Archivi annuali: 2012

E questo da dove spunta?

Stavo aprendo twitter, quando al posto della usuale finestra mi è arrivata una pagina da un’improbabile URL http:// channel-survey-center.com / ?sov=123541 & id=20. La pagina mostrava solo un messaggio dall’ancor più improbabile testo

Lei è stato scelto a caso per partecipare al nostro 30 seconda indagine nazionale. Risposta ora per avere la possibilità di rivendicare un iPad 2 o iPhone 4S.

e l’unica possibilità possibile era cliccare su OK (oppure eliminare il tab :-) ) Il sorgente della pagina mostra un questionario:

Sei stato scelto nella regione di Rome per partecipare al nostro sondaggio annuale per visitatori. Richiederà solo 30 secondi del tuo tempo e migliorare l'esperienza dell'utente. Al termine avrai l'opportunità di vincere un
Macbook Air®, iPhone 4S®, o un iPad 2®.

Le tre domande erano:
– Sei maschio o femmina?
– DA DOVE DGT? (scherzo, era “Quanti video guardi in rete ogni settimana?”)
– Che cosa pensi delle pubblicità nel video?
Non mi preoccupa più di tanto l’italiano sgangherato, quanto la stranezza di questa finestra che si è aperta così al posto di quella di twitter (ripeto: al posto di, non come popup o simili. E avevo digitato direttamente twitter.com sul browser, quindi non posso aver sbagliato a cliccare su un favorito). Non ho visto nulla di particolare in rete su questo sito: ne sapete qualcosa? (ah, se volete rispondere voi al survey fate pure)

Ultimo aggiornamento: 2012-03-28 16:36

_Gli asparagi e l’immortalità dell’anima_ (libro)

[copertina] A dire il vero, la mia edizione di questo libro (Achille Campanile, Gli asparagi e l’immortalità dell’anima, Rizzoli 1999 [1973], pag. 208, € 7.80, ISBN 9788817680431) è la prima edizione rilegata del 1973, che ho comprato nel marzo 1994 in un negozio di remainder: una serie di etichette avevano fatto lievitare il prezzo da 3500 a 22000 lire… e l’etichetta del penultimo prezzo di 16000 lire era comunque marcata Rizzoli, quindi non era stato accresciuto apposta per poi scontarlo. Ma bando alle ciance e passiamo alla recensione vera e propria.
Campanile aveva il suo stile inconfondibile, e anche in questi racconti tardi credo che bastino poche righe per capire che il testo è suo. Dal mio punto di vista, è un autore che io devo leggere a piccole dosi, perché dopo un po’ mi annoio: il formato a storielle autoconcluse da questo punto di vista è perfetto. Le storie mostrano la loro età, ma spesso sono ugualmente deliziose, come quella della vacanza sugli sci oppure del periodo antiquario passato da lui e sua moglie; a volte però la vena di tristezza che Campanile aveva già da trentenne è un po’ troppo forte e non viene nascosta dalla battuta umoristica. Ma come scrivevo Campanile è così: o lo ami o lo odi.

Ultimo aggiornamento: 2012-03-28 07:00

correre ancora

Layos mi ha mostrato questa infografica che illustra i tempi cronometrici per i 100 metri maschili di atletica leggera: sono indicati i record del mondo, i risultati olimpici e – il dato più interessante del lotto – la media dei tempi dei venticinque atleti più veloci in ogni anno. Perché quest’ultimo è il dato più interessante? Beh, semplice: un valor medio smussa eventuali casi particolari, e permette di verificare meglio l’evolversi di una situazione.
Dall’immagine si vedono subito molte cose. Innanzitutto – tralasciando il periodo precedente al 1900 in cui probabilmente i dati a disposizione erano pochi perché l’atletica non era così frequentata – i tempi sono mediamente calati tranne in alcuni casi nemmeno troppo peculiari: le due guerre mondiali, la guerra di Corea (quello sì che è strano, se ci pensate… è come se nel 1950 gli atleti stanutitensi fossero di gran lunga i migliori del mondo, e almeno alcuni di essi fossero stati richiamati nell’esercito), e il passaggio al cronometraggio elettronico. Ci sono due eccezioni alla rovescia: le Olimpiadi in altura a Città del Messico e il 1972, chissà come mai.
Ma merita anche accorgersi che dal 1996 al 2007 questa media è rimasta fondamentalmente costante. Non può essere “merito” dell’agenzia antidoping, che ha iniziato a operare nel 2000 (occhei, in effetti la media 1996-1999 è leggermente inferiore a quella 2000-2007, ma non di molto: potrebbe anche essere un caso). Poi è arrivato Usain Bolt, il triangolino del record del mondo è crollato, ma anche la media dei tempi migliori si è abbassata. Ecco: questo è il limite di un’infografica. È impossibile capire quanto del crollo dei tempi della media dei migliori sia causa di Bolt da solo, e quanto del resto degli atleti. Così ad occhio Bolt da solo potrebbe valere tra un terzo e metà della differenza, e questo cambia davvero la percezione della tabella.
Capite perché io e le infografiche non andiamo mica troppo d’accordo?

