali: 2015
Fuori copertura radar
Come sapete, io sono uno degli ultimi giapponesi a usare Frienfeed. Pur con tutti i problemi di un sito in cui cinque anni e mezzo fa, dopo l’acquisto da parte di Facebook, lo sviluppo è stato fermato, e che gira sostanzialmente unattended – giusto quando crolla qualcosa di più importante allora qualcuno fa il reboot del server – ci trovo comunque discorsi più interessanti di quelli degli altri server. Probabilmente ho anche selezionato accuratamente i miei contatti per ottenere questo risultato, ma hic manebimus optime è il mio motto.
Stamattina scopro che Friendfeed non è raggiungibile, e non lo è neppure Facebook. Vabbè, penso, ci saranno problemi di connessione. Prima o poi ritorna su. Più tardi scopro che a quanto pare Facebook ha subito un attacco cracker, e che c’è persino stata una rivendicazione su Twitter da tal gruppo Lizard Squad. Testo del tweet:
Facebook, Instagram, Tinder, AIM, Hipchat #offline #LizardSquad
Visto? Nonostante di spazio ce ne fosse ancora, Friendfeed non è nemmeno stato giudicato degno di essere indicato tra i siti buttati giù…
Ultimo aggiornamento: 2015-01-27 11:46
Dare i numeri con i libri
Ho letto questa anticipazione sul mercato dei libri 2014, e non ho esattamente capito perché l’Associazione Italiana Editori abbia deciso di presentare i conti in quel modo.
Affermare che la spesa per libri “resta stabile” inserendo nel totale quanto pagato per gli e-reader (non so cosa siano i “collaterali”, quindi non li conto) è piuttosto peculiare: perché allora non si contano anche i soldi spesi per acquistare le librerie, intese come mobilio? Sugli altri numeri (i titoli totali cartacei e digitali e le percentuali dei vari canali) sospendo il giudizio per mancanza di dati più specifici: vedrò in giornata se il comunicato complessivo spiegherà meglio cosa è successo. Così però la sensazione è che le carte in tavola siano state messe apposta per far sembrare la situazione più rosea di quanto sia davvero. D’accordo che bisogna pensare positivo, però…
[vedi anche Luca De Biase, che fa giustamente notare come dopo una grossa crisi i lettori forti si siano stabilizzati e si sta perdendo il lettore occasionale (“consultatori di ricette e guide turistiche”)… il che, aggiungo io, è correlato al fatto che il canale di vendita GDO si sia ridotto fortemente. Non so però se questo sia un vantaggio o no per le librerie indipendenti]
Servizio clienti
Un paio di mesi fa avevo scritto al servizio clienti di Esselunga, chiedendo lumi su un prodotto (il “formaggio triangolo”, come lo chiamavano i miei bimbi) che non trovavo più in alcuni punti vendita nonostante ce ne fossero degli altri della stessa marca.
Venerdì pomeriggio mi è arrivata risposta, iniziando con una scusa per il ritardo “dovuto ad un disguido interno” (chissà cosa è successo :-) ) e confermandomi che il prodotto “è stato eliminato dall’assortimento di alcuni nostri punti vendita, tra cui quelli di Milano – Viale Zara e Viale Suzzani, per scelta commerciale.”
Venerdì mattina ero andato in viale Suzzani a far la spesa e mi ero preso un paio di confezioni di formaggio triangolo. Boh.
Ultimo aggiornamento: 2015-01-26 16:59
Strane requisitorie
Oggi parlano tutti della requisitoria del PM Maria Navarro nel processo per il naufragio della Costa Concordia, soprattutto per l’appellativo “incauto idiota” appioppato al comandante Schettino. Sul mio socialino preferito mi hanno spiegato che le definizioni precedenti (“abile idiota” e “incauto ottimista”) sono formule giuridiche standard; resto comunque perplesso dalla crasi fatta dal pubblico ministero.
Ma Roberto Lucchetti mi ha fatto notare come nella requisitoria ci sia una frase ancora più sconcertante, almeno per chi ha un minimo di formazione matematica: «menzogne paradossali, il rapporto tra Schettino e la verità non appartiene a geometrie euclidee». Si apre ora il concorso “da’ un senso a quella frase”. Inizio io con un paio di esegesi:
– Quando Schettino si trova in una data situazione, per lui è possibile affermare più di una verità che va in parallelo ai fatti.
