Archivi annuali: 2013

spariglio?

Le prime parole pronunciate un quarto d’ora fa da Giorgio Napolitano erano quelle di un uomo davvero stanco. Poi si è ripreso, e mi ha dato l’idea di essere uno incazzato nero. Traducendo in italiano corrente, ha detto:
– che i partiti, nessuno escluso, sono degli stronzi.
– che i partiti possono anche sperare che lui si dimetta per poter tornare a votare, ma lui quella soddisfazione non gliela darà
– che visto che non sono stati capaci di scegliere un governo, ora si tengono quello Monti (con la stilettata “non è mai stato sfiduciato dal parlamento”: ricordatevi che quando Nappy parla si può essere in completo disaccordo con quello che dice ma bisogna stare molto attenti alle sue parole). Corollario: se non vi piace questo governo, prendete l’iniziativa di chiedere un voto di sfiducia esplicito.
– che beppegrillo(tm) non lo voglio proprio. Perché esplicitare che chiederà a due gruppi ristretti di personaggi di rilievo per trovare un intesa su quello che dovrà fare il nuovo governo? Poteva dire “un gruppo ristretto con esponenti di idee diverse” oppure “tre gruppi”. No, due. E anche questo significa qualcosa.
Se tutto questo fosse il plot di un telefilm della famosa serie “Quirinal”, sarebbe anche divertente, no?
P.S.: L’articolo 94 della Costituzione è chiaro: «Entro dieci giorni DALLA SUA FORMAZIONE il Governo si presenta alle Camere per ottenerne la fiducia.» Il governo Monti è stato formato a novembre 2011 :-)

Ultimo aggiornamento: 2013-03-30 13:27

_Kierkegaard_ (libro)

[copertina] Io ci ho anche provato. Ricordavo perfettamente come al liceo io e la filosofia non siamo mai andati d’accordo; però mi sono detto “magari ora sono vecchio e saggio, e le cose vanno meglio”. Così ho recuperato dai recessi della mia libreria questo volumetto (Giorgio Penzo, Kierkegaard : La verità eterna che nasce nel tempo, Edizioni Messaggero Padova 2000, pag. 144, € 9,30, ISBN 9788825006230) e mi sono più o meno coscienziosamente messo a leggerlo. Risultato: zero. Ho capito che secondo l’autore Kierkegaard ha molti punti in contatto con Nietzsche, il che mi pare strano considerando che quest’ultimo è un nichilista mentre il danese vede tutto con la lente del suo cristianesimo. Ho anche capito che dovrebbe anche avere qualcosa a che fare con Meister Eckhar, che però non so assolutamente chi sia: non pretendete troppo da me!
A dire il vero credo di avere capito qualcosa qua e là: il paradosso, la distinzione tra la fede “esistenziale” e quindi vera e la fede “dottrinale” / “scientifica” che è invece falsa, l'”abbassamento” di Gesù. Però rimangono punti sparsi in un grande spazio vuoto: capisco che l’impostazione della collana a cui questo libro appartiene mette maggiormente l’enfasi sul rapporto tra filosofia e teologia, ma sono convinto che aggiungere un capitolo introduttivo con un rapido ripasso di “esistenzialismo for dummies”, oltre che spiegare la diatriba tra Kierkegaard e i vescovi danesi, sarebbe stato di grande aiuto. Vabbè, mi sa che prima di ritornare sulla filosofia passerà ancora un bel po’ di tempo.

Ultimo aggiornamento: 2013-03-30 07:00

Fallacie logiche

Ieri Alessandro Gilioli ha “dimostrato” che non è affatto vero che governo e Quirinale sono due giochi separati, producendo tutta una serie di esempi a rinforzo della sua tesi.
Peccato che gli esempi si dividano tra “il governo andava in una certa direzione e il presidente è stato eletto per controbilanciare” (Segni, Ciampi), “il presidente seguiva il governo” (Saragat, Leone, Napolitano), “si era d’accordo” (Cossiga, Scalfaro), “contavano i risultati elettorali e non il governo (Pertini).
Così è abbastanza facile sostenere una tesi, vero?

