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Cosa significa all’interno di Wikipedia in lingua italiana (ricordo che ogni edizione dell’enciclopedia ha le sue regole, e non è detto siano le stesse) parlare di consenso a proposito dell’importanza di un testo? Si danno due casi: il primo quando si tratta di una semplice frase all’interno di una voce per il resto assolutamente valida, il secondo quando è la voce stessa a essere ritenuta poco importante. In entrambi i casi il problema è capire cosa significhi “essere ritenuta poco importante”, visto che non esistono criteri oggettivi.
Faccio un esempio estremo per il primo caso. Supponiamo che qualcuno aggiunga nella voce su Alessandro Manzoni la seguente frase: “La famiglia di Manzoni usava andare ogni anno a Casalpusterlengo a scegliere un maiale che poi veniva ucciso e preparato dal loro norcino di fiducia. Manzoni stesso continuò la tradizione fino al 1832, anno in cui dopo un litigio furioso decise di non mettere più piede nella cittadina”. Supponiamo anche che vengano aggiunti riferimenti puntuali che mostrino come l’aggiunta non sia affatto una bufala. Bene, con ogni probabilità l’aggiunta verrebbe eliminata senza nemmeno pensarci su troppo. Come mai? Semplice: per quanto vera, la cosa è irrilevante nel contesto manzoniano. Sarebbe tutt’altra cosa se nei Promessi Sposi ci fosse un’invettiva contro Casalpusterlengo; allora la spiegazione sarebbe in effetti utile. A chi ribattesse “Sì, ma è sempre meglio dare una spiegazione in più, anche se sembra inutile” replico che Wikipedia è un’enciclopedia, non una raccolta di tutto; la notizia è utilmente inseribile in una biografia su don Lisander, ma la voce wikipediana non è una biografia, altrimenti si correrebbe il rischio di finire come nel racconto borgesiano in cui si pensò di costruire una mappa 1-1 del territorio, scoprendo che era inutile e perniciosa.
Spero che quasi tutti i miei ventun lettori concordino con me sull’inutilità di quella frase in quel contesto ; ma – come certo immagineranno – ci sono casi molto più sfumati di questo, ed è qui che arriva la necessità di trovare un consenso. In casi di questo tipo, il consenso si cerca con una discussione nella pagina associata a quella della voce; non so se ve ne siete accorti, ma nelle etichette in cima alla voce ce n’è appunto una “discussione”. Il vantaggio di avere una pagina ausiliaria collegata a ciascuna voce è che le vecchie discussioni sono sempre presenti, e si ha un utile punto di partenza.
Nel caso che l’intera voce sia ritenuta da qualcuno poco importante, la logica resta la stessa ma la procedura cambia, e si può aprire una procedura di cancellazione per la voce. Può sembrare strano parlare di consenso in questo caso, ma il concetto, se ci si pensa su un attimo, non è molto diverso. Votare per il mantenimento o meno di una voce su Pepito Sbazzeguti non è un semplice apporre un SI’/NO/MAH, ma favorevoli e contrari possono spiegare le loro ragioni. Tra l’altro le procedure, oltre che essere garantiste – perché una voce venga cancellata occorre una maggioranza dei due terzi – richiedono anche che l’utente registrato che ha contribuito sostanzialmente a una voce per cui si richieda la cancellazione vanga avvisato, in modo che possa far valere le sue ragioni.
Tutto questo funziona? Più o meno. Il problema non è tanto che la vita o la morte di una voce venga decisa da un paio di dozzine di persone su milioni di potenziali suoi fruitori; il mio vecchio professore di italiano direbbe che quello è un concetto romantico, infilando tutto il suo disprezzo sulla parola “romantico”. Il numero di fruitori attuali della voce non è tanto diverso da quello dei votanti! L’unico guaio, al limite, è legato al fatto che ci sono alcune persone che votano a priori per la cancellazione di tutte le voci in votazione, e altre persone (un po’ di meno) che votano a priori per salvare tutte le voci in votazione, il che potrebbe falsare il risultato finale. Il vero guaio è però che tutti noi siamo esseri umani, il che porta spesso all’esacerbazione degli animi. Chi ha inserito una voce proposta per la cancellazione è ovviamente arcisicuro che tale voce sia così importante che non possa non esserci, e chiunque affermi il contrario è prevenuto; un atteggiamento simile fa venire spesso voglia di cancellare il tutto senza pensarci su, indipendentemente dalla bontà effettiva del concetto. Sì, perché magari la voce così com’è è smaccatamente agiografica, ma il concetto merita ed è degno dell’enciclopedia, anche se sotto un’altra forma. Ma chi ce lo fa fare a riscrivere tutto daccapo?
Devo aggiungere però che mi fanno ridere quelli che si lamentano perché non c’è un comitato che decide quali voci mantenere e quali no. Mentre capisco, anche se non approvo, la logica del “in Wikipedia ci deve essere tutto”, mi chiedo perché mai un Comitato Ristretto dovrebbe dare l’ok alla voce su Pepito Sbazzeguti… a meno naturalmente che l’estensore pensi di poter corrompere il comitato stesso. Il problema del “cosa mettiamo” è comune a tutte le enciclopedie; Wikipedia fa sempllcemente le cose in maniera diversa.
Un’ultima nota personale. Io qualche anno fa aggiungevo due tipi di voci a Wikipedia; le analisi armoniche delle canzoni e le recensioni dei libri che leggevo. Ho smesso con entrambe dopo che mi hanno stracciato le gonadi cancellandomene alcune (quelle su cui capitavano :-) ) perché le seconde erano troppo personali e le prime non erano enciclopediche: giusto per dirvi che essere sysop di it.wiki non significa assolutamente impunità. Io sono convinto che i cancellatori siano degli imbecilli, ma la cosa non mi ha turbato per nulla. Quello che avevo scritto è sempre liberamente disponibile sul mio sito, e chi è interessato non ha certo problemi a trovarlo con un motore di ricerca. Wikipedia non lo vuole? Ecchissenefrega. Ecco, forse molti di quelli che tuonano nei loro blogghetti sulle censure wikipediane dovrebbero passare all'”ecchissefrega”.
Ultimo aggiornamento: 2010-01-08 07:00