Ultimo aggiornamento: 2012-03-27 15:27

Faligi editore

È lunedì mattina, quindi posso sperare che i miei ventun lettori siano un po’ più interessati che durante il weekend a sentire una storiella edificante, liberamente tratta da qui. Anche se non avete mai tradotto nulla più che “the cat is on the table”, vi consiglio di leggerla.
C’era una volta una casa editrice aostana, Faligi Editore, che pubblicava solamente ebook. Come loro stessi spiegavano, «con abilità hanno diffuso un nuovo modo di fare editoria, dando un nuovo orientamento culturale all’editoria Europea con la pubblicazione di scrittori esordienti la cui opera è tradotta in 5 lingue»; d’altra parte «La casa editrice è la prima in Europa in grado di accomunare scrittori e traduttori letterari dalle personalità eclettiche e dal pensiero moderno.» (dicevano sempre loro: io non oserei toccare una virgola, e mi avvalgo del diritto di citazione). Ma naturalmente questi traduttori letterari dalle personalità eclettiche e dal pensiero moderno bisogna trovarli, e soprattutto bisogna scremare certi wannabe: così alla Faligi pensarono di selezionarli accuratamente. L’aspirante traduttore pagava 160 euro e aveva il diritto di partecipare a un “Creative Meeting” di selezione traduttori: tre ore passate nella ridente cittadina di Chivasso, seguite da «una prova di traduzione (da svolgere a casa nel mese successivo al corso)». Se era stato sufficientemente bravo, generalmente (dicevano loro) «al traduttore sarà inviato un contratto di edizione per un libr0 (sic) da tradurre in un anno solare»; il tutto con un contratto che – secondo le malelingue che sempre ci sono – è a royalty, quindi a una percentuale sul numero di copie vendute: questo significa che per l’editore il rischio era minimale, dato che i costi per produrre un ebook sono irrisori, e che il Bravo Traduttore si sarebbe visto pagare noccioline per il suo lavoro.
La mia amica Isa Zani, dopo aver letto quanto scritto da quelle malelingue, ha pensato che in fin dei conti lei è una traduttrice e che si sarebbe potuta esercitare utilmente nella traduzione in italiano, tanto per mantenersi in forma. Passò un mese, due, tre: un uccellino portò la notizia in giro per le valli, e un giorno un avvocato scrisse una lettera di cease-orand-desist, accusando Isa di diffamazione e di concorrenza sleale poiché lei svolgerebbe “corsi per traduttori”. Attenzione: la lettera non è stata inviata al sito, ma solo alla traduttrice. Potete scegliere voi se il motivo è stato perché alla Faligi non avevano a disposizione un traduttore per leggere l’originale, se perché tanto si sa che in Italia gli unici a capire l’inglese sono i traduttori, o per un’altra ragione sicuramente molto più intelligente di quelle che ho trovato io.
Isa è un donnino determinato, e ha risposto per le rime: mi dispiace solo che lei abbia creato un file pdf di 8 megabyte per una singola pagina di testo, ma sono certo che si ingegnerà per ridurne la dimensione. L’altro mio amico Daniele Gewurz ha iniziato a diffondere la notizia; pure Giovanni Angelo Jonvalli (che non conosco, non è che tutti siano miei amici) ha ritradotto il post sperando di entrare nell’esclusivo club dei minacciati citati dalla Faligi. Io, come i miei ventun lettori sanno, ho anche fatto il traduttore, pur non avendo mai seguito un “Creative Meeting”. Presumo che non ci siano gli estremi di una truffa esattamente come non ci sono estremi di truffa nelle case editrici che si fanno pagare per pubblicare il tuo capolavoro; in fin dei conti è tutto spiegato chiaramente. Ciò detto, “offerte” come queste sono semplicemente una fregatura per il poveretto che ci capita sotto. Ma tanto voi non siete traduttori, vero?