Ultimo aggiornamento: 2013-03-29 09:31

_Viva la libertà_ (film)

[locandina]A Toni Servillo ormai non basta più fare il protagonista di un film: così qui si sdoppia, facendo da un lato il segretario del più grande partito di opposizione (di sinistra, naturalmente) che oppresso dai sondaggi in picchiata scappa in Francia, e dall’altro il fratello gemello, filosofo che soffre di bipolarismo ed è appena stato dichiarato “clinicamente non più pericoloso”, che viene reclutato in tutta fretta per prenderne il posto.
Il film è carino, anche se non capisco peché Filmup lo definisca “drammatico” (per me è una commedia… ma forse ho capito: il significato di “commedia” nella lingua italiana si è spostato verso i cinepanettoni, e quindi si è costretti a cambiare le categorie). Servillo riesce molto meglio a fare il pazzo che il segretario di partito; Valerio Mastandrea è perfetto nella parte dell’assistente, e il cameo di Gianrico Tedeschi che fa il Padre Nobile della Sinistra (qualcosa tipo Vittorio Foa, se non fosse che è morto da mo’: pensavo a Pietro Ingrao, ma non è mai stato così carismatico) merita. Da segnalare infine la battuta di Servillo “due”: «Rasségnati: questa volta vinciamo» che la dice lunga sul tipo di pubblico che può apprezzare il film :-)

Ultimo aggiornamento: 2013-03-29 07:00

non sporcarsi le mani

Tecnicamente beppegrillo(tm) ha ragione, quando afferma che «se l’Italia è senza governo (in realtà è in carica il governo Monti) ha però un Parlamento che può già operare per cambiare il Paese». Occhei, adesso al governo manca il ministro degli esteri, ma il PresConsMin mariomonti$$ può tranquillamente tenersi l’interim: lo fece Silvio quando il governo era nella pienezza dei suoi poteri, non lo può fare lui che deve solo sbrigare gli affari correnti?
Il problema però mi pare un altro. Perché il Parlamento operi, occorre come precondizione che i parlamentari presentino disegni di legge. Non mi pare che i rappresentanti M5S stiano presentando disegni di legge. Quale sarebbe la loro idea? Che se li facciano e votino il piddì-con-o-senza-elle? E se e quando finalmente presenteranno questi disegni di legge, quale sarebbe la loro idea? Che vengano votati così come sono, perché loro sono la gente e la gente ha ragione?
(aggià, che stupido che sono, anzi: che servo della Ka$ta che sono!)

Ultimo aggiornamento: 2013-03-28 14:54

Forti coi deboli

Ci sono quattro persone in carcere perché un processo ha stabilito con sentenza definitiva che hanno picchiato a morte un’altra persona.
Ci sono vari colleghi di queste quattro persone che vogliono esprimere la loro solidarietà con chi è in carcere – immagino perché picchiare la gente è nella declaratoria delle loro mansioni, e non è stata mica colpa loro se il tizio non poteva reggere le botte.
C’è un sindacato che ha una sua idea peculiare di cosa significhi “solidarietà” e quindi organizza un presidio… sotto il palazzo dove lavora la madre del ragazzo che è stato ammazzato. Sicuramente loro lo avranno definito “un atto di coraggio”.
Ferrara, Italia, anno 2013.
(ah, c’era anche costui)

Ultimo aggiornamento: 2013-03-28 09:42

Math on Trial?

In questi giorni è stato pubblicato un libro, Math on Trial, sugli usi e abusi della matematica nei processi. Ne avevo letto in uno dei tanti blog matematici a cui do un’occhiata veloce quanto ho tempo, e non ho approfondito la cosa: ho una certa idiosincrasia per processi e affini, e quindi ho pensato che con tutti i libri che devo ancora leggere potevo anche fare a meno di quello.
Però oggi il NYT ha pubblicato un articolo, dimostrando che anche i grandi quotidiani anglosassoni sono capaci a fare marchette facendo finta di nulla (il caso Knox probabilmente non c’entra un tubo con la matematica, però l’annullamento della sentenza d’appello da parte della Corte di Cassazione era la notizia del giorno, e allora l’articolista l’ha abilmente sfruttato).
Il guaio è che c’è troppa gente che mi conosce, ha letto l’articolo e ha pensato di segnalarmelo. Secondo voi, quali sono le probabilità a posteriori di un simile avvenimento?

Ultimo aggiornamento: 2013-03-27 18:24

Strimma tu che strimmo anch’io

La parola di moda in politica in queste settimane è “streaming”. Parola usata a sproposito (per correttezza bisognerebbe parlare di “diretta streaming”, e addirittura il fatto che sia streaming è ininfluente); parola inglese – se ci fosse ancora Lui [*], si parlerebbe di “scorrente”, ne sono certo; parola che sembra dare chissà quale nobilità a discussioni al cui confronto le tribune elettorali condotte da Jader Jacobelli sembravano di un interesse estremo.
Però io sono un bastian contrario, e continuo a pensare che gli accordi si stipulano in pubblico ma si preparano in camera caritatis, con meno pressioni e più libertà di parola. Voi che ne pensate?
[*] Gabriele D’Annunzio. Che pensavate?

Ultimo aggiornamento: 2013-03-26 12:51