– Schettino era convinto che la somma degli angoli di un triangolo fosse molto minore di 180 gradi, e quindi ha sbagliato manovra.
Ultimo aggiornamento: 2015-01-26 16:34
_Orbis Sufficit_ (libro)
Ora posso dirlo pubblicamente: lo sapevo sin dall’inizio, ma era un segreto… I primi due volumetti del ciclo Foederatio Romana sono stati scritti come riscaldamento per questo libro ben più imponente (Paolo Sinigaglia, Orbis Sufficit, 2014, pag. 324, € 12, ISBN 9781502897787) Il libro racconta il tentativo di due navi romane, la Inceptio e la Viatrix, di circumnavigare l’Ecumene, cioè il mondo conosciuto duemila anni fa, in un’esplorazione della durata prevista di cinque anni.
La storia della seconda nave, che tentava di trovare un passaggio a nord-est agli ordini di un comandante troppo preso dal tentativo di vincere la tenzone per accorgersi che c’era qualcosa che non andava, dovrebbe essere basata sull’Anabasi di Senofonte: ma non sono riuscito a seguirla tropo bene. Non ho invece avuto molti problemi con il diario astral… ehm, navale del capitano I. Tiberius Dominicus, con i suoi ufficiali come Caledonius alle macchine e Aktis (che significa “scintilla” in greco: provate a tradurlo in olandese…) sul ponte di comando. Come avrete immaginato, il libro gioca molto sulla parodia e il divertimento del lettore è trovare i tantissimi riferimenti non solo all’universo di Star Trek ma a tanti altri fatti, il tutto per quanto possibile basato su ipotesi verosimili – a parte naturalmente l’assunto di base, che cioè Ottaviano Augusto morì prematuramente e quindi la Repubblica Romana non si trasformò in un impero ma divenne una federazione.
Ultimo aggiornamento: 2015-01-24 21:42
Al Corsera c’è grossa crisi
Dall’intervista di oggi a Bud Spencer (io l’ho letta sul cartaceo, il testo è esattamente questo; solo i grassetti sono miei):
«A 14 anni sono diventato campione del mondo senior nel nuoto a rana.»
«Sono tornato in Italia e ho battuto il record dei 100 metri a nuoto in meno di un minuto.»
Dev’essere dura non avere più nessuno che rilegga i pezzi prima di impaginarli.
Ultimo aggiornamento: 2015-01-23 18:18
WeDo: crowdfunding sponsorizzato da Telecom
L’azienda dove lavoro, tra le sue iniziative nel quadro della diffusione della cultura e della sostenibilità (sì, malfidenti, ce ne ha. Dal mio punto di vista funzionano meglio che la sponsorizzazione della serie A di calcio, per esempio), ha lanciato il mese scorso una piattaforma di crowdfunding: WeDo.
L’idea è quella di raccogliere proposte di progetti in crowdfunding (dei due tipi “reward” in cui chi caccia i soldi avrà qualcosa in cambio se l’idea andrà in porto, e “donation” in cui si offre e basta) nei tre campi di
– Diffusione della Cultura Digitale: scuola, arte e letteratura, dalla tutela del patrimonio all’innovazione nell’espressione della creatività;
– Innovazione Sociale: da interventi innovativi di solidarietà alla costruzione di nuovi modelli di inclusione e aggregazione;
– Tutela dell’Ambiente: tutto ciò che attiene alla sostenibilità ambientale.
In questo periodo, fino a fine febbraio, i progetti non saranno pubblici: alla fine Telecom ne sceglierà nove che inserirà sul sito. A parte mettere la piattaforma, non si prenderà commissioni sulle somme raccolte e darà un contributo ai progetti che raggiungeranno l’obbiettivo prefissato. (Per raggiungere l’obbiettivo varrà anche il contributo Telecom :-) )
Se avete dei progetti, pensateci su!
Ultimo aggiornamento: 2015-01-21 15:56