Ultimo aggiornamento: 2012-03-26 07:00

_La prova di Gödel_ (libro)

[copertina] Il teorema di incompletezza di Gödel è uno dei temi più ricorrenti nella divulgazione matematica, solo che non è mai facile riuscire a trovare una spiegazione semplice. Questo breve saggio (Ernst Nagel e James R. Newman, La prova di Gödel [Gödel’s Proof], Bollati Boringhieri 1992 [1959, 1974], pag. 144, € 15, ISBN 978-88-3390-309-5, trad. Luigi Bianchi e Serenella Cerrito) probabilmente è stato il primo a portare la dimostrazione al grande pubblico – grande si fa per dire, visto che comunque occorre tutta una serie di conoscenze di base. La dimostrazione è preceduta da un excursus che spiega non solo la storia di come la matematica abbia seguito una corrente formalista nata alla fine dell’Ottocento, portata in auge da Hilbert e distrutta da Gödel, ma anche di come il logico austriaco abbia probabilmente avuto l’idea della sua costruzione, oltre che una conclusione che spiega come il risultato è sì negativo, ma solo per quanto riguarda la dimostrabilità della completezza della matematica all’interno della matematica stessa.
Il libro contiene anche un saggio di Jean-Yves Girard, pubblicato per la prima volta nell’edizione francese del 1989 dell’opera, che fa a pezzi il riduzionismo e il formalismo di Nagel e Newman (che erano nel frattempo deceduti entrambi, quindi non potevano rispondere) Girard comunque ce l’ha anche con Gödel e i gödelisti, soprattutto Hofstadter di cui stronca il famose “Gödel, Escher, Bach” senza citare neppure il titolo. La cosa divertente è che l’edizione corrente in inglese è stata rivista e annotata… da Hofstadter stesso, che a dire il vero non è riduzionista neppure lui. Sarebbe bello che Bollati Boringhieri pensasse a una nuova edizione italiana con il testo attuale e una nuova traduzione: in quella di Luigi Bianchi si sente il peso degli anni, a differenza di quella di Serenella Cerrito del saggio di Girard che è per l’appunto più moderna.

Ultimo aggiornamento: 2012-03-24 07:00

Benzina

Continuo a leggere che visto il caro benzina la gente si muove meno in auto, e le strade sono così sgombre che i tassisti milanesi piangono perché guadagnano di meno (se la stessa corsa è più veloce, il tassametro scatta di meno). Sarà. Però ieri dopo cena sono uscito in auto per andare alle Cenerentoliadi: l’auto era quasi in riserva e oggi Anna sarebbe andata nel bergamasco, così ho pensato di fare benzina a un distributore automatico sulla strada. Ho dovuto fare la coda, da quanta gente c’era. Non è che ci sia qualcosa che non torna?

Ultimo aggiornamento: 2012-03-23 12:14

consiglio occhiali da lettura

Ma secondo voi che si può rispondere a una persona che mi scrive (via il mio profilo google) scrivendo «ho visto il suo profilo estremamente interessante ed ho pensato di metterla a conoscenza di una buona opportunità di lavoro su bologna e provincia. Azienda italiana operante nel settore cosmetica ricerca responsabili marketing.»? Il mio profilo è qua, se non lo sapete: se qualcuno mi spiega come si può stabilire che io sappia fare marketing, sappia di cosmetica, e sia interessato a posti di lavoro su Bologna e provincia gli/le sarei graterrimo.

Ultimo aggiornamento: 2012-03-23 11:25