Giuseppe Povia è un noto maître à penser italiano, invidiatoci da tutto il mondo. Le sue esternazioni musicali sono ben note, ma ciò che è davvero interessante è leggere il suo pensiero sui Grandi Problemi che Attanagliano il Mondo. Ieri, per esempio, ha comunicato urbi et orbi il suo pensiero riguardo ai terremoti, affermando che la terra «è anche popolata da 7 miliardi di persone che si muovono e questa potrebbe essere unaltra causa» dei terremoti, appunto.
La frase ha già fatto il giro dell’internet, ma nessuno tra quelli che ho letto ha posto l’accento su un fatto all’apparenza minuscolo ma a mio parere ancora più pericoloso. Povia non ha mica espresso certezze, ci mancherebbe altro! Lui ha detto che i sette miliardi di persone che si muovono potrebbero essere la causa dei terremoti. Detto in altro modo: Povia si arroga il diritto di poter fare un’affermazione senza nemmeno iniziare a valutare la sua validità; questo ovviamente perché impedirglielo sarebbe una violazione della sua libertà.
Ora, io ho già molti dubbi quando la gente tira fuori possibili cause (come il freaking fracking, rimanendo nel campo dei terremoti) dove la confutazione non è banalissima perché occorre avere a disposizione un certo insieme di dati. Ma in casi come questo non ci vuole molto a fare due conti spannometrici: se non ho sbagliato i conti, l’umanità pesa 4*10^11 kg e la terra 1,5*10^24 kg. (Nota: ho poi controllato, e qui si dice che ho sbagliato di un fattore 4 il peso della Terra. Poco male) Quindi la massa di un uomo rispetto a tutta l’umanità è proporzionalmente maggiore della massa dell’umanità rispetto a quella della terra. Poi certo, si possono fare conti più corretti: ringrazio Lele Forzani per avermi recuperato il link a What If? che ricordavo nebulosamente di avere visto. Ma ripeto: i conti li si poteva fare a mente, e senza avere chissà quali conoscenze. (D’accordo, potrei sopravvalutare le conoscenze di Povia. Mi scuso) Mettersi a scrivere “potrebbe succedere così” è proprio come il “è un caso? noi pensiamo di no” che è il leit motiv di Voyager, che in Italia passa per “trasmissione scientifica”.
Quando all’inizio del diciassettesimo secolo Galileo diede inizio al metodo scientifico, rivoluzionò la scienza spiegando che Aristotele aveva perfettamente ragione nel cercare teoricamente i modelli per spiegare come funziona il mondo, ma poi i modelli dovevano essere messi in pratica, e non ci si poteva fidare semplicemente di un ragionamento che filava bene. Ora la ruota ha compiuto un giro completo: l’argumentum ab auctoritate non solo è tornato in auge, ma l’autorità si misura col numero di follower. D’altra parte, se così tanta gente ha fiducia in te, un qualunque tuo pensiero ha implicitamente un valore, no?
Ultimo aggiornamento: 2014-01-22 16:57