Archivi annuali: 2013

Attacco spam sul blog

È da ieri che sta arrivando un attacco molto più pesante del solito (non ve ne accorgete perché cancello subito i commenti). Anzi gli attacchi sono due, perché uno è in italiano quasi corrente mentre il secondo è come al solito in inglese. Quello che stupisce è che stiano usando post nuovi, addirittura quello di stamattina su Europeana (che al momento ha commenti bloccati per ovvie ragioni).
Vi terrò informati.

Ultimo aggiornamento: 2013-06-26 18:21

Europeana e fondi

Europeana ha pubblicato un appello (in inglese, francese e tedesco, chissà come mai non in italiano) perché si tenga conto di loro nel budget complessivo dell’Unione Europa per gli e-progetti, che a quanto pare a partire dal 2015 sarà tagliato da 9 miliardi a uno (e dovrebbe ottenere fondi via le “Telecom Guidelines of the Connecting Europe Facility”… già il nome mi preoccupa).
Europeana, se non lo sapete, è una specie di aggregatore di contenuti culturali europei. Le petizioni non servono a molto, e non sono nemmeno certo che il semplice modello di Europeana (che non spinge le istituzioni a rendere disponibile il loro materiale per tutti gli usi) sia quello migliore. Però ho ancora dei dubbi sulla capacità degli strumenti puramente automatici (leggi Google) a indicizzare questo tipo di contenuto in maniera intelligente: qui abbiamo l’opposto del SEO. In definitiva, fate quello che volete, ma almeno siate informati.

Ultimo aggiornamento: 2013-06-26 10:51

Emilio Colombo

Per morire ha scelto il giorno peggiore: tutti i titoloni dei giornali sono stati per la condanna in primo grado di Berlusconi per la faccenda Ruby (di cui eviterò con cura di parlare). Non è giusto nei suoi confronti, considerato che Emilio Colombo era l’ultimo dei Padri Costituenti, ed è riuscito persino a sopravanzare il divo Giulio in questa speciale classifica di vita. Non è nemmeno giusto dimenticare il suo impegno europeista, ricordato comunque da tutti i coccodrilli insieme al suo uso di cocaina (“per scopi terapeutici”, e indubbiamente l’ha tenuto su sino all’ultimo, direi).
Quello che i coccodrilli mi pare abbiano taciuto è che al tempo dell’inchiesta sulla droga a Palazzo Madama erano anche uscite voci su una sua presunta omosessualità; omosessualità che di per sé non sarebbe stata un problema, se non fosse che Colombo è stato un notabile della vecchia DC e questo non andava affatto bene. (Intendiamoci: se fosse stato un notabile del vecchio PCI non sarebbe andato bene lo stesso, mi sa).
Ma voglio ricordare Emilio Colombo quando a marzo il fine costituzionalista Simplificius Calderoli cercò di fregare il presidente pro-tempore del Senato pensando che il vecchietto sarebbe finito in stato confusionario, e venne rintuzzato con facilità estrema. Poi dicono che la coca non fa bene :-) (beh, ovviamente ci vuole robba bbuona, mi sa)

Ultimo aggiornamento: 2013-06-25 10:35

Se fossimo in un paese serio

Giovedì scorso Giovanna Cosenza scrive questo post, su cosa è capitato a due suoi studenti che hanno avuto la disavventura di cercare di chiedere informazioni (per un esame universitario) a Tim. Cosenza racconta giustamente cosa i due studenti le hanno riferito, e fa giustamente notare che sarebbe meglio che una grande azienda fosse molto più attenta al suo comportamento – che è una cosa diversa dal fornire o no i dati – verso questo tipo di richieste.
Giovedì sera mi capita di vedere quel post. Telecom Italia è un’azienda molto grande, tanto per dire persino l’ufficio stampa non è monolitico: faccio presente la cosa alle mie conoscenze aziendali, e venerdì mattina so per certo che Cosenza è stata contattata. Non so ovviamente cosa sia poi successo, quello non è il mio lavoro ed è giusto che non abbia visibilità al riguardo. Quello che so è che ad ora il post non ha alcuna indicazione che la situazione è in movimento (movimento che può anche essere negativo, intendiamoci), tanto che un commento di stamattina sul blog ha come testo

L’ho postato sulla pagina FB della Tim – Vediamo se ce lo lasciano. E…se rispondono!

(e giustamente chi ha commentato non può sapere che hanno già risposto venerdì mattina, a meno che non abbia doti divinatorie)
Il post di Cosenza termina con un classico artificio retorico:

«Se fossimo in un paese serio un’azienda telefonica importante accoglierebbe la richiesta di due studenti con attenzione e curiosità, ne siamo convinti. E di sicuro nel giro di pochi giorni fornirebbe le statistiche richieste, o almeno parte di queste nel caso fossero in ballo dati sensibili. 
Ma siamo in Italia, e qui le cose vanno così.»

Anch’io voglio fare il piccolo retore: Se fossimo in un paese serio, un professore universitario che segnala un pessimo comportamento di un’azienda dovrebbe anche aggiungere cosa è successo in seguito. Non certo cancellare il post se le cose poi finiscono bene: le cose sono partite male, e il diritto all’oblio per quanto mi riguarda è una idiozia. Ma far sapere che anche se con le cattive le cose sono cambiate dopo la segnalazione questo sì: il lettore ha diritto ad avere un’informazione completa (e notate che non sto chiedendo nemmeno di sentire l’altra campana). Ma siamo in Italia, e qui le cose vanno così.
Aggiornamento (1. luglio) dopo dieci giorni è stato pubblicato un aggiornamento su come la vicenda è proseguita. Tutto bene – dal punto di vista della comunicazione del blog, intendo: per quanto riguarda la comunicazione Telecom/Tim non mi sembra il caso di esprimere giudizi – allora? No. Chi per caso facesse una ricerca e capitasse sul post originario non saprà mai che è successo dell’altro. Eppure non ci vuole molto: lo sto facendo io adesso con questo aggiornamento, che chiaramente è separato dal testo originario ma permette al lettore di farsi un’idea completa. Cosenza ritiene meglio avere un post separato? Ne ha pieno diritto e direi che abbia anche perfettamente ragione, ma se la piattaforma WordPress non aggiunge automaticamente i trackback ribadisco che una riga di aggiornamento con il link al nuovo post non è così complicata.

Ultimo aggiornamento: 2013-06-24 10:27

Quizzino della domenica: monete e bilance

Avete una bilancia a due piatti e quattro monete, sulla cui faccia c’è rispettivamente scritto 1, 2, 3, 5. I numeri dovrebbero indicare i pesi delle monete, ma ce n’è una più leggera. Riuscite a scoprire qual è con due sole pesate?
(un aiutino lo trovate sul mio sito, alla pagina http://xmau.com/quizzini/p107.html; la risposta verrà postata lì il prossimo mercoledì. Il problema è di Tanya Khovanova

Ultimo aggiornamento: 2016-06-02 22:13

_Simon’s Cat contro tutti_ (libro)

[copertina] Questa nuova raccolta di vignette di Simon Tofield (Simon Tofield, Simon’s Cat contro tutti [Simon’s Cat vs. the World], Tea 2012 [2012], pag. 96, € 13, ISBN 9788850226016) vede come in passato il gatto più visualizzato su YouTube fare tutti i danni possibili e immaginabili, almeno quando non dorme; come sempre accompagnato da una caterva di personaggi secondari, dal micino ai porcospini, dal suo povero padrone allo gnomo da giardino che essendo di gesso può essere messo in una serie di posizioni incongrue ma plausibili.
Io continuo a pensare che siano più divertenti i video, perché non è possibile riprendere bene un gatto con immagini statiche; in questo caso, però, c’è un valore aggiunto dato sia dal colore che vivacizza sicuramente le grandi tavole che dallo stile di riempimento delle pagine che è completamente diverso (e ci credo, visto che Tofield non deve fare dieci frame per secondo).
Aggiungo che i miei gemelli quasiquattrenni hanno apprezzato anche loro “il libro coi gatti”… tanto ci sono solo delle didascalie, quindi possono goderselo anche da soli.

Ultimo aggiornamento: 2013-06-22 07:00

falafel halal

Ringraziamo Rosaria Talarico che sulle colonne (elettroniche) della Stampa ci spiega come vengono i terroristi islamici vengano reclutati nei negozi di alimentari islamici: “Vai a comprare un felafel fatto con carne «halal» (l’unica che i musulmani osservanti possono mangiare perché macellata secondo le regole della legge islamica) ed esci con un volantino.”
Che i falafel non contengano carne, halal o no che sia, è solo un particolare.

Ultimo aggiornamento: 2013-06-21 14:28

Dido Guerrieri

Giuseppe “Dido” Guerrieri è morto il primo febbraio, ma la notizia è stata nascosta così bene che l’ho scoperto solo adesso consultando la santa Wikipedia. Quando ero giovane e seguivo un po’ la pallacanestro italiana, persino prendendo il Superbasket di Aldo Giordani, Dido allenava l’Auxilium Torino; una squadra onesta ma nulla più, che pure lui riuscì a portare per tre volte di fila in finale scudetto (e una la perse solo perché del quintetto base quattro erano fuori per infortunio e l’immenso Scott May era mezzo scassato pure lui). Ma poi c’era anche la sua rubrica settimanale su Torino7, che mostrava il suo lato più divertente e irrequieto… una bella figura davvero.

Ultimo aggiornamento: 2013-06-20 